Un nuovo report di Variety getta nuove ombre sul rilancio del mercato cinematografico nei prossimi mesi, alla luce della pandemia globale da Coronavirus che sembra non dare tregua.
Nonostante l’arrivo dei primi vaccini anche in Italia, il cui numero dovrebbe aumentare considerevolmente col passare delle settimane, nel nostro paese e nel resto del mondo la situazione non accenna particolarmente a migliorare. Negli Stati Uniti, ad esempio, la situazione è drammatica, con picchi di più di 300.000 nuovi casi di contagi fatti registrare in questi giorni.
E il cinema, come si suol dire, resta a guardare, negli USA come nel resto del pianeta. Sul suolo americano sono chiusi ancora circa il 65% dei cinema, e la stragrande maggioranza è concentrata nei mercati più importanti, ossia quelli cittadini – New York, Los Angeles, San Fransisco e così via. Una situazione che, nonostante in Cina l’industria sia ripartita, non sembra destinata a cambiare nel breve periodo, e questo potrebbe provocare una nuova ondata di rinvii da parte delle major.
Se la situazione non appare particolarmente preoccupante in questo momento, la questione degli ulteriori rinvii cinematografici potrebbe scombussolare ulteriormente una tabella di marcia già oggi ricchissima di film che non hanno ancora visto la sala.
Variety, nel suo lungo report, cita ad esempio le uscite previste nei prossimi due mesi in termini di blockbuster: nel calendario attuale delle uscite troviamo Cenerentola e Morbius di Sony (rispettivamente previsti per il 5 febbraio e il 19 marzo), e The King’s Man di Disney (12 marzo), il prequel della serie cinematografica di Kingsman. Ora come ora, pensare a un uscita al cinema per questi film è decisamente fuori questione, in particolare per l’ormai imminente Cenerentola. Questo, ovviamente, a meno che non vengano adottate strategie alternative come una release su piattaforme streaming, o i più quotati rinvii. [AGGIORNAMENTO 12 GENNAIO: Come da copione, Sony ha rinviato l’uscita di Morbius a ottobre].
Le cose inizieranno a farsi però preoccupanti se la pandemia dovesse proseguire il suo cammino per molte altre settimane.
A maggio inizierà la grande stagione dei blockbuster delle major, e i film in arrivo, per la maggior parte frutto di rinvii dal 2020, sono già tanti:
- Black Widow, di Disney (7 maggio)
- Godzilla Vs. Kong, di Warner Bros. (21 maggio)
- Free Guy, di Disney (21 maggio)
- Infinite, di Paramount (28 maggio)
- Cruella, di Disney (28 maggio)
- Fast & Furious 9, di Universal (28 maggio)
Almeno tre di questi nomi, e avrete già capito a quali ci riferiamo, puntano a incassi elevatissimi al botteghino, e le major intendono ovviamente massimizzare il profitto specialmente dopo un periodo così delicato come il 2020.
Motivo per cui, secondo Variety, aziende come Disney, Sony, Universal e molte altre si stanno già muovendo per pensare a varie opzioni, una delle quali potrebbe essere un’ulteriore serie di rinvii con la conseguenza però che il catalogo di film ancora non pubblicati rischierebbe di continuare a crescere sempre di più.
Una seconda opzione potrebbe essere invece quella di adottare il metodo deciso da Warner Bros. e molto chiacchierato, quello cioè di lanciare i film in contemporanea nei cinema aperti e sulla piattaforma streaming HBO Max. In questo senso, major come Disney partirebbero avvantaggiate per il fatto di avere già a disposizione una piattaforma proprietaria di streaming, Disney+ – che sarà sfruttata a marzo per il lancio di Raya e l’ultimo drago, il nuovo film animato degli Animation Studios – mentre per Sony e Paramount l’unica opzione sarebbe quella di cercare potenziali acquirenti per le loro pellicole, quali Netflix, Amazon e così via. Già Apple, nel corso del 2020, ha più volte tentato la MGM per acquistare i diritti di distribuzione dell’ultimo film di 007, No Time to Die, sentendosi rispondere sempre picche. Non è da escludere che il 2021 faccia ribaltare la situazione.
Come riporta il portale, le avvisaglie di questi nuovi rinvii, o comunque di politiche alternative che saranno presto comunicate, sono già sotto i nostri occhi. Sony non ha ad esempio mostrato ancora nulla di Cenerentola, nonostante manchi meno di un mese all’uscita, e la stessa cosa vale per le pellicole di marzo la cui promozione dovrebbe iniziare al più tardi entro la fine del mese – ma per le quali le impressioni sono al momento negative riguardo l’uscita.
Nella sua lunga analisi, Variety non esclude che la strategia delle aziende possa cambiare in continuazione nel corso dell’anno, specialmente per quanto riguarda i più grandi blockbuster, ma è chiaro che la situazione è ancora oggi indecifrabile. Parlando di Black Widow, ad esempio, il portale fa un parallelo con Wonder Woman 1984, il primo film per il quale Warner Bros. ha deciso per una “doppia finestra” di lancio al cinema e su HBO Max e che idealmente era destinato a grandi numeri al botteghino. Se il Coronavirus dovesse mettere in ginocchio l’industria ancora per molti mesi, cosa succederà a film come il cinecomic Marvel Studios con Scarlett Johansson? Anche perché, non dimentichiamolo, la scaletta del Marvel Cinematic Universe è ricchissima di prodotti che già oggi sono concentrati nell’arco di molto meno tempo rispetto a quanto preventivato. Rinviare ancora una volta sarebbe un problema di non poco conto per le major, nessuna esclusa.
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