Il Marvel Cinematic Universe è un franchise di enorme successo. Nato nel 2008 con Iron Man, la scommessa cinematografica del secolo imbastita da Kevin Feige e soci ha pagato, dando origine a un impero dell’intrattenimento per il quale ancora oggi la Disney sta contando i soldi raccolti. L’MCU ha permesso a generazioni di fan dei fumetti di ascendere al trono più alto della cultura pop, originando una serie di storie e personaggi intrecciati tra loro.
Non è stato facile far affezionare il pubblico a un supersoldato scongelato dopo 70 anni, o a un procione amante delle protesi. Non è stato facile, e non è sempre riuscito. Parliamo di una saga che conta circa 60 progetti oggi tra film, serie tv, corti e molto altro, ed è naturale che alcuni di questi abbiano subito una flessione e/o una risposta da parte della critica molto più debole rispetto ad altri.
Scandagliando Rotten Tomatoes, ecco la lista dei 5 prodotti MCU peggio classificati secondo l’aggregatore di recensioni.
5. The Marvels (62%)
Molto, molto male, su tantissimi fronti. The Marvels è uno dei peggiori flop di sempre in ambito di cinecomic, incapace non solo di ridare vitalità a un personaggio, Carol Danvers (Brie Larson), sul quale i Marvel Studios intendevano puntare per molto tempo, ma presentando anche una storia scialba, piattissima, che forse si poteva raccontare in una quarantina di minuti – anche il minutaggio, in effetti, è molto ridotto.
Da caos produttivi a problemi interni, The Marvels ha anche un altro enorme problema: è anonimo. Non c’è un singolo elemento distintivo in questo film – persino Thor: Love and Thunder ne ha uno, e cioè la continua e talvolta irritante comicità portata all’estremo. L’unica cosa degna di nota e che sicuramente avrà impatto sul futuro è la scena post-credits nella quale Monica Rambeau (Teyonah Parris) si ritrova in un universo insieme agli X-Men (e a un’altra variante di sua madre Maria, ormai ovunque). Ecco, questa è l’unica scena di The Marvels da recuperare.
4. Secret Invasion (53%)
Secret Invasion è una serie tv aberrante – e se fosse per me, starebbe tranquillamente al primo posto di questa classifica dei peggiori prodotti MCU. Figlia di tutto ciò che c’era di sbagliato nell’era Bob Chapek di Disney+, la serie voleva adattare a grandi linee il famoso e omonimo evento crossover nel quale si scopriva che gli Skrull, progettando una grande invasione della Terra, avevano sostituito supereroi e potenti della Terra da anni, infiltrandosi indisturbatamente.
Secret Invasion ha cercato di riprendere il tono di thriller politico da The Winter Soldier, fallendo però su tutta la linea. Dopo un paio di episodi incoraggianti, lo show si lascia andare a una storia blandissima, inconcludente, con retcon inutili e probabilmente insignificanti che, si spera, non verranno neanche toccate in futuro – banalmente, non c’è tempo e non c’è la voglia di scoprire qualcosa di più. Il Nick Fury di Samuel L. Jackson è sempre in palla, mentre G’iah (Emilia Clarke) è un personaggio che non ha senso di esistere, creando altri problemi a un universo che aveva invece bisogno di certezze in quel momento.
Dulcis in fundo, il finale (e a noi va benissimo così, è meglio dimenticare tutto) non verrà mai risolto: il presidente degli Stati Uniti dichiarava guerra agli Skrull… peccato solo che questo presidente sarà sostituito da Thaddeus Ross in Brave New World e non menzionerà neanche di sfuggita l’incidente degli alieni mutaforma.
3. Captain America: Brave New World (51%)
Ora, Brave New World a nostro avviso non è un disastro come qualcuno sta cercando di farlo passare, e forse meriterebbe di stare in una posizione più bassa della classifica. I problemi di Cap 4, tuttavia, sono evidenti. È arrivato troppo tardi per sfruttare l’entusiasmo e le conseguenze di Endgame ed Eternals, ha avuto una produzione travagliatissima, è stato utilizzato come sequel di quel lontanissimo L’incredibile Hulk, e così via. Sì, colpe molto simili a quelle che ha dovuto pagare The Marvels.
Quali sono le colpe? Il personaggio di Sam Wilson (Anthony Mackie) non è riuscito a far presa sul pubblico, ma va anche detto che parliamo di un pubblico molto restio a vedere un altro Captain America che non sia Steve Rogers – in questo, la Multiverse Saga ha sbagliato il suo obiettivo primario, e cioè quello di far capire al pubblico che non è importante il volto quanto invece il ruolo e gli intenti. Neppure Hulk Rosso, a lungo desiderato dai fan, basta a risollevare le sorti di un film non disastroso, ma molto discreto.
2. Eternals (47%)
La cosa curiosa di Eternals è che il film, distribuito nel 2021, è anche finora il primo e unico prodotto del Marvel Cinematic Universe diretto da una regista premio Oscar. Chloe Zhao ottenne l’ambitissimo riconoscimento con Nomadland appena un anno prima di Eternals, eppure il lavoro svolto sul cinecomic ambizioso ma molto particolare non è riuscito a soddisfare pubblico e critica.
È un film terribile? No, e anzi l’accanimento è stato probabilmente anche troppo. Eternals, comunque, ha vari problemi. Si tratta di un film stracolmo di nuovi personaggi, lungo e talvolta anche pesante nella narrazione volendo andare a toccare temi filosofici, e neppure la scazzottata finale tra Ikaris e il resto degli Eterni risollevò le sorti di un film che al pubblico del MCU non era andato giù. Inoltre, pagò probabilmente anche il delicato momento del Coronavirus e una Marvel che si era riorganizzata nel modo peggiore.
1. Ant-Man and the Wasp: Quantumania (46%)
Il disastro Ant-Man and the Wasp: Quantumania parte da lontano. Troppo, troppo peso dato al simpaticissimo personaggio di Scott Lang (Paul Rudd), il quale aveva dimostrato in Endgame soprattutto di essere perfetto soprattutto quando deve fare da spalla. Qui, invece, la Marvel cercò di trasformare Quantumania in un gigantesco evento per presentare al mondo Kang, la nuova super-minaccia del MCU.
Al di là di effetti visivi molto traballanti, specie per quanto riguarda MODOK (Corey Stoll) che ancora oggi è un meme, il film ha ben altri problemi che la critica ha lamentato. Oltre a uno scenario che davvero non si addice ad Ant-Man, fino a quel momento perfettamente a suo agio nei contesti cittadini e di heist movie, il Kang di Jonathan Majors non è riuscito a convincere, risultando meno accattivante delle varianti viste in Loki. E questo grande insuccesso (non commerciale, dato che qualche milioncino in positivo c’è stato) è uno dei motivi per i quali la Marvel ha lasciato Kang al suo… Destino.
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