Grazie al concorso organizzato da Mondofox.it abbiamo vinto i biglietti per l’anteprima di Deadpool tenutasi Lunedì 8 Febbraio, ed ecco qui la nostra recensione, rigorosamente senza spoiler.
Meglio non si poteva fare. Delineare una pellicola così insolita partendo da questo presupposto risulta sicuramente un azzardo ma sono convinto, nel momento in cui scrivo, che molti di quelli che storceranno il naso per questa affermazione pretenziosa potrebbero cambiare idea dopo aver visto il film e aver considerato come un budget ridotto nelle mani di veri appassionati sproni queste stesse mani a creare qualcosa di unico e inimitabile.
Fin dal primo momento veniamo catapultati nello spirito folle e goliardico che da sempre contraddistingue l’originale personaggio dei fumetti e che rappresenta un vero punto di forza di questo suo primo lungometraggio poichè in tutti i suoi 106 minuti, scena post titoli compresa (la versione in anteprima ne contiene solo una, quella definitiva dovrebbe averne una seconda), sono presenti innumerevoli gag, battute e situazioni assurde che generano inevitabilmente delle sonore risate da parte degli spettatori.
Una quantità di ironia sicuramente molto superiore rispetto ai cinecomic contemporanei e dai contenuti molto più coloriti dato il rating R (vietato ai minori di 14 anni), il tutto sottolineato anche dalla continua rottura della quarta parete da parte di Deadpool che interloquisce senza problemi con il pubblico in sala, generando ancora più risate e offrendo uno sviluppo della storia del tutto inedito. Ma non solo.
Infatti il film non si basa su un susseguirsi interminabile di scenette comiche ma anche su epiche battaglie a suon di proiettili e lame, azioni frenetiche e poteri mutanti e anche su una profonda storia d’amore che rappresenta un punto molto importante della trama poichè introduce le origini del personaggio, riflettendo in modo molto toccante sul tema della malattia, e mette in luce la sofferenza che spinge il Mercenario a cercare vendetta.
A dare un’ulteriore marcia in più è il cast, in primis Ryan Reynolds che concede letteralmente pieno di sè in questo progetto, e che grazie ad una interpretazione spensierata e allo stesso tempo magistrale convince su tutta la linea creando un personaggio decisamente al di fuori degli schemi e in grado di diventare una vera e propria icona moderna, riuscendo oltretutto a lasciare il giusto spazio ai personaggi secondari altrettanto spassosi come T.J. Miller alias Weasel e Leslie Uggams alias Blind Al, anche se la caratterizzazione dei cattivi di turno rimane come al solito insipida. Nota dolente per noi italiani è il doppiaggio di Colosso e Ajax, ma ricordiamo che la versione definitiva potrebbe avere qualche correzione.
È quindi sicuramente uno dei migliori film sia di casa Fox sia del panorama dei cinecomic moderni in quanto affronta il tema dei supereroi in maniera del tutto anomala, discostandosi con uno stile graffiante che osa prendere in giro perfino se stesso, dopo aver preso in giro tutti quanti, Hugh Jackman compreso. Diretto da Tim Miller e prodotto da 20th Century Fox il film uscirà ufficialmente nelle sale italiane il 18 Febbraio.
A cura di A. De Giorgi
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