Forse tale annuncio non ha la portata di ciò che è accaduto a Topolino appena dodici mesi fa, ma siamo sempre da quelle parti.
Tintin, l’eroe del genere pulp dei ragazzi avventurieri, entrerà nel pubblico dominio degli Stati Uniti nel 2025, a partire dalle opere pubblicate per la prima volta sul territorio USA nel 1929 e le registrazioni sonore risalenti al ’24. Tra queste c’è buona parte di Tintin nel paese dei Soviet, un’opera di esplicita e ampia propaganda antisovietica che imbarazzava persino il creatore del personaggio Hergé.
Tintin non sarà però l’unico a subire le conseguenze della legge sul copyright tra pochi giorni. Anche Popeye, apparso per la prima volta nel 1929 in Thimble Theater, sarà di dominio pubblico, anche se vale la pena ricordare che parliamo della primissima versione del personaggio, ancora lontano dallo stereotipo del marinaio la cui forza è alimentata dagli spinaci. L’originale Olivia Oyl, inoltre, non era ancora la sua fidanzata nelle opere originali.
Altri ingressi del 2025 nel selvaggio mondo dell’arte di pubblico dominio includono molti film dell’avanguardia dell’era del cinema muto e della rivoluzione del cinema parlato tra cui il primo film sonoro di Alfred Hitchcock, Blackmail, e il primo lungometraggio dei fratelli Marx, The Cocoanuts. Anche numerosi cortometraggi animati Disney subiranno lo stesso destino dopo Steamboat Willie l’anno scorso, tra i quali il celebre The Skeleton Dance.
Ricordiamo che l’ingresso nel complicato mondo del dominio pubblico da parte di Tintin, Popeye e così via non significa che chiunque potrà realizzare qualsiasi cosa con questi personaggi. Le leggi sul copyright americano impongono infatti che il nuovo utilizzatore possa sfruttare ad esempio la figura di Tintin, ma senza che questa nuova opera possa essere in qualche modo assimilata alle altre realizzate dai detentori originali dei diritti.
Questo è ad esempio il motivo per il quale molti personaggi Disney come Topolino e Winnie the Pooh, divenuti di dominio pubblico, sono stati reinventati come mostri del cinema horror a basso budget, cose che la major di Burbank non ha mai realizzato.
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