Home Cinema Loki | Vi spieghiamo il paradosso della TVA e della serie Marvel

Loki | Vi spieghiamo il paradosso della TVA e della serie Marvel

Siamo pronti a imbarcarci in un’impresa non facile da spiegare a parole, ma qualcuno deve pur farlo: la serie Loki e la storia di Colui che Rimane sono un grande paradosso, e occorre comprenderlo prima di proseguire con il Marvel Cinematic Universe e la Multiverse Saga.

In attesa della seconda stagione della serie con Tom Hiddleston, che debutterà in ottobre, non c’è quindi momento migliore per sedersi tranquilli, prendere eventulamente un bel quadernino per prendere appunti, e capire per quale motivo (forse) non avete compreso fino in fondo ciò che è avvenuto al dio dell’inganno e al Multiverso della Marvel.

La struttura del multiverso

Partiamo con un piccolo riscaldamento, settando le conoscenze di base su come la Marvel ha strutturato il suo multiverso – non solo per quanto riguarda l’MCU ma, alla luce di Spider-Man: Across the Spider-Verse, anche l’SSU (Sony’s Spider-Man Universe, ossia le pellicole legate al franchise dell’Uomo Ragno). Il multiverso è l’insieme di tutte le timeline, o realtà parallele, che si sono diramate a partire dal momento in cui è iniziato il primo cosiddetto evento Nexus. Tali eventi sono diramazioni più o meno importanti della linea temporale: dagli eventi di Loki possiamo intuire che non ogni singola decisione porta a una nuova timeline, e dunque non tutte le scelte di un singolo umano rappresentano un evento Nexus.

I Kang entrano in contatto, e inizia la Guerra del Multiverso

Prima di proseguire, un’ulteriore precisazione: la differenza tra timeline e realtà alternative, per come il multiverso ci è stato presentato, non esiste in casa Marvel Studios. O meglio, probabilmente la Casa delle Idee ha pensato di unificare questi due pensieri (ne aveva parlato uno dei produttori di Doctor Strange 2), al fine di creare, tra le altre cose, meno confusione nello spettatore. 

A giudicare dalla rappresentazione del multiverso e da quello che sappiamo su varianti, Nexus e TVA (spiegheremo tra poco di cosa si tratta), ogni timeline, anche quelle create da viaggi nel tempo (vedi Avengers: Endgame), crea realtà parallele a partire da quel singolo momento.

Si tratta di una struttura differente ma allo stesso tempo simile da quella scelta ad esempio dai DC Studios con The Flash. Nel film di Andy Muschietti, i viaggi nel tempo di Barry Allen cambiano non solo un singolo evento nella timeline ma la timeline stessa, creando una nuova linea temporale nella quale avvengono determinati eventi fondamentali simili che è impossibile impedire e dunque comuni ai due universi che condividono questo punto del tempo – sono assimilabili (ma non identici) agli eventi Canon introdotti in Across the Spider-Verse, e probabilmente sono sulla stessa linea concettuale dei Punti Assoluti della timeline accennati in What If 1×04 dove Strange cercava di impedire la morte di Christine Palmer causando un paradosso distruttivo.

Ricapitolando: il multiverso esiste da sempre (lo cita chiaramente l’Antico in Doctor Strange, che è ambientato prima della serie Loki) ed è formato da timeline/realtà parallele; le varianti sono persone che hanno influenzato in maniera corposa l’andamento della propria realtà, creando una nuova linea temporale con un evento Nexus; questi eventi Nexus possono avvenire in qualsiasi momento tra passato, presente e futuro; il tempo nelle timeline scorre allo stesso modo, a parte alcune rare eccezioni come la Dimensione Oscura (che tuttavia potrebbe essere al di fuori del multiverso per come lo intendiamo), il Concilio dei Kang o la TVA, che appunto sono oltre il tempo e lo spazio; ogni realtà ha poi alcuni eventi Canon che devono assolutamente accadere, pena la distruzione di quella realtà.

Bene, ora possiamo partire.

Accade…

Prendendo per vere (anche se di lui c’è poco da fidarsi) le parole di Colui che Rimane (non useremo il suo vero nome, e genericamente lo chiameremo Kang), la Time Variance Authority è stata creata per un singolo scopo: porre fine alla Guerra del Multiverso e isolare quella che lui stesso definisce la Sacra Linea Temporale (d’ora in avanti SLT), ossia la timeline principale di Iron Man, gli Avengers, Thanos e così via. Dunque, e ce lo dice chiaramente anche Miss Minutes nel video introduttivo che le varianti possono visionare all’ingresso alla TVA, il multiverso è esistito, mentre oggi, ossia durante gli eventi della prima stagione di Loki, non esiste più. O quasi. Ma come si è arrivati a questo punto?

