[PREMESSA] Road to Avengers: Infinity War è una iniziativa che andrà avanti ogni sabato da qui fino al 25 aprile 2018, data in cui uscirà il più atteso blockbuster della storia dei Marvel Studios. Ogni settimana ripercorreremo virtualmente uno dei film insieme a voi, svelandovi anche retroscena e curiosità che potrebbero esservi sfuggite nel corso della visione. I film verranno affrontati in ordine cronologico di uscita. Se vi siete persi gli appuntamenti precedenti potrete trovarli tutti sul nostro sito.
E siamo, quasi, finalmente giunti al fatidico momento. Tra esattamente 4 giorni, il 25 aprile 2018, uscirà nei cinema italiani Avengers: Infinity War, kolossal dei Marvel Studios al cui interno troveremo la quasi totalità dei supereroi incontati fino a qui a combattere contro la minaccia comune, Thanos, intenzionato a raccogliere tutte le Gemme dell’Infinito.
Prima però dobbiamo ripercorrere l’ultimo dei 18 film dei Marvel Studios pre-Guerra dell’Infinito. Dopo Thor: Ragnarok della scorsa settimana, si torna sul pianeta Terra, in una regione dell’Africa che fino a quel momento avevamo solamente sentito nominare. T’Challa, la Pantera Nera, è pronto a prendere il posto di suo padre sul trono del Wakanda, dopo la sua morte avvenuta in Captain America: Civil War.
LA TRAMA IN PILLOLE
Il passato del Wakanda. Un gigantesco meteorite fatto di Vibranio colpisce l’Africa centrale, creando nuove forme di vita. Le tribù umane che poi popolano questa regione, chiamata Wakanda, iniziano la lotta per il controllo del Vibranio, l’elemento più resistente al mondo. Col passare dei secoli, però, la maggior parte delle tribù stabiliscono la pace, e permettono al Wakanda di diventare la più tecnologicamente avanzata nazione del mondo, e protetta dalla Pantera Nera, il sovrano guerriero che sfrutta il potere di misteriosi fiori che amplificano le abilità. Ma il Wakanda, per la paura che il mondo conosca la sua tecnologia, si emargina dal mondo, nascondendosi ad esso.
1992. Re T’Chaka incontra il fratello N’Jobu (Sterling K. Brown) in America, divenuto membro dei War Dog della nazione. N’Jobu non è però stato sincero con T’Chaka. Il suo amico Zuri si scopre infatti essere un’altra spia al servizio del sovrano, che gli ha riferito come N’Jobu abbia aiutato Ulysses Klaue (Andy Serkis) a penetrare in Wakanda e rubare un buon quantitativo di Vibranio, provocando anche diverse vittime. N’Jobu, accecato dalla rabbia, si scaglia contro Zuri, ma T’Chaka lo ferma uccidendolo. I Wakandiani tornano a casa, mentre un bambino, il figlio di N’Jobu, scopre quanto accaduto…
Oggi. Dopo l’arresto di Zemo, T’Challa (Chadwick Boseman) fa ritorno in Wakanda insieme a Okoye (Danai Gurira), capo delle Dora Milaje e fedele servitrice del sovrano. Il padre di T’Challa, T’Chaka, è infatti è infatti morto nell’attentato a Vienna e T’Challa è destinato a prenderne il posto come nuovo re del Wakanda, ma prima dovrà vedersela contro i capi delle cinque tribù del Paese, che possono, nella cerimonia di insediamento della Pantera Nera, proporsi come candidati al trono. Solo M’Baku (Winston Duke), leader della sua emarginata tribù, prova a battere T’Challa, senza però riuscirci. Il nuovo sovrano si trova dunque di fronte a problemi decisamente globali. La sua esposizione come Pantera Nera durante la guerra civile degli Avengers, ad esempio, ha attirato l’interesse sul Wakanda, così come anche la pericolosa diffusione del Vibranio che ha venne utilizzato da Ultron nel suo tentativo di sterminare l’umanità. Nonostante le preoccupanti questioni, T’Challa è però inizialmente interessato ad arrestare Ulysses Klaue, recentemente implicato in un furto di un manufatto wakandiano a Londra e che si sta dirigendo in Corea per venderlo al mercato nero. Grazie a Nakia (Lupita Nyong’o) e ai nuovi gadget della sorella Shuri (Letitia Wright), T’Challa riesce a fermare Klaue, consegnandolo in custodia all’agente Everett Ross (Martin Freeman) il quale era anch’egli sulle sue tracce.
