Sam Wilson e Bucky Barnes continuano a girovagare per il mondo, finendo col ritrovarsi a diretto contatto con i fantasmi del passato e con le paure del presente.
Se il primo episodio si concentrava sul proporre il contesto storico e la situazione famigliare e personale dei due personaggi, “L’uomo a stelle e strisce” sancisce la nascita del team di Falcon e del Soldato d’Inverno, non senza prendersi però il giusto tempo per presentare il nuovo Captain America.
John Walker (Wyatt Russell) è una figura complessa, stratificata. Nominato dal governo americano come il sostituto di Steve Rogers nel ruolo di Captain America, Walker scende subito in pista in questo secondo episodio di The Falcon and the Winter Soldier, che limita le sue sequenze d’azione per concentrarsi ancora una volta sullo studio e l’approfondimento dei vari personaggi.
L’accento viene messo in particolare sull’incontro-scontro tra Sam e Bucky, sui fantasmi del passato che continuano a tormentare specialmente l’ex-spalla di Steve Rogers, ma anche sul peso e sul modo di agire di John Walker. “Non voglio sostituire Steve Rogers”, afferma Walker parlando con Sam, e in effetti questo è proprio ciò che emerge nel corso dell’episodio. Sarà interessante capire in futuro come evolveranno i rapporti tra le due squadre, quella ufficiale e creata dal governo con il nuovo simbolo dell’America, e quella invece più silenziosa e sfuggente di cui fanno parte i nostri protagonisti.
Ci aspettano eventi e scontri di fuoco nei prossimi episodi, e il secondo episodio inserisce una notevole quantità di carne al fuoco. Pur restando su livelli cinematografici decisamente elevati, si veda lo scontro con gli Spezzabandiera in movimento che ci ha ricordato molto da vicino alcuni momenti di Captain America: The Winter Soldier, l’episodio resta molto sulle sue, si prende molto tempo per tanti discorsi e ci prepara al fulcro degli eventi che sarà raccontato nelle prossime settimane. Nulla di indimenticabile, ma un’interessante introspezione per i due Avenger.
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