Nel 31° secolo, uno scienziato terrestre scopre dell’esistenza del Multiverso. Nello stesso esatto momento, in tutte (?) le altre linee temporali, le sue varianti fanno la medesima scoperta, e trovano inoltre un modo per entrare in contatto e scambiarsi conoscenze e consigli. Come ricorda Colui che Rimane, una cioè delle tante varianti dello scienziato, non tutte le versioni alternative di se stesso erano amichevoli, e anzi per alcuni un nuovo universo rappresentava terreno fertile per battaglie e conquiste. La variante Kang vista in Ant-Man and the Wasp: Quantumania è appunto una di queste.

Kang di Ant-Man and the Wasp: Quantumania

Tra le varianti di Kang scoppia una guerra che non solo coinvolge l’intero multiverso ma rischia anche di distruggerlo, e così Colui che Rimane si mette in marcia per trovare una soluzione a questa immensa incursione che rischia di far collassare ogni realtà. Nel suo peregrinare, Colui che Rimane trova una creatura chiamata Alioth in grado di divorare la materia e il tempo stesso. Trasformando il mostro in un’arma, l’uomo decide di creare una gigantesca organizzazione, la TVA – Time Variance Authority, che ha come scopo quello di osservare, monitorare e sistemare la sua linea temporale anticipando lo scoppio della guerra del multiverso.

Ma come è possibile tutto ciò, direte voi. Ebbene, gli agenti della TVA vengono chiamati a viaggiare attraverso il tempo tra passato, presente e futuro per controllare e all’occorrenza distruggere le varianti che stanno creando eventi Nexus nella SLT, portando alla nascita di una nuova timeline – e dunque una realtà alternativa.

Ma ciò che spaventa Colui che Rimane non è tanto la nascita di una timeline alternativa a quella che lui ha deciso, quanto invece le conseguenze che ciò comporterebbe nel futuro (passateci il termine, parliamo di futuro rispetto agli eventi del MCU): se la timeline alternativa proseguisse nel suo cammino, nel 31° secolo nascerebbe una variante di Kang che potrebbe portare a una nuova guerra multiversale. Ovviamente, l’unico universo approvato da Colui che Rimane è quello nel quale lui esiste, nasce e lavora nel 31° secolo, riuscendo così a creare la TVA.

Sin da qui, per i più attenti, potrebbe nascere un altro pericoloso paradosso: se Colui che Rimane ha isolato il suo universo, nel momento in cui nascerà e lavorerà nel 31° secolo egli non potrà scoprire dell’esistenza del multiverso (poiché grazie alla TVA sostanzialmente non esiste), e dunque non potrà intraprendere quel cammino che lo porterà a creare la TVA, rendendo impossibile questa storia. Il discorso, in questo caso, è molto delicato, ma è probabile che Colui che Rimane abbia pensato anche a questo, isolando se stesso dal resto della linea temporale. Anche questo aspetto, tuttavia, resta molto affascinante.

Ed è così che si arriva agli eventi di Loki, nati per un incidente durante i viaggi nel tempo di Tony Stark e compagnia durante Avengers: Endgame – viaggi che potrebbero tranquillamente essere scambiati con eventi Nexus, ma in realtà non tutti lo sono. E infatti Loki, che grazie a questo incidente riesce a fuggire, viene rintracciato dalla TVA, arrestato e portato di fronte alla giudice Renslayer per essere giustiziato. Per sua fortuna l’agente Mobius M. Mobius interviene giusto in tempo e ottiene la possibilità di sfruttare Loki per trovare una pericolosa variante dello stesso Loki di nome Sylvie che intende distruggere la TVA.

Sylvie, una variante di Loki

Tenete presente, e questo aiuterà non poco, che tutti gli eventi di Loki e della TVA avvengono in un luogo che è fuori dal tempo e dallo spazio, e quindi risulta molto difficile se non addirittura impossibile parlare di eventi che accadono prima, durante o dopo. Per come è bizzarro il concetto fisico di tempo, tutto ciò che accade alla TVA durante la prima stagione di Loki potrebbe essere avvenuto nello stesso istante.