Durante l’interrogatorio, Klaue fa sorgere in Ross particolari sospetti su cosa nasconda veramente il Wakanda, ma la sua prigionia dura ben poco. I suoi collaboratori, infatti, riescono a farlo evadere ferendo gravemente Ross, che viene portato in Wakanda dove potrà essere curato. Nello Stato africano, però, T’Challa deve fare i conti con un nuovo problema. Erik Stevens (Michael B. Jordan), dopo aver ucciso Klaue e averlo portato in dono ai wakandiani vogliosi di vendetta, si presenta al palazzo reale con un’intenzione ben chiara: battere T’Challa in duello e rivendicare il trono come nuovo sovrano del Wakanda. Erik ha tutti i requisiti per farlo: si scopre che Killmonger, così chiamato per le numerose vittime che ha mietuto negli anni, è il figlio del fratello di T’Chaka, dunque cugino di T’Challa e pienamente in possesso del diritto di rivaleggiare per il trono. T’Challa decide di sfidarlo, ma perde in combattimento, rischiando di essere ucciso. Zuri (Forrest Whitaker) allora si contrappone tra i due, affermando di essere lui la causa della morte di N’Jobu, e viene trafitto dall’arma di Erik. T’Challa, invece, viene scaraventato giù dalla montagna, lasciando intendere che sia morto.
Killmonger, da nuovo sovrano del Wakanda, inizia una politica aggressiva: vuole che il Wakanda prenda il suo posto nel mondo, che aiuti tutti gli uomini di colore e che si erga come nuova potenza. Fa distruggere tutte le Erbe a forma di Cuore per porre fine alla storia della Pantera Nera, e si prepara ad un attacco globale grazie ai War Dog. Nel frattempo però Shuri, la madre Ramonda (Angela Bassett), Nakia e Ross si dirigono da M’Baku con l’ultima erba a forma di cuore, per chiedergli di aiutarli a riprendersi il Wakanda. M’Baku non accetta, ma mostra loro una cosa che è stata trovata lungo il letto del fiume: T’Challa, in fin di vita, che viene nutrito con l’erba e viene guarito, intenzionato ora a fermare Killmonger e il suo piano.
Shuri e Ross penetrano nel laboratorio sotto la montagna per impedire a Killmonger di avviare le spedizioni di Vibranio, distruggendo tutte le navi pronte a raggiungere i War Dog prima che riescano ad uscire dal Paese. Nakia e Okoye, insieme alle Dora Milaje, si contrappongono ai sostenitori di Killmonger, riuscendo poi a vincere grazie all’intervento in extremis di M’Baku. T’Challa ed Erik, invece, hanno un lungo scontro fisico, che termina con la morte di quest’ultimo. T’Challa comprende però che le intenzioni di Erik non erano del tutto errate, e decide che il Wakanda cambierà volto, aprendosi al mondo. La prima tappa è l’America, dove verranno aperti centri di aiuto a nome del Paese africano.
LE SCENE POST-CREDITI
Nella prima scena, T’Challa è protagonista di un lungo discorso all’ONU, nel quale afferma che il Wakanda è pronto ad aprirsi al mondo a mostrare tutte le sue potenzialità. Uno dei membri della commissione si chiede, giustamente, quali migliorie potrebbe portare al mondo una nazione fatta di contadini. Ma all’ONU non sanno ovviamente cosa si nasconde in Wakanda…
Nella seconda scena dopo i titoli di coda, fa il suo ritorno sul grande schermo James “Bucky” Barnes (Sebastian Stan), portato in Wakanda al termine di Captain America: Civil War per essere curato. A quanto pare Shuri, che si riferisce a lui come Lupo Bianco, è riuscita a sistemare la mente di Bucky, ora libero dall’influenza dell’HYDRA e pronto a scoprire tutto di questo mondo.
CURIOSITÀ
Tra i riferimenti ai fumetti più curiosi inseriti in Black Panther, possiamo citare le due trasformazioni dei villain del film. Ulysses Klaue, durante Avengers: Age of Ultron, si era visto privato del braccio sinistro, mozzatogli da Ultron. Nel film, Klaue viene dotato di una sorta di cannone sonico che usa anche come arma, una versione che richiama notevolmente il Klaw dei fumetti che diventerà, dopo la sua avventura in Wakanda, il signore supremo del suono. Killmonger, invece, diventa nei minuti finali del film il Giaguaro Dorato, una delle nemesi della Pantera Nera, che viene richiamato anche dalla collana dorata creata da Shuri. Sempre in merito a Killmonger, voglio citare una curiosità davvero simpatica: il suo costume da mercenario, che abbandona una volta divenuto nuovo sovrano del Wakanda, è ispirato alla divisa di Vegeta, popolare personaggio dell’universo di Dragon Ball. Desta invece ancora curiosità la scelta di Killmonger di colpire tre città con i suoi War Dog, piano poi fallito grazie a T’Challa. Erik afferma infatti di voler avviare l’ascesa del Wakanda colpendo tre città: New York, Londra e Hong Kong. Vi ricordano nulla? Si tratta delle tre città nelle quali si trovano i Santuari legati a Kamar Taj e agli stregoni, come abbiamo appreso in Doctor Strange. Che ci sia un qualche collegamento particolare?
UN GIUDIZIO SUL FILM
IL CAMEO DI STAN LEE
Stan Lee compare, come sempre a sorpresa e per pochi istanti, nel casinò illegale in Corea dove T’Challa e Ross stanno aspettando Klaue. T’Challa fa una puntata alla roulette vincendo, ma si disinteressa delle fiches. A quel punto il buon Stan afferma che le terrà lui al sicuro, fino a che T’Challa non tornerà. Ma siamo sicuri che poi le abbia restituite?
Scrivi un commento