Home Cinema Road to Avengers: Infinity War – Segreti e curiosità di The Avengers

Road to Avengers: Infinity War – Segreti e curiosità di The Avengers

[PREMESSA] In occasione dell’arrivo, il 25 aprile 2019, di Avengers: Endgame, riproponiamo la nostra retrospettiva del MCU. Ogni settimana ripercorreremo virtualmente uno dei film insieme a voi, svelandovi anche retroscena e curiosità che potrebbero esservi sfuggite nel corso della visione. I film verranno affrontati in ordine cronologico di uscita. Se vi siete persi gli appuntamenti precedenti potrete trovarli tutti sul nostro sito.

Iron Man, L’Incredibile Hulk, Iron Man 2, Thor, Captain America: Il primo Vendicatore. È il 2012, e i fan Marvel sono in visibilio. Una delle più grandi ambizioni degli amanti dei fumetti, che seguono il percorso tracciato da Kevin Feige nel 2008 con il primo film con Robert Downey Jr. come protagonista, sta per divenire realtà: gli Eroi più Potenti della Terra stanno finalmente per unirsi per la prima volta, in un blockbuster colossale che rappresenta a tutti gli effetti il primo crossover del Marvel Cinematic Universe.

The Avengers, film diretto da Joss Whedon che fino a quel momento aveva controllato creativamente l’universo cinematografico della Casa delle Idee e che da qui in poi (fino al 2015) avrà ancora più influenza sul progetto, rappresentò il culmine perfetto di una Fase Uno che aveva sorpreso. Qualitativamente, in generale, i film stavano mantenendo un livello assolutamente buono, anche se il culmine era stato raggiunto solamente con Iron Man. E questo forse era anche a causa di una figura, quella di Tony Stark, al quale Downey Jr. aveva saputo dare spessore e carisma. Una sensazione che anche Whedon aveva saputo cogliere, e infatti al Vendicatore di Ferro saranno riservati momenti molto importanti nel film. Che aiuteranno indiscutibilmente ad incrementarne il successo.

LA TRAMA IN PILLOLE

Il dottor Eric Selvig (Stellan Skarsgard) sta collaborando da tempo indeterminato con lo S.H.I.E.L.D. per cercare di sfruttare l’infinito potere del Tesseract, un misterioso oggetto in mano all’agenzia segreta che fu recuperato da Howard Stark nell’Atlantico dopo l’incidente del Teschio Rosso nella Seconda Guerra Mondiale. Selvig lavora in una delle strutture dello SHIELD, ma da qualche tempo il Cubo Cosmico fa i “capricci”. Nick Fury (Samuel L. Jackson) viene quidi convocato dall’agente Phil Coulson (Clark Gregg) e informato dall’agente Clint Barton (Jeremy Renner) che sta accadendo qualcosa. Ad un tratto, mentre tutti si trovano nei sotterranei del laboratorio, il Tesseract si attiva da solo creando un portale spaziotemporale dal quale esce Loki (Tom Hiddlestone) con un misterioso scettro. Dopo aver eliminato in poco tempo i soldati dello SHIELD, Loki corrompe con il potere dello scettro Selvig e Barton, che diventano i suoi galoppini, e ruba il Tesseract. Fury e Maria Hill (Cobie Smulders) sono tra i pochi a riuscire a fuggire vivi dalla struttura, ma il danno è fatto. È ora di dare forma all’Iniziativa Avengers.

Lo SHIELD si mette dunque in movimento: Coulson va alla Stark Tower di New York per convocare Tony Stark (Robert Downey Jr.) nonostante la sua indole non fosse ben vista per il progetto, mentre la Vedova Nera (Scarlett Johansson) si occupa di trovare e chiedere l’aiuto di Bruce Banner (Mark Ruffalo), sperduto da qualche parte in Medio Oriente per continuare a fuggire dai suoi inseguitori; Fury, invece, controlla lo stato di salute di Steve Rogers (Chris Evans), da poco scongelato ma che sembra prontissimo per mettersi in azione. Loki, nel frattempo, non sta a guardare: il suo intento è quello di aprire un gigantesco wormhole per invadere il pianeta con la sua armata, e Selvig lo informa che occorre dell’Iridio per stabilizzare il Tesseract. Durante un attacco del Dio degli Inganni a Stoccolma, Captain America e la Vedova Nera intervengono per cercare di fermarlo, aiutati poi in un secondo momento da Iron Man accorso sul posto in tempo. Il viaggio che avrebbe dovuto portare il team e Loki sull’Helicarrier dello SHIELD viene però interrotto da Thor (Chris Hemsworth), che rapisce letteralmente il fratellastro cercando invano di farlo ragionare. Visto come una minaccia da Iron Man, Thor viene attaccato da Stark e Rogers, che poi si chiariscono e recuperano Loki portantolo dallo SHIELD.