… ma non accade

Quando Loki e Sylvie, nel finale della prima stagione della serie, fanno finalmente visita a Colui che Rimane dopo aver ingannato Alioth, la SLT ci viene mostrata giustamente come una linea unica, apparentemente ciclica – in quel caso rimarcherebbe le teorie secondo cui l’universo è in un continuo ciclo di morte e rinascita, una sorta di loop, ma non soffermiamoci su questo dettaglio al momento. Quel che importa è che la linea è una sola, e non presenta diramazioni, esattamente come vuole la TVA e come si poteva osservare dai monitor dell’organizzazione.

Il primo incontro tra Loki, Sylvie e Colui che Rimane

È del resto affascinante che la timeline del Marvel Cinematic Universe ci venga mostrata sì come una linea chiusa, ma composta da una sorta di infiniti lineamenti che percorrono lungo la stessa direzione, quasi come se ci trovassimo di fronte a un fulmine la cui composizione fa sì che dia vita a forme bizzarre o che si divida addirittura in più scariche. La SLT è sulla stessa linea, scusate la ripetizione, di pensiero: ogni filamento potrebbe far nascere una diramazione (evento Nexus), facendo ri-esplodere il multiverso. E in effetti questo è ciò che accade nella chiusura della prima stagione.

Con la morte di Colui che Rimane e la conseguente perdita di informazioni per la Time Variance Authority, la timeline principale si dirama infatti in un numero forse infinito di realtà parallele, alcune simili a quella che conosciamo, altre no. Lo abbiamo visto in Doctor Strange nel Multiverso della Follia, dove ad esempio l’universo 838 degli Illuminati presenta numerose somiglianze con Terra-616 (quella principale del MCU), mentre altre timeline sono addirittura con forme di vita fatte di vernice o interamente in cartoni animati – si torna al già citato Spider-Man: Across the Spider-Verse, dove il multiverso viene rappresentato nello stesso modo e vediamo scorci degli universi live action.

Quando Miguel O’Hara mostra il multiverso a Miles Morales, si nota chiaramente la connessione con l’MCU nella forma delle linee temporali e delle diramazioni

Questo importantissimo evento non solo fa ri-esplodere il multiverso, le cui realtà parallele tornano a proliferare come era stato predestinato, ma fa anche nascere il paradosso di cui l’intera prima stagione di Loki fa parte. Andiamo per gradi, e cerchiamo di capire perché la TVA esista e al tempo stesso non esista, facendo del suo lavoro un tassello importante per il multiverso ma non nel modo in cui Colui che Rimane sperava.

Viaggi nel tempo e diramazioni

Sin da quando la TVA si è palesata, qualcosa nella mente degli spettatori risultava confuso. L’agenzia si pone come un elemento fondamentale per il mantenimento del continuum spazio-temporale, ma la chiave di lettura di Avengers: Endgame e Loki è comunque confusa e merita spiegazioni. Andiamo per gradi.

In Endgame, Tony Stark riesce a sfruttare le tecnologie di Hank Pym per viaggiare nel tempo attraverso il Regno Quantico, sviluppando un prodigioso GPS capace di memorizzare anche coordinate di tipo temporali. L’obiettivo dei Vendicatori è ben noto: i membri rimanenti del team viaggiano nel 2012, 2013 e 2014 per recuperare tutte le Gemme dell’Infinito, distrutte nel presente da Thanos. 

A tal proposito, ricordare un importante dialogo tra James Rhodes e Bruce Banner risulta utile a capire che il concetto di paradosso non è certo nuovo al MCU: quando Rhodes propone di tornare indietro nel tempo e uccidere Thanos da infante, Banner ricorda che fare ciò impedirebbe agli Avengers di compiere quel viaggio in futuro, in quanto non avrebbero avuto alcun motivo per farlo. Ergo, alla luce di Loki, sarebbe nata una nuova linea temporale alternativa a quella che conosciamo come principale, nella quale Thanos non ha mai raccolto le Gemme.

Non siamo insomma dalle parti di Ritorno al Futuro, che anzi Stark cita proprio in Endgame come esempio sbagliato di viaggio nel tempo (ma ovviamente perdoniamo Robert Zemeckis, poiché la sua trilogia di capolavori è figlia di un passato ormai lontano per la fisica): in tale occasione Doc e Marty agivano direttamente sulla linea temporale, provocando cambiamenti i cui effetti si sarebbero estesi lungo tutto il tempo ma non istantaneamente. Pensate a un sasso che viene lanciato in acqua: il cambiamento sulla superficie avviene istantaneamente nel punto in cui il sasso è stato lanciato, mentre per le zone circostanti occorre più o meno tempo, a seconda della distanza, prima che le increspature delle onde abbiano effetti visibili.

