Questa notte John Lasseter, capo della divisione animazione della Disney e regista di indiscussi capolavori Pixar come Toy Story e Cars, è stato al centro di una nuova polemica per molestie sessuali scoppiata all’interno stesso della Casa di Topolino. L’Hollywood Report, in un lungo articolo, ha spiegato come Lasseter si sia più volte lasciato andare a lunghi e sgraditi abbracci con il personale femminile della compagnia, alcune delle quali testimoniano di essere anche state baciate contro la loro volontà.
Il due volte premio Oscar, forse per evitare di trascinare la Disney in polveroni, ha annunciato di volersi prendere 6 mesi di pausa dal suo lavoro, anche per riflettere sui suoi comportamenti inappropriati dei quali si è scusato in una nota ufficiale. Alle accuse di presunte molestie sessuali, si sono però aggiunte le dichiarazioni di due ex-dipendenti Disney che non dipingono un piacevole quadro della situazione nel colosso di Burbank.
Rashida Jones e Will McCormack, due degli sceneggiatori dietro il futuro Toy Story 4, hanno lasciato da poco la Disney, proprio per divergenze nei confronti di Lasseter. Ma non riguardo le presunte molestie subite dalla Jones, subito smentite dalla stessa donna: il motivo dell’allontanamento sarebbe da ricercare in una ostilità nei confronti delle idee proposte dai membri dello staff Disney di colore o di sesso femminile, evidenziando una discriminazione di non poco conto.
Lasseter non sembra però essere nella drammatica situazione di altre celebrità di Hollywood accusate di molestie, quali Harvey Weinstein e Kevin Spacey. Il primo, grande produttore americano, è stato bandito da tutte le società cinematografiche del Paese, e il secondo ha dovuto dire addio al suo ruolo in House of Cards e ai futuri ingaggi. Probabilmente per sempre.
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