Hollywood nel caos più totale: le trattative non sono andate a buon fine, e la Writers Guild of America è entrata ufficialmente in sciopero, e le produzioni cinematografiche e televisive iniziano a tremare.
Se non avete seguito le ultime vicende dal mondo dell’intrattenimento, sappiate che nelle ultime ore è scoppiata la guerra tra AMPTP e la WGA, il sindacato degli sceneggiatori di film e tv. Dopo il fallimento delle continue trattative, la Writers Guild ha annunciato nella notte che lo sciopero è ufficiale. Si tratta del primo sciopero dal famoso contenzioso del 2007-2008, che danneggiò moltissime produzioni tra cui Lost e 007: Quantum of Solace.
La decisione è stata presa dopo sei settimane di trattative con Netflix, Amazon, Apple, Disney, Warner Bros. Discovery, NBC Universal, Paramount e Sony. Le major non sono riuscite a trovare un accordo, e ora la situazione è seria.
In un messaggio inviato agli sceneggiatori, la WGA spiega:
Anche se abbiamo negoziato con l’intento di fare un accordo equo – e anche se il tuo voto di sciopero ci ha dato la leva per ottenere alcuni guadagni – le risposte degli studi alle nostre proposte sono state del tutto insufficienti, data la crisi esistenziale che gli scrittori stanno affrontando. Ora dobbiamo esercitare la massima influenza possibile per ottenere un contratto equo trattenendo il nostro lavoro.
Se le produzioni già programmate per il 2023 non subiranno conseguenze, ora Hollywood guarda ai danni a lungo termine che potrà provocare questo sciopero, la cui durata è ancora ignota.
I vari The Late Show di Jimmy Kimmel, Stephen Colbert e Jimmy Fallon hanno già dichiarato che chiuderanno i battenti in attesa che la situazione si risolva. Anche il Saturday Night Live è fortemente a rischio, così come molti altri spettacoli di questo tipo.
Ma chi trema maggiormente sono le major sempre impegnate in produzioni costanti tra film e tv. I Marvel Studios rischiano di vedere compromessa la propria serratissima tabella di marcia, con film come Fantastic Four, Blade e Avengers: The Kang Dynasty ancora in fase di scrittura. Lo sciopero potrebbe rovinare anche i piani di James Gunn per il rilancio del DCU: l’unico progetto certo al momento è Superman: Legacy, la cui sceneggiatura è stata scritta proprio da Gunn, mentre gli altri prodotti diventano un grande punto interrogativo.
L’impatto maggiore sarà quello sulle serie televisive dei palinsesti autunnali e invernali, che rischiano seriamente di vedere compromessa la propria produzione. Ma stavolta, a differenza dello sciopero del 2007, la WGA non ha fatto i conti con una situazione economica molto differente. Se 16 anni fa gli sceneggiatori chiedevano maggiori stipendi a major sempre più ricche, oggi Disney, Warner Bros. Discovery e compagnia bella stanno affrontando una profonda crisi, figlia della pandemia e della necessità di buttarsi a capofitto nello streaming.
L’unica speranza per le aziende, in questo momento, è che sceneggiatori non iscritti alla WGA proseguiranno nel loro lavoro, o che lo sciopero finisca in tempi brevi. Ma l’impressione è che non sarà tutto così semplice.
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