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Road to Avengers: Infinity War – Segreti e curiosità di Doctor Strange

Road to Avengers: Infinity War è una iniziativa che andrà avanti ogni sabato da qui fino al 25 aprile 2018, data in cui uscirà il più atteso blockbuster della storia dei Marvel Studios. Ogni settimana ripercorreremo virtualmente uno dei film insieme a voi, svelandovi anche retroscena e curiosità che potrebbero esservi sfuggite nel corso della visione. I film verranno affrontati in ordine cronologico di uscita. Se vi siete persi gli appuntamenti precedenti potrete trovarli tutti sul nostro sito.

Dopo i disastri della guerra civile dei supereroi, che ha letteralmente separato a metà il gruppo degli Avengers ora decimato, i Marvel Studios decidono di accantonare i crossover (almeno per un po’) e concentrarsi sulle nuove figure che rappresenteranno il futuro del Marvel Cinematic Universe. Ma non è il momento per scoprire qualcosa di più su Peter Parker o T’Challa, da poco apparsi in Captain America: Civil War per la prima volta. Il 2016 è infatti l’anno della magia.

Tra i motivi che spinsero gli sceneggiatori di Iron Man 3 a rendere il Mandarino, uno dei più grandi stregoni del mondo Marvel, un semplice impostore è forse da ricercare nella mancanza di una dimensione puramente magica nei film del MCU. Solamente sfiorata con Scarlet Witch, più intesa al cinema come manipolatrice della realtà che come strega, la magia è però destinata ad avere un ruolo importantissimo viste inoltre le innumerevoli implicazioni. La scelta più logica, per introdurre questo mondo completamente nuovo (e molto, molto di più), fu quella di puntare su uno dei personaggi più amati della storia dei fumetti, il chirurgo Stephen Strange divenuto con gli anni lo Stregone Supremo della Terra.

LA TRAMA IN PILLOLE

Il chirurgo Stephen Strange (Benedict Cumberbatch) è riconosciuto come una delle menti più brillanti del pianeta, il che lo porta ad avere anche una certa testardaggine e supponenza che cozza con il carattere della donna che lo ama, l’infermiera Christine Palmer (Rachel McAdams). Una sera, dirigendosi in auto verso un ricevimento, Strange ha un terribile incidente e si risveglia in ospedale giorni dopo con le mani, suo strumento di lavoro, completamente a pezzi e inoperabili. Tramite un ex-paraplegico di nome Jonathan Pangborn (Benjamin Bratt), scopre che in Oriente esiste una città dove tutti i mali possono essere curati: Kamar-Taj. La sua ultima speranza risiede proprio lì, e dopo essere riuscito a trovare il mistico luogo Strange riesce a convincere l’Antico (Tilda Swinton) a divenire suo discepolo per imparare le arti mistiche e divenire uno stregone. O meglio, è proprio l’Antico a superare la diffidenza iniziale di Strange, mostrando al talentuoso dottore tutto il potere che nasconde e la maestosità del Multiverso in cui si trova.

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In compagnia di Karl Mordo (Chiwetel Ejifor), Strange apprende grandi poteri da stregone, fino a che un giorno non decide di superare la guardia di Wong (Benedict Wong) e accedere alla sezione proibita della biblioteca. Qui si trovano i testi più antichi e pericolosi, tra cui quelli che permettono di accedere al potere dell’Occhio di Agamotto, un potente manufatto che nasconde una delle Gemme dell’Infinito, quella del Tempo. Utilizzare il potere della gemma per modificare lo scorrere del tempo è però contro natura, un abominio che sta cercando di compiere anche un ex-discepolo dell’Antico, Kaecilius (Mads Mikkelsen), intenzionato ad aprire un varco verso la Dimensione Oscura e divenire parte del potere di Dormammu, il divoratore di mondi, poiché in quell’universo la morte non esiste. Kaecilius sta cercando di distruggere i tre santuari sparsi sulla Terra (Londra, New York, Hong Kong) che costituiscono la difesa di questo mondo da Dormammu, ma Strange e Mordo vogliono assolutamente impedirlo.

Nel santuario americano, Strange combatte contro Kaecilius e i suoi zeloti, venendo poi raggiunto da Mordo e infine dall’Antico stesso. Kaecilius, furioso con il vecchio maestro, confida il grande segreto: l’Antico traeva potere dalla Dimensione Oscura per continuare a vivere in eterno, e questo contro tutti i principi dell’ordine degli stregoni. Preso dalla rabbia, l’ex-discepolo lascia in fin di vita l’Antico, e neppure l’intervengo di Christine e dello staff medico di Strange riuscirà a salvarle la vita. Strange, Wong e Mordo vanno quindi a Hong Kong per fermare Kaecilius, ma è troppo tardi: il santuario è infatti distrutto, e Dormammu ha iniziato ad assorbire il pianeta nella sua dimensione. Strange usa però la gemma del Tempo, e decide di andare a confrontarsi direttamente con Dormammu (Benedict Cumberbatch). Qui il dottore intrappola l’entità oscura in un loop temporale senza via di scampo, concedendogliela solamente se lascerà in pace la Terra e abbandonerà i suoi piani di conquista. Kaecilius e i suoi ultimi zeloti vengono risucchiati nella Dimensione Oscura, e Dormammu se ne va senza lasciare traccia.

Deluso dal comportamento dell’Antico e del suo un tempo amico, che hanno utilizzato poteri proibiti, Mordo decide di andarsene per la sua strada. Strange ripone quindi l’Occhio di Agamotto contenente la gemma a Kamar-Taj, e diviene il protettore del santuario di New York e nuovo Signore delle Arti Mistiche.