 

Sul gigantesco Helicarrier di Fury, il team cerca di scovare la posizione del Tesseract, di studiare lo Scettro alieno e di capire perché Loki sia così interessato alla Terra. In realtà, il Dio degli Inganni aveva pianificato e orchestrato tutto: Loki sfrutta infatti le insicurezze dei Vendicatori e in particolar modo di Banner per farlo trasformare in Hulk e gettare nel caos la struttura volante, tutto questo mentre Barton, infiltratosi nell’Helicarrier, cercava di liberare il suo “capo”. Thor, al termine di una scazzottata con Hulk, riuscirà a placarlo gettandolo sulla superficie del pianeta, mentre Stark, Rogers e Fury impediranno all’esercito di Loki di distruggere l’Helicarrier, dopo aver anche fatto “ragionare” Occhio di Falco che verrà privato dell’influenza dello scettro. La lotta avrà però un grande prezzo: la vita di Phil Coulson, che dopo aver colpito Loki per cercare di fermarlo verrà trafitto e ucciso dal suo scettro. L’evento è però il fattore scatenante che serviva: i Vendicatori, vogliosi di vendicare l’agente e amico caduto per colpa di Loki, fanno squadra in pochi istanti, e partono alla volta di New York dove si trovano il Dio asgardiano, Selvig e il Tesseract.

A New York Selvig è riuscito ad aprire il tanto bramato wormhole, e l’armata dei Chitauri, una razza aliena particolarmente bellicosa, sta distruggendo la città. Iron Man, Captain America, Vedova Nera, Thor, Occhio di Falco e anche Hulk, che ora è finalmente pronto a collaborare e controllato da Banner, si mostrano per la prima volta insieme e proteggono la città, riuscendo a fermare l’invasione dopo aver unito le forze e lavorato come una vera squadra, proprio come Coulson desiderava. La minaccia, intanto, stava arrivando anche “dall’interno”, perché il Consiglio Mondiale della Sicurezza aveva ordinato il lancio di un ordigno nucleare su Manhattan per fermare gli alieni. Solo Iron Man riuscirà a deviare il missile e a farlo finire all’interno del wormhole, dove colpirà la nave madre chitauriana distruggendola. La disfatta di Loki è epocale: il Dio degli Inganni, imprigionato, perde il suo prezioso scettro che resta nelle mani dello SHIELD, mentre lui e il Tesseract vengono riportati da Thor su Asgard, dove sarà processato. Ma per i Vendicatori questa non sarà l’ultima missione. Loki è stato solo l’inizio.

LE SCENE POST-CREDITI

Sono due le scene post-crediti di The Avengers, una decisamente incredibile e l’altra che funge da semplice sketch per concludere il film. Nella prima scena, ambientata nello Spazio e più precisamente nello stesso luogo in cui Loki e l’Altro hanno conversato nel corso di un passaggio del film, vediamo l’essere misterioso conversare con il suo capo. Il Tesseract è perduto, e gli umani, come gli riferisce, hanno dimostrato di avere più fegato di quello che si pensava. Sfidarli, ora, significherebbe arrivare a compiacere la Morte. Parole che non possono altro che far piacere al potente alieno che siede sul suo trono di fronte all’Altro, e che si rivela essere colui che ha tirato i fili di Loki e che utilizzerà numerosi altri burattini negli anni successivi per i suoi scopi: Thanos, il matto Titano.

Nella seconda scena, invece, possiamo goderci i Vendicatori in un momento di folle relax. Come suggeriva Tony Stark al termine della battaglia di New York, l’intenzione era quella di andare a provare questo misterioso shawerma di cui ha tanto sentito parlare. Finito lo scontro con Loki, e ancora accerchiati dalle macerie che i negozianti stanno ripulendo, Iron Man, Thor e tutti gli altri Avengers decidono quindi di concedersi un meritato pasto, che ha però davvero del surreale. Ed è divertente anche per questo.

CURIOSITÀ

Vi svelo subito alcuni retroscena che potrebbero esservi sfuggiti. Phil Coulson, innanzitutto, non è morto del tutto. O per meglio dire, Loki lo uccide realmente in The Avengers, ma tramite il Progetto TAHITI, iniziativa segreta dello SHIELD che sfruttava corredo genetico Kree (altra razza aliena) per resuscitare persone morte, Fury riuscirà a riportarlo in vita e a metterlo a capo di una nuova squadra di agenti, tanto da essere ancora oggi protagonista della serie TV Agents of SHIELD. Difficile rivederlo in un film, ma i fan ne saranno contenti. Sarebbe dovuta apparire anche Peggy Carter (Hayley Atwell), salvo poi essere riproposta solo nel sequel di Captain America: The First Avenger nel 2014. Inoltre, c’è un altra particolare chicca: uno degli agenti della polizia newyorkese che dialoga con Rogers è interpretato da Enver Gjokaj, attore che poi la Marvel “riciclerà” per il ruolo dell’agente Daniel Sousa nella serie Agent Carter. Sono parenti forse? Chissà…

