In una recente intervista, il creatore di Mindhunter ha confermato ufficialmente che Netflix ha cancellato lo show, e la speranza di una terza stagione è ormai svanita nel nulla.
La prima stagione di Mindhunter ha seguito i personaggi interpretati da Jonathan Groff e Holt McCallany mentre tentavano di stabilire un’unità comportamentale per l’FBI. La seconda stagione ha mostrato la coppia che indaga sui famigerati omicidi di bambini di Atlanta del 1979-81, lasciando poi intendere che il successivo bersaglio sarebbe stato il famigerato BTK Killer.
La serie Mindhunter, diretta da David Fincher, è andata in onda per due stagioni sulla piattaforma di streaming, prima di terminare improvvisamente.
La decisione di non proseguire era arrivata in modo molto sorprendente, se si pensa che Mindhunter è una delle serie TV Netflix meglio accolte di sempre. Fincher aveva attribuito questo “stop” ai suoi numerosi impegni, ma la realtà dei fatti è ben diversa, e il creatore dello show ha sostanzialmente ribadito un concetto già espresso più di due anni fa: la serie è morta.
In una recente intervista alla rivista francese Le Journal du Dimanche, Fincher è nuovamente intervenuto sulla decisione di cancellare Mindhunter, confermando che una terza stagione non si farà mai. La serie è quindi stata cancellata da Netflix.
Il motivo di questa cancellazione riguarda soprattutto i costi di produzione, troppo elevati da giustificare i numeri registrati da Mindhunter durante la sua pubblicazione:
Sono molto orgoglioso delle prime due stagioni. Ma è uno spettacolo molto costoso e, agli occhi di Netflix non abbiamo attirato abbastanza pubblico per giustificare un tale investimento. Non li biasimo, hanno corso dei rischi per far decollare lo spettacolo, mi hanno dato i mezzi per fare Mank nel modo in cui volevo farlo e mi hanno permesso di avventurarmi su nuove strade con The Killer. È una benedizione essere in grado di lavorare con persone capaci di audacia. Il giorno in cui i nostri desideri non saranno più gli stessi, dovremo essere onesti riguardo alla separazione.
Fincher non prova quindi risentimenti verso Netflix, ma il destino di Mindhunter è purtroppo segnato.
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