LE SCENE POST-CREDITI

Nella prima scena dopo i titoli di coda, vediamo un ospite inaspettato. Di fronte a Stephen Strange, nel santuario a New York, si trova infatti Thor (Chris Hemsworth), portato lì dallo stesso stregone dopo che questi aveva scoperto che Loki è tornato sulla Terra. Thor rivela di essere venuto su Midgard insieme al fratellastro per trovare Odino, e allora Strange, dietro alla promessa di far tornare Loki sul suo pianeta, decide di aiutare il Dio del Tuono.

Nella scena conclusiva, abbiamo un assaggio del futuro del personaggio di Karl Mordo. Nell’officina di Pangborn irrompe infatti lo stregone, che decide di prelevare tutto il potere dal pover’uomo rendendolo nuovamente paraplegico. Mordo dice infatti di aver capito qual è il problema che ha afflitto Kamar-Taj e che rende pericoloso il mondo: “troppi stregoni”.

CURIOSITÀ

Le origini del personaggio di Stephen Strange, nel suo film, vengono integralmente rispettate. Anche gli esordi del Dr. Strange, datati 1963, videro infatti il brillante chirurgo e la sua altezzosità, l’incidente quasi fatale, la morte scampata e la ricerca dell’Antico, per fini curativi ma che si rivelerà molto più di quello che Strange pensava in origine. Esistono però alcuni punti che fanno differire la storia vista al cinema da quella su carta stampata. L’Antico, innanzitutto, non è un uomo nel blockbuster di Scott Derrickson ma interpretato da Tilda Swinton, una scelta dettata dalla capacità della brillante attrice di dare un tocco di ambiguità e ulteriore mistero intorno al personaggio. Il Barone Karl Mordo (di colore nel film, caucasico nei fumetti, altra differenza), ad esempio, è in Doctor Strange un alleato dello stregone prima che, al termine della battaglia a Hong Kong, si convinca a prendere una direzione completamente differente e che in futuro lo farà quasi certamente scontrare proprio con Strange. Nei fumetti, invece, Mordo è un personaggio negativo sin dai suoi esordi, intenzionato a uccidere l’Antico per prendere il suo posto a Kamar-Taj.

Nel film sono inoltre inseriti una serie di ormai classici easter egg che non sono certamente sfuggiti ai più accaniti lettori. Tra gli oggetti magici conservati a Kamar-Taj e che utilizza Mordo, ad esempio, c’è il Bastone del Tribunale Vivente, forse la più potente entità cosmica dell’universo Marvel con un potere infinito. In più di un’occasione ne abbiamo avuto la prova, come quando stabilì che le Gemme dell’Infinito non possedevano più potere all’interno dell’universo 616 (quello classico, per intenderci). Il Santuario di New York, invece, viene protetto, prima dell’arrivo di Kaecilius, da Daniel Drumm, un famoso personaggio dei fumetti che però ha ben poco tempo per mostrarci cosa sa fare. A proposito di Kaecilius e dei suoi zeloti, uno di questi, nel fumetto che fa da preludio a Doctor Strange, è Tina Minoru, che porta con sé un’arma magica. Tina è la madre di Nico Minoru, personaggio che comparirà nel 2017 nella serie TV Runaways e che possiede proprio la medesima arma. Un ulteriore collegamento di Doctor Strange con il resto del già immenso MCU, che si nota anche in altre sequenze. Oltre ovviamente all’incontro finale con Thor, dove lo stregone indossa finalmente anche i suoi iconici guanti gialli, nel momento in cui l’Antico mostra a Strange la vastità del Multiverso possiamo dare uno sguardo anche ad una dimensione già vista pochi mesi prima al cinema: il Regno Quantico, sfiorato molto da vicino da Scott Lang in Ant-Man. Per chiudere, l’ultima chicca: Dormammu è stato realizzato in motion capture dallo stesso Benedict Cumberbatch, quasi a rappresentare la contrapposizione e il legame tra Strange e il potente dominatore della Dimensione Oscura.

UN GIUDIZIO SUL FILM

Pur presentando una storia di origini del personaggio molto canonica, e un villain come Mads Mikkelsen ben poco valorizzato rispetto alle sue capacità attoriali, Doctor Strange è un film estremamente godibile e che ama puntare su una gamma di effetti visivi particolarmente incredibili. Le sequenze migliori, quelle ambientate nella cosiddetta Dimensione Specchio, avrebbero addirittura potuto rappresentare il primo Premio Oscar della storia del MCU, questo se nel 2016 la Disney non si fosse presentata all’Academy con il prestigioso Il Libro della Giungla di Jon Favreau. Ma, a parte le recriminazioni, rimane la solidità di un film gradevole e con un Benedict Cumberbatch perfettamente calato nei panni di Stephen Strange, che probabilmente interpreterà ancora per molti anni con il benestare del pubblico. La storia d’amore con Christine rimane molto marginale, fortunatamente, e questo concede più spazio alla scoperta di un personaggio misterioso e molto interessante come l’Antico. Sacrificato fin troppo presto, forse.

IL CAMEO DI STAN LEE

Durante lo scontro nella Dimensione Specchio tra Strange e Mordo contro Kaecilius, i due vengono fatti precipitare contro un autobus newyorkese. In questa dimensione, nessuno si accorge di quello che sta qui succedendo, e infatti neanche il passeggero dell’autobus si rende conto della presenza di Strange e Mordo. E chi è questo passeggero, naturalmente? Stan Lee!

Scritto da
Andrea "Geo" Peroni

Entra a contatto con uno strano oggetto chiamato "videogioco" alla tenera età di 5 anni, e da lì in poi la sua mente sarà focalizzata per sempre sul mondo videoludico. Fan sfegatato della serie Kingdom Hearts e della Marvel Comics, che mi divertono fin da bambino. Cacciatore di Trofei DOP.

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