In un’intervista a THR, gli showrunner de Gli Anelli del Potere hanno rivelato che Amazon ha dovuto superare una certa concorrenza prima di aggiudicarsi la realizzazione della serie, con numerosi network interessati.
In attesa che la prima stagione de Il Signore degli Anelli: Gli anelli del potere si concluda con gli ultimi due episodi (sono partite da poco le riprese della Stagione 2), gli showrunner Patrick McKay e JD Payne hanno rivelato qualche curiosità sulla realizzazione della serie. Lo spettacolo è ambientato migliaia di anni prima del Signore degli Anelli, il che significa che racconta una storia diversa da quella dell’amata trilogia di film di Peter Jackson, ma prima di riuscire a realizzarla Amazon ha dovuto superare alcuni agguerriti rivali.
Era il 2017 quando gli eredi di JRR Tolkien si dissero aperti ad ascoltare proposte su una serie de Il Signore degli Anelli, e Prime Video non è stato l’unica piattaforma e entrare in contatto con questo mondo.
Secondo THR, infatti, l’occasione era ghiotta: tutti volevano trovare “il prossimo Game of Thrones“, e tra gli interessati c’era proprio anche HBO che ha lanciato l’idea di realizzare una serie remake della trilogia di Jackson. Netflix, invece, ha proposto l’idea di più show televisivi basati su alcuni amatissimi personaggi, tra cui quelli su Gandalf e Aragorn. Un insider ha spiegato che Netflix voleva proporre un approccio molto simile a quello della Marvel, cosa che non ha però incontrato i favori degli eredi di Tolkien.
A riproporre l’idea di una serie TV su Aragorn, guarda caso, sono stati proprio i registi di Avengers: Infinity War e Avengers: Endgame, i fratello Russo, i quali non hanno però ottenuto il via libera per l’ambizioso progetto da parte di Amazon.
“Le persone contro cui ci siamo confrontati hanno capito che sulla carta sarebbe stato più adatto al concerto”, ha detto McKay a THR . I due showrunner hanno paragonato il processo a “una campagna presidenziale di sei mesi” mentre cercavano di conquistare la proprietà, gli azionisti e i dirigenti.
La prima stagione dello show è stata girata in Nuova Zelanda per un periodo di 18 mesi durante la pandemia. Per la stagione 2, che sarà composta da otto episodi, Amazon ha spostato la produzione dello show nel Regno Unito, che è considerato più economico ed è anche il luogo in cui la società sta creando un hub multi-show.
Ecco la sinossi ufficiale:
La nuova serie di Amazon Studios porta sul grande schermo per la prima volta l’eroica Seconda Era della storia della Terra di Mezzo. Questo epico dramma è ambientato migliaia di anni prima degli eventi de Lo Hobbit e Il Signore degli Anelli, e porterà gli spettatori in un’era dove i grandi poteri venivano forgiati, i regni prosperavano per la gloria e cadevano in rovina, improbabili eroi furono messi alla prova, la speranza appesa al più sottile dei fili, e il più grande cattivo che sia mai uscito dalla penna di Tolkien minacciò di coprire tutto il mondo nell’oscurità. Iniziando in un periodo di relativa pace, la serie segue un cast di personaggi, sia familiari che nuovi, mentre affrontano il temuto riemergere del male nella Terra di Mezzo. Dalle profondità più oscure delle Montagne Nebbiose, alle maestose foreste della capitale degli elfi di Lindon, al regno dell’isola mozzafiato di Númenor, ai confini più remoti della mappa, questi regni e personaggi costruiranno la loro eredità che sopravvivrà anche dopo che se ne saranno andati.
Il cast dello show include Robert Aramayo (Game of Thrones), Owain Arthur (Kingdom), Nazanin Boniadi (Counterpart), Ismael Cruz Cordova (The Catch), Joseph Mawle (Game of Thrones).
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