Home Cinema Per la prima volta, il numero di abbonati a Netflix sta calando: quali le cause?

Per la prima volta, il numero di abbonati a Netflix sta calando: quali le cause?

Questa mattina, il risveglio per i vertici di Netflix non deve essere stato semplice. Per la prima volta da quando la piattaforma esiste, infatti, il numero di abbonati è calato rispetto al precedente periodo, e questo ha ovviamente fatto nascere accese discussioni. Le azioni di Netflix, intanto, perdono valore in borsa.

Netflix, nel recente incontro con gli investitori, ha dichiarato di aver perso 200.000 abbonati nel primo trimestre del 2022,e prevede di perdere altri 2 milioni nell’attuale secondo trimestre. Un’inversione di tendenza molto importante per il colosso dello streaming, che mai prima d’ora aveva dovuto affrontare un calo nel numero complessivo dei suoi iscritti.

A gennaio, Netflix ha riferito di avere 221,84 milioni di abbonati alla fine del 2021. Durante l’ultimo periodo di tre mesi terminato il 31 marzo, un arco di tempo che ha incluso il debutto di alcuni attesi e importanti progetti come la seconda stagione di Bridgerton e il film The Adam Project con Ryan Reynolds e Mark Ruffalo, Netflix ha riportato che il totale è sceso a 221,64 milioni di abbonamenti. Questa, come dicevamo, è la prima volta che Netflix perde abbonati in un trimestre in 10 anni

Il servizio di streaming prevedeva in precedenza 2,5 milioni di aggiunte nette a pagamento nel primo trimestre, mentre gli analisti di Wall Street prevedevano che Netflix aggiungesse 2,8 milioni di nuovi abbonati in tutto il mondo nel primo trimestre rispetto ai 3,98 milioni del periodo dell’anno precedente, secondo FactSet. Il calo era quindi prevedibile, considerando che i numeri sono stati gonfiati negli ultimi 24 mesi a causa della pandemia, ma questa inversione di tendenza rappresenta pur sempre un problema.

Netflix, oltre a ricordare l’interruzione dei servizi in Russia per la guerra in Ucraina, cita tra i fattori determinanti di questa perdita di abbonati sia la condivisione delle password, che lo streamer sta cercando di monetizzare o comunque limitare come vi avevamo riportato, sia l’inequivocabile aumento della concorrenza. 

Negli ultimi due anni, infatti, le major che si sono avvicinate al mondo dello streaming hanno dato parecchio filo da torcere a Netflix, potendo contare anche sulle proprie numerose proprietà intellettuali. Paramount+ con Halo e il franchise di Sonic, ad esempio, ma anche Apple TV+ si sta contraddistinguendo grazie ad alcune importanti serie TV di punta. Oltre al sempreverde Amazon Prime Video e al suo catalogo in crescita grazie ad esempio a The Lord of the Rings: Gli Anelli del Potere, poi, l’ultimo anno ha visto la crescita di HBO Max con Zack Snyder’s Justice League, i grandi blockbuster lanciati in contemporanea sulla piattaforma e alcune recenti serie come Peacemaker o il prossimo House of the Dragon, prequel di Game of Thrones. Non possiamo poi dimenticare Disney+, che può vantare un catalogo immenso e i prodotti originali per le etichette Marvel e Star Wars, tra le più influenti nel panorama dell’intrattenimento.

In tutto questo, la borsa ha ovviamente risentito degli ultimi aggiornamenti. Le azioni Netflix hanno chiuso infatti martedì a 348,42 dollari per azione, e il titolo è sceso di oltre il 22% in seguito alla rivelazione della perdita di abbonati.

“Dobbiamo competere e dobbiamo continuare a migliorare il servizio principale che sta realizzando serie TV e film e ora giochi che la gente ama davvero”, ha detto il co-CEO e chief content officer Ted Sarandos durante la conferenza stampa dell’azienda. “Questo è ciò su cui siamo davvero concentrati ed è una cosa su cui possiamo continuare a far crescere il business. Ora, abbiamo parlato di essere fortemente penetrati in alcuni mercati principali, il che significa che è più difficile convincere utenti a unirsi a Netflix poiché in tanti già utilizzano Netflix. Quindi dobbiamo capire quali dei nuovi modelli che stiamo pensando saranno i più efficaci per la monetizzazine”.

Il co-CEO Reed Hastings ha affermato che Netflix sta attualmente esplorando l’opzione di un abbonamento a basso costo supportato dalla pubblicità, qualcosa che il magnate dello streaming ha sempre ripudiato ma che presto potrebbe entrare a far parte della strategia finanziaria. Una mossa che anche Disney+ sta sperimentando, per il momento senza però averne discusso pubblicamente. 

Hastings ha poi sottolineato come la repressione della condivisione delle password aiuterà Netflix ad attirare abbonati, che tecnicamente utilizzano già Netflix: “Questi utenti amano il servizio, dobbiamo solo capire come farci pagare”.

Fonte

Scritto da
Andrea "Geo" Peroni

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