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[Recensione] The Crown, Stagione 4

Pluripremiata, apprezzata, lodata da critica e pubblico sin dal suo debutto nel 2016. The Crown, la serie Netflix che dal 15 novembre tornerà con la quarta stagione, si riconferma anche in questa occasione, con una serie di episodi che si avvicinano sempre di più agli eventi recenti della storia inglese e mondiale, uno dei prodotti più pregiati del catalogo di Netflix, confezionato con una qualità superlativa.

Avendo avuto la possibilità di visionare l’intera quarta stagione, non possiamo che ritrovarci a ribadire concetti già espressi più e più volte in passato. Con tutta la sua carica emotiva, The Crown butta in faccia allo spettatore la storia di una delle più grandi icone della storia umana, la Regina Elisabetta II, che qui è nuovamente intepretata da una sempre eccellente Olivia Colman che lascerà il testimone a Imelda Staunton per la Stagione 5, la penultima di questa serie rivelazione degli ultimi anni.

Se tessere le lodi della Colman sembra una ridondante ripetizione, con l’attrice britannica che sfoggia ancora una volta tutta la sua ragionata freddezza nell’interpretare la regina che ha cambiato il volto della Gran Bretagna nell’ultimo secolo, non è superfluo ricordare le new entry nel cast, una delle quali a dir poco clamorosa e che fa sentire tutto il suo peso, proprio come il personaggio interpretato. Per il ruolo della Iron Lady Margaret Tatcher, primo ministro inglese dal 1979 al 1990 e una delle figure femminili più importanti di sempre, i produttori hanno ritenuto che Gillian Anderson potesse essere il volto adatto. Mai scelta fu più azzeccata, potremmo dire. La complessa figura della Tatcher viene raccontata con grande enfasi dall’attrice, che mette in evidenza il doppio volto di una donna che si ritrova a guidare una nazione dopo anni di duro lavoro e di sacrifici, ma che al tempo stesso si è sempre considerata una persona come tante altre, quasi a disagio nel ritrovarsi a parlare, ad esempio, faccia a faccia con la regina del Regno Unito. Due personalità estremamente forti e che tendono a rubarsi lo schermo in continuazione, così come accadeva nella vera Gran Bretagna sotto il “dominio” della carismatica Lady di Ferro.

Il binomio Elisabetta-Tatcher, però, così come nella realtà, funziona anche alla perfezione in questa quarta stagione di The Crown, che porta sul piccolo schermo alcuni dei momenti più concitati del regno dei Windsor come la ribellione in Irlanda per l’indipendenza, e inoltre il matrimonio di Carlo (Josh O’Connor), il principe ereditario il cui colpo di fulmine lo porterà a conoscere la giovane e bella Diana Spencer (Emma Corrin) facendo nascere una delle relazioni più celebri di sempre. La storia, in effetti, cede spesso il passo a raccontare il rapporto tra i due giovani innamorati, dando in più di un’occasione l’impressione di lasciare volutamente in disparte l’ingombrante figura di Elisabetta.

Ma questo, in effetti, ha perfettamente senso per ciò che è The Crown. La serie ideata da Peter Morgan non è (solo) il racconto della vita di Elisabetta II, ma la storia di una nazione che cambia, che supera la guerra, accoglie la tecnologia moderna e cambia il modo di vivere delle persone normali e dei reali. E gli anni ’80 furono proprio il momento di splendore per Carlo e Diana, la cui storia veniva raccontata sui rotocalchi di tutto il mondo come simbolo di una vera e propria storia da favola, quella di una giovane ragazza che incontra il suo principe azzurro. Una storia in realtà tormentata sin da subito, un triangolo amoroso che coinvolse Carlo diviso tra l’appena conosciuta e molto distante dalla vita di corte Diana, e l’amica e forse amore di una vita, Camilla (Emerald Fennell), il cui complicatissimo rapporto viene esplorato a fondo raccontando tutto il disagio interiore di persone che in pubblico non possono cedere il passo ad alcuna forma di dubbio.

In tutto questo, sullo sfondo agiscono ancora in minor presenza ma sempre con autorialità Helena Bonham Carter e Tobias Menzies, rispettivamente la sregolata principessa Margaret e il principe Filippo, che pur restando in disparte per gran parte della stagione fanno comunque sentire la loro presenza.

The Crown torna ancora una volta, e ancora una volta la serie viene promossa a pieni voti. Raramente, sul catalogo di Netflix, possiamo trovare una serie come questa, pregna di qualità tecnica e attoriale, in cui storia e psicologia vengono perfettamente dosate portando alla formazione di un racconto che attraversa i decenni e i cuori e le menti di tutti coloro che ne hanno fatto parte. Il tutto visto, come sempre, dal punto di vista della Corona, di una famiglia che ha caratterizzato e assistito i più grandi eventi della storia del XX secolo.

Scritto da
Andrea "Geo" Peroni

Entra a contatto con uno strano oggetto chiamato "videogioco" alla tenera età di 5 anni, e da lì in poi la sua mente sarà focalizzata per sempre sul mondo videoludico. Fan sfegatato della serie Kingdom Hearts e della Marvel Comics, che mi divertono fin da bambino. Cacciatore di Trofei DOP.

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