Paradossalmente, in tempi di Coronavirus, anche Netflix potrebbe risentire della crisi finanziaria generata dalla pandemia.
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Certo, al momento la situazione sembra deporre in favore del colosso di streaming, siamo tutti chiusi in casa, sotto le coperte, con le ultime uscite a disposizione e l’unica richiesta di metterci comodi a fissare lo schermo. Tra l’altro, se per caso voleste fare pausa tra una serie e l’altra, abbiamo redatto una lista di giochi da recuperare dal Live Gold e una (in arrivo) dal PlayStation Plus. Ad ogni modo, tornando al quadro generale, un’analisi condotta da Needham Laura Martin per Yahoo! Finanza rivela che Netflix potrebbe andare in calo a causa della saturazione degli abbonamenti negli Stati Uniti che, in seguito alla diffusione del COVID-19, potrebbe non aumentare.
Inoltre, dal momento che Netflix non ha basato il proprio business sulla pubblicità, al contrario di molti concorrenti. Questo, va ad oscurare sicuramente una potenziale nuova fetta di utenza che nel contesto attuale, allargherebbe l’ombra.
L’analisi si conclude con un esempio a corroborare: quello della situazione italiana. La chiusura totale del Paese ha causato un impedimento generale in ottica di accesso al lavoro, bloccando anche le retribuzioni. In tutto ciò, un abbonamento a Netflix è tutto tranne che un bene di necessità e quindi è uno dei primi “sacrifici” che subiscono i tagli.
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