Questo rientra nella categoria del celebre paradosso del nonno di Berjavel, che in maniera molto semplice spiega per quale motivo oggi questo concetto sia superato: se una persona inventasse una macchina del tempo e tornasse indietro per uccidere suo nonno, questo evento cancellerebbe la sua nascita dal flusso della realtà, e dunque anche l’omicidio del nonno sarebbe impossibile. Ma la scienza, oggi, ritiene che il paradosso del nonno possa portare a una nuova realtà parallela, appunto, come spiegano i vari Stark e Banner – la concezione del tempo è come quella di Interstellar di Nolan, per intenderci: Cooper non ha cambiato il passato, perché in realtà tutto quello che è accaduto a sua figlia, il famoso fantasma nella camera da letto, era frutto proprio del suo viaggio all’interno di Gargantua. Se davvero avesse cambiato il passato, sarebbe accaduto altro.

Torniamo quindi a Endgame, dove appunto il concetto di alterazione del tempo senza alcuna conseguenza non è contemplato. Anche l’Antico, parlando con Banner, spiega che rimuovere una Gemma dell’Infinito dal flusso temporale significa privare l’universo di un elemento cardine, portando alla nascita di una nuova linea temporale nella quale minacce come la Dimensione Oscura di Dormammu (Doctor Strange) sono libere di irrompere e conquistare.

Insomma, rimuovere una gemma provoca un evento Nexus di notevoli proporzioni, ma questi sono stati prontamente risolti dagli stessi Avengers quando Steve Rogers, vinta la guerra contro Thanos, ha riportato tutte le gemme al loro posto nel tempo. In pratica, si può dire che Rogers abbia agito come una sorta di agente della TVA, anche se la consegna di alcune gemme rimane ancora oggi un mistero.

Dalla missione di Endgame, dunque, non sono nate diramazioni della linea temporale, se non una, quella appunto che ha dato inizio agli eventi di Loki – timeline poi distrutta dalla TVA non appena il dio dell’inganno è stato imprigionato all’inizio della serie. E parliamo appunto di un tempo in cui la Time Variance Authority esisteva già, perché in realtà è sempre esistita anche se nessuno, al di fuori della TVA, ne era a conoscenza.

Dando per assodato che i viaggi nel tempo di Endgame siano stati eseguiti correttamente, cosa che l’MCU ha fatto, viene infatti ora il momento di rispondere alla domanda più importante: perché gli eventi di Loki sono un gigantesco paradosso?

Tutto avviene in un istante

Loki e Mobius nella prima stagione della serie

Ormai è chiaro che il concetto di tempo sia molto complesso, scientificamente parlando. Un personaggio come Colui che Rimane, grazie alla sua tecnologia, è stato ad esempio capace di imbrigliare le potenzialità del tempo e la conoscenza assoluta, riuscendo a vedere contemporaneamente nel passato, nel presente e nel futuro. Proprio questo lo aveva portato, nel mezzo della Guerra del Multiverso, a scoprire Alioth e costruire la TVA, ponendo fine non solo al conflitto ma anche all’esistenza delle sue varianti. Questo perché, come dicevamo poc’anzi, se non nascono diramazioni della SLT non nascono neppure le varianti di Colui che Rimane, e quindi il multiverso non esiste e non può scoppiare neppure la pericolosa guerra.

Detto così, sembra che fino al finale della prima stagione di Loki il multiverso non sia mai esistito, e che questo si formi solamente alla morte di Colui che Rimane. Non solo non è così, ma potremmo quasi affermare che la comprensione della Multiverse Saga non passa in alcun modo dalla visione di Loki, nonostante il personaggio di Tom Hiddleston abbia a che vedere con le realtà parallele e lo stesso personaggio che in qualche modo avrà a che fare con Avengers: The Kang Dynasty nel 2026.

Basta pensare a quello che sappiamo sulla creazione della TVA, che ci arriva dalle parole dello stesso Colui che Rimane – ne abbiamo parlato anche in precedenza, ma rimarcarlo non fa mai male: l’organizzazione è nata nel momento in cui le realtà alternative del multiverso sono entrate in una guerra che ha quasi rischiato di distruggere ogni cosa, e proprio per questo Colui che Rimane decise di confinare l’esistenza del multiverso e fermare, tramite un metodo poco ortodosso, anche quella delle sue varianti. Da lì, la TVA inizia ad agire su tutto il flusso del tempo, riciclando inoltre alcune varianti come agenti operativi dopo un sano lavaggio del cervello.

