Con l’uscita di Shark 2: L’abisso in Blu Ray e DVD (ringraziamo Warner Bros. Italia per il sample BR ricevuto in redazione), sorge il dilemma, il solito quando si parla della filmografia di Jason Statham: si tratta del solito, solido ma ormai reiterato, film action, o c’è qualcosa di più? La risposta è sì in entrambi i casi.
Shark: Il primo squalo era un tentativo di scimmiottare, seppur in chiave action e, perché no, un po’ trash, il mitico Jurassic Park di Michael Crichton e Steven Spielberg: una creatura pericolosa e ritenuta estinta riemerge dal passato, seminando il caos. Shark 2 è il classico sequel, che a grandi linee riprende tra l’altro Il Mondo Perduto: c’è sempre un padre, che stavolta è il prode cacciatore di creature oceaniche Jonas Taylor (Jason Statham); c’è una giovane da proteggere, Meiying (Shuya Sophia Cai); ci sono altre colossali creature che, esattamente come il megalodonte del primo film (ricordiamo sempre che in italiano il titolo è stato clamorosamente sbagliato), stanno terrorizzando il pianeta.
Più grande, più vario, più pericoli: Shark 2: L’abisso vuole replicare la solita equazione, tipica dei sequel, quella di ‘nuovo=più grande’, lasciando divertimento e intrattenimento al centro dell’esperienza e trasportando lo spettatore in un concentrato di azione e adrenalina con tanto di commedia imperante nel tono generale. Insomma, il solito film di Jason Statham, il solito concentrato senza una trama particolarmente studiata ma impegnato a tenere sempre sul pezzo la mente dello spettatore che non deve perdersi in troppi pensieri – in alcun pensiero. E, forse, è il film che dimostra che anche Statham può esagerare.
Insomma, non che l’attore non abbia già dato prova di esperienze oltre il limite umano. La saga de I Mercenari ne è un esempio, quella di Fast & Furious pure, specie da quando si è passati da gare clandestine a rapine a bordo di veicoli adattati per esplorazioni e battaglie intergalattiche degne di Star Wars. Qui, tra villain parodistici e creature che irrompono come deus ex machina studiati ad hoc per permettere al protagonista stunt colossali (sì, c’è una scena intera in cui Jason Statham salta su uno squalo per cavalcarlo come se fosse Spirit cavallo selvaggio), si gioca continuamente sul filo del rasoio tra il b-movie e una produzione da blockbuster esagerato.
Non è che il primo Shark fosse particolarmente serio: l’azione era pur sempre aiutata dalla commedia, ma c’era un limite. Shark 2 sembra essersi liberato da queste briglie, il regista Ben Wheatley è libero di dare sfogo alla sua creatività inserendo anche qualche intermezzo interessante. Soprattutto, il film si ricorda che non c’è solo Statham nel caso: Page Kennedy e Cliff Curtis, scienziati disperati in questo clima di terrore e incertezza, hanno più spazio a disposizione, e anche su questo il film riesce a salvarsi in corner. Perché, diciamocelo, Shark 2 è il più tradizionale e scanzonato tripudio della filmografia stathamiana. Ne avete già visti a decine. Ne vedremo in futuro forse altrettanti. Almeno fino a quando continueranno a esistere mercenari cattivi, terroristi armati fino ai denti, e creature preistoriche che sembrano essere nate solo per portare morte e paura.
Su una cosa, se non altro, si può certamente elogiare il film: Shark 2 è probabilmente quello che Jurassic World: Dominion doveva essere e che non è stato, distruggendosi con le sue mani. Statham sa benissimo come e dove prendersi sul serio, mentre la saga di Universal ha dimostrato di non sapere cosa fare con dinosauri a piede libero. Sarà forse il caso di affidare al buon Jason il futuro del dino-franchise?
Review Overview
Riassunto
Shark 2: L'abisso è la conferma del solito Jason Statham: azione, adrenalina, divertimento, qualche gag qua e là. e tanta esagerazione. Il sequel diventa più grande e ambizioso, le creature non si limitano più a un semplice megalodonte ma si spingono verso kaiju sempre più impressionanti. Vi piace lo Statham-style? Vi piacerà anche Shark 2.
- Giudizio complessivo3
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