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Anche in The Avengers, come negli altri film Marvel, troviamo una serie di gustosi easter egg. Abbiamo ancora una volta il ritorno di Lou Ferrigno, interprete di Hulk nei film TV degli anni ’90 e che presta il suo poderoso urlo alla creatura. Inoltre, sempre riguardo Hulk, viene citato il tentato suicidio di Banner, una scena tagliata che possiamo vedere nel DVD de L’incredibile Hulk e che contiene anche un riferimento a Steve Rogers (rimossa poi forse per la non canonicità del corpo del Capitano). Suscita ancora teorie e curiosità uno scambio di battute tra Barton e Romanoff che discutono di una loro missione a Budapest, cosa della quale non sappiamo assolutamente nulla. Che possa essere il tema del film stand-alone di Vedova Nera, che secondo le ultime indiscrezioni vedrà la luce nel 2020? Mancano ancora due curiosità da raccontarvi. La prima è un easter egg molto curioso: quando Coulson si dirige alla Stark Tower per incontrare Iron Man, questi viene colto in un momento di intimità con Pepper Potts (Gwyneth Paltrow), e decide di liquidare l’agente dello SHIELD affermando di essere fuori casa e che quello che sta parlando è solamente un Life Model Decoy. Nel MCU i LMD esistono, e ne abbiamo la prova anche nella quarta stagione di Agents of SHIELD, ma è curioso che siano stati introdotti così a sorpresa in un discorso in The Avengers. La seconda curiosità è invece un aneddoto mancato. All’epoca della distribuzione del film circolavano insistenti voci circa un preliminare accordo tra Disney e Sony per inserire lo Spider-Man di Andrew Garfield nel Marvel Cinematic Universe. Nel film di Whedon avrebbe dovuto comparire, per suggellare l’unione, la Oscorp Tower nella skyline di Manhattan, il grattacielo di Norman Osborn che più volte compare nei film diretti da Mark Webb The Amazing Spider-Man e sequel. Purtroppo (o forse no, dipende da come la si vede) l’apparizione della Oscorp Tower non avvenne, e per avere l’Uomo Ragno in compagnia di Iron Man dovemmo attendere ancora molti anni.

UN GIUDIZIO SUL FILM

Joss Whedon si era occupato, fino a quel momento, solamente di prodotti televisivi. Era difficile immaginare che un regista si trovasse talmente a suo agio con un cast così importante e un blockbuster di questo tipo, dove il budget contiene cifre a 8 zeri che farebbero accapponare la pelle a chiunque. Non a Whedon però, che con coraggio diede vita ad un grande cinecomic fatto di azione, momenti divertenti e anche drammatici fusi insieme, in un connubio che funionò molto di più in questo suo primo film che nel sequel tre anni dopo, Avengers: Age of Ultron. Il carisma di Robert Downey Jr. giganteggiava su tutti gli altri attori, senza però forse mettere in ombra un ottimo Hiddlestone la cua interpretazione, fatta di follia e fredda determinazione, lo aveva consacrato ancora di più come un perfetto Loki tanto da renderlo uno dei personaggi più riusciti e apprezzati del pantheon Marvel, e probabilmente il miglior villain mai visto in un film dei Marvel Studios. Una chiusura perfetta per la Fase Uno, un film che rappresenta un punto di arrivo magistrale per le storie fino ad ora costruite e che non aveva alcuna necessità di aprire nuove storie, nuove vie e nuovi percorsi, cosa che invece inficerà non poco sul sequel del 2015. Insomma, se un film di 150 minuti riesce a non annoiare mai, il gioco è fatto. E Whedon, Feige e tutti gli altri avevano fatto il gioco perfetto. Effetti speciali da urlo, costumi al top anche se in questo caso dobbiamo fare un appunto sull’uniforme di Captain America. Certo, molto vicino come colori e aspetto a quella del fumetto, ma in The Avengers diede molto l’idea di essere un “pigiamone” raffazzonato col quale Rogers combatteva. Per fortuna le uniformi successive del buon Capitano saranno ben diverse.

IL CAMEO DI STAN LEE

Stan Lee è protagonista di un cameo davvero divertente in The Avengers. Al termine della battaglia di New York, ci viene mostrato un servizio TV di un telegiornale, che ha intervistato alcuni abitanti della città per sapere cosa ne pensavano di quanto accaduto. Uno di questi intervistati è il nostro The Man, che affermerà in maniera spavalda: “Supereroi a New York? Ma fatemi il piacere!”

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Scritto da
Andrea "Geo" Peroni

Entra a contatto con uno strano oggetto chiamato "videogioco" alla tenera età di 5 anni, e da lì in poi la sua mente sarà focalizzata per sempre sul mondo videoludico. Fan sfegatato della serie Kingdom Hearts e della Marvel Comics, che mi divertono fin da bambino. Cacciatore di Trofei DOP.

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