Il problema è che poi arriva Sylvie a incasinare tutto, e a far nascere il paradosso. Alla morte di Colui che Rimane, la SLT resta senza protezione e gli eventi Nexus proliferano portando a varianti, diramazioni nella linea temporale e timeline alternative. Il multiverso torna a formarsi, e questo porterà un giorno, nel futuro, allo scoppio di una nuova Guerra del Multiverso. Si tratta di un loop nel quale l’universo è intrappolato? 

Forse no, anche perché le azioni di Colui che Rimane potrebbero essere legate a una sorta di bolla temporale, una singolarità concettuale nella quale sono condensati una gran quantità di eventi il cui effetto è in realtà quello di non essere servito a nulla, se non a far comunicare tra loro gli universi prima del tempo. La rappresentazione della SLT come un cerchio, che inizia quando Colui che Rimane fonda la TVA e si conclude paradossalmente nello stesso momento, ne è la dimostrazione.

Lo stesso Kevin Feige, super-presidente dei Marvel Studios, aveva specificato che l’incontro tra i villain e le tre varianti di Spider-Man (No Way Home) è una diretta conseguenza della morte di Colui che Rimane, perché nel caso questi fosse stato ancora in vita non avrebbe permesso tale scambio multiversale. Scambio che, in realtà, non sarebbe potuto avvenire se la vittoria di Colui che Rimane fosse immutabile, perché le realtà alternative di Peter 2 e Peter 3, quelli cioè interpretati da Tobey Maguire e Andrew Garfield, non sarebbero esistite. E invece esistono. Esistevano prima della nascita della TVA, e continuano a esistere dopo la morte di Colui che Rimane. Un lasso di tempo che per la variante di Kang è durato eoni, mentre per tutti gli altri si può riassumere in un istante.

Ed ecco, infatti, il paradosso di Loki: gli eventi della TVA sono accaduti, ma in fin dei conti non hanno avuto alcun effetto sul multiverso. Tutte le realtà alternative presenti prima dell’arrivo di Colui che Rimane, distrutte dalla TVA, sono tornate a esistere nel momento in cui l’uomo è stato ucciso da Sylvie, ricreando quel multiverso che lui stesso aveva cercato di demolire. 

Questo lo si può intuire anche pensando a come si comporta il tempo in senso quantistico: la storia della Time Variance Authority è reale, è davvero accaduto tutto quello che abbiamo visto di Loki, Mobius e Sylvie, ma per il multiverso è come se non fosse accaduto nulla. Possiamo dire che l’unica reale conseguenza della nascita della TVA sia stata quella di portare le varianti a conoscersi tra loro, cosa che potrebbe aver adirato ancor di più il Consiglio dei Kang già scosso dagli eventi di Quantumania.

E a proposito, tutti gli altri Kang si sono accorti della TVA e delle azioni di Colui che Rimane? Per quanto ne sappiamo oggi, sì e no. Quando lo scienziato ha distrutto il multiverso azzerando le timeline, ha posto fine anche alle sue varianti grazie all’effetto farfalla; alla sua morte, tuttavia, che ricordiamo è avvenuta in un qualsiasi momento del tempo e non importa quando (passato, presente e futuro nella TVA sono concetti al di fuori della concezione umana), le timeline sono rinate, i Kang sono tornati e così anche ciò che hanno creato, compreso Colui che Rimane. 

Sì, è proprio così: nonostante la morte alla Cittadella alla Fine del Tempo, al termine di Loki, Colui che Rimane è comunque destinato a nascere di nuovo nella SLT nel 31° secolo, a scoprire del multiverso e a decidere di creare la TVA, creando per lui una sorta di ciclo infinito. Qui troverà la morte, e il ciclo sarà ripartito.

Finale

Nella seconda stagione di Loki, Mobius potrebbe cercare di riparare in qualche modo la linea temporale…

Speriamo che questo lunghissimo viaggio tra diramazioni temporali, realtà parallele e paradossi sia stato non solo utile ma anche piacevole, andando a sviscerare uno degli aspetti più complessi dell’intera storia della serie Loki. Tutto ciò che è avvenuto nella prima stagione, infatti, ha portato effettivamente a delle conseguenze, ma non nel modo che Colui che Rimane sperava, in quanto il cerchio si è chiuso e le sue azioni sul Multiverso sono state annullate.

