Game of Thrones (e ora il suo prequel House of the Dragon) ha sicuramente fatto la storia di HBO, diventando un vero e proprio fenomeno mondiale. Non senza critiche e attacchi da parte dei fan però, che hanno ostracizzato soprattutto le ultime stagioni rimarcandone un progressivo declino a partire dalla quarta fino al gran finale, criticatissimo.
Non si tratta di problematiche riguardanti la qualità della produzione, che è andata innegabilmente a crescere insieme alla popolarità (e al budget), ma piuttosto di critiche legate alla trama, che ha progressivamente preso una deriva inaspettata scostandosi dalle opere letterarie di George R. R. Martin per imboccare una strada tutta sua.
Ora HBO si trova davanti ad un’altra grande sfida: la serie TV The Last of Us si pone come un progetto ambizioso, che fa sul serio, ma per adattare un capolavoro amatissimo come quello sviluppato da Naughty Dog ci vogliono soldi, creatività, talento, rispetto per l’opera originaria e tanto, tanto fegato.
Il director Neil Druckmann, durante un’intervista all’Hollywood Reporter, ha deciso quindi di rassicurare i fan con questa dichiarazione:
“Non abbiamo in programma di raccontare storie alternative a quelle narrate nei giochi. Non ci imbatteremo nello stesso problema di Game of Thrones, dato che la Parte II non si conclude con un cliffhanger.“
Sembra quindi che non ci sia l’intenzione di scostarsi dall’originale per prendere strade inaspettate, si cerca la fedeltà e, al massimo, l’ampliamento dell’universo che già conosciamo, con l’aggiunta magari di dettagli che non era stato possibile includere e approfondire nei videogiochi. Come sottolineato da Druckmann inoltre, The Last of Us Parte 2 lascia molte porte aperte per un possibile seguito, pur mettendo un punto fermo nell’arco narrativo precedentemente trattato e prettamente incentrato sul tema della vendetta: c’è poco da rimaneggiare quindi. Inutile precisare che, al momento, tutto fa presagire che in ogni caso la prima stagione prodotta adatterà gli eventi del primo titolo e del contenuto aggiuntivo “Left Behind”, mentre un’ipotetica seconda stagione adatterà The Last of Us: Parte 2.
A giudicare da trailer e immagini promozionali, la serie TV targata HBO fa impressione da quanto è simile negli scenari e nelle situazioni a quello che abbiamo già potuto vivere nei videogames.
Nonostante ciò, sempre su Hollywood Reporter leggiamo che il terzo episodio in particolare risulterà inaspettato per i fan, soprattutto per quanto riguarda il personaggio di Bill (Nick Offerman).
Di sicuro Neil Druckmann e co. non si sono mai tirati indietro per quanto riguarda il mettere a dura prova lo spettatore, scegliendo già in passato di intraprendere strade coraggiose per trame e personaggi. Ci aspettiamo lo stesso anche dalla serie TV. D’altra parte, una trasposizione 1:1, senza varianti, approfondimenti e colpi di scena non avrebbe alcun senso, non trovate anche voi?
https://www.youtube.com/watch?v=h9RokZaHazk
La serie TV The Last of Us debutterà il 16 gennaio su Sky e Now TV. HBO ha anticipato la durata del primo episodio, sappiamo inoltre che il budget non ha nulla da invidiare alle prime stagioni di Game of Thrones.
Nelle ultime ore è ricomparso anche il multiplayer di The Last of Us, il cui titolo potrebbe essere Factions.
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