Ricapitolando:

  1. L’universo nasce, e con esso il multiverso: la timeline si ramifica in altre realtà
  2. In una di queste infinite realtà, chiamata Terra-616, avvengono le storie di Iron Man, Captain America, Thor e gli Avengers
  3. Nella lotta a Thanos, gli Avengers tornano nel 2012 e creano inavvertitamente un evento Nexus dal quale nasce una variante di Loki
  4. Nel 31° secolo, uno scienziato terrestre scopre del multiverso e delle sue varianti; inizia una guerra tra le realtà; Colui che Rimane fonda la TVA e cancella tutte le altre timeline in ogni punto del tempo
  5. La TVA torna al 2012 (punto 2) per prelevare la variante Loki che sta creando una diramazione
  6. La variante Loki, insieme a un’altra variante di nome Sylvie, trova Colui che Rimane. Sylvie lo uccide
  7. La timeline si ramifica di nuovo, esattamente come aveva fatto nel punto 1: il multiverso torna a formarsi esattamente come prima

Speriamo di essere stati abbastanza esaustivi nel nostro lungo discorso, ma non mancate di scrivere qui sotto nel caso abbiate bisogno di ulteriori chiarimenti. Si tratta di discorsi non facili da affrontare a parole, come avete appena potuto leggere.

Scritto da
Andrea "Geo" Peroni

Entra a contatto con uno strano oggetto chiamato "videogioco" alla tenera età di 5 anni, e da lì in poi la sua mente sarà focalizzata per sempre sul mondo videoludico. Fan sfegatato della serie Kingdom Hearts e della Marvel Comics, che mi divertono fin da bambino. Cacciatore di Trofei DOP.

3 Commenti

  • Ciao, articolo molto esaustivo e ti ringrazio! ma leggendo mi è sorto un dubbio. Se colui che rimane elimina tutte le altre timeline/realtà alternative fuorché la sua di modo da eliminare tutte le sue varianti e, Loki viene falciato poiché considerato una variante della SLT. Ciò significa che la realtà dei film che abbiamo visto i vari Thor, Avengers ecc. (Terra 616) è la stessa della versione di Kang “colui che rimane”? Poiché le altre realtà non esistono da quando lui ha distrutto il multiverso, ovviamente fino alla sua morte. Grazie.

  • Da quello che ho capito però cmq tutte le realtà parallele ( ramificazioni) nascono dalla SLT, che però in realtà la SLT è sacra ( scusa il gioco di parole ) solo perché è stata scelta da Kang, quindi in realtà prima di questo aveva la stessa valenza delle altre timeline. Avendo fatto questa premessa il mio dubbio è prima tutto perché questa SLT è composta da più filamenti, è come se già in questa fossero racchiusi altri universi perché ad esempio le varianti di Loki sono tutti diverse da lui (cosa che non dovrebbe essere se esiste solo un universo) . Come la variante di lui come coccodrillo perché fa parte di un universo di animali a meno che non so ci sia un evento Naxus che l’ha fatto diventare un coccodrillo ma cmq non spiega il fatto che provenga da un altro universo. Perché se nella SLT esiste solo ad esempio un universo con una terra composta da umani come da delle ramificazioni si può andare a creare un universo di animali o di cartoni animati ecc… Inoltre penso che sia assurdo che essendo in realtà la SLT una timeline come tutte le altre perché si vede questo disegno composto da tante ramificazioni come se fosse il ramo principale quando non lo é. Dovrebbero secondo il mio ragionamento essere tutte linee parallele e quindi la SLT per intenderci ha tutti quei filamenti intrecciati(che sono già degli universi come quello animale, cartonato ecc…) ma paralleli tra di loro che hanno tutti lo stesso inizio senza che non ci sia un universo principale e le ramificazioni che si vengono a creare( che venivano eliminate dalla TVA) sono appunto realtà parallele dei vari universi. E questo mi spiega anche la figura dell’albero nell’ ultimo episodio della TVA. Se non è così spiegatemi perché non riesco a capire come da un solo universo quello umano, si possano creare ramificazioni con varianti diverse fisicamente da quello umano( come può esistere un evento Naxus da trasformi una oersona in una variante cartonata ad esempio) e poi perché le ramificazioni dovrebbero partire proprio da quell’ universo( capisco che è l’unico sopravvissuto perché parte della SLT ma così si conferma come se fosse realmente quello principale). Spero di essermi spiegata scusate la mia confusione

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