L’universo di Star Wars si prepara ad accogliere un nuovo capitolo televisivo su Disney+ con Skeleton Crew, una serie attesa per dicembre che promette di aggiungere un tocco fresco e avventuroso alla galassia lontana lontana. Il progetto, diretto da Jon Watts, ha già suscitato grande curiosità tra i fan, soprattutto grazie al primo trailer e ad alcune anticipazioni, inclusi i nomi dei protagonisti. Tuttavia, nonostante l’entusiasmo, la serie ha già sollevato polemiche sui social, con alcune preoccupanti manifestazioni di odio rivolte a uno dei giovani membri del cast.
Skeleton Crew è una storia di sopravvivenza e scoperta. Protagonisti sono un gruppo di ragazzini che, smarriti tra le stelle, si trovano a fronteggiare una serie di pericoli, inclusi temibili pirati spaziali. Ad accompagnarli in questa difficile missione per ritrovare la via di casa c’è Jod Na Nawood, un misterioso force user interpretato da Jude Law, il cui ruolo è ancora avvolto nel mistero. Tuttavia, il cuore della narrazione rimane centrato sui giovani protagonisti e sulle dinamiche di gruppo, con il leader del gruppo, Wim, descritto come un ragazzo curioso e coraggioso.
Nonostante il progetto sia nato con ottime premesse, il cast di giovani attori, tra cui spicca Ravi Cabot-Conyers nel ruolo di Wim, è già stato bersaglio di commenti negativi. In particolare, su X, alcuni utenti hanno espresso critiche aspre e offensive nei confronti del giovane attore. Un commento specifico ha erroneamente descritto Cabot-Conyers come “l’ennesima attrice di colore come protagonista”, rivelando non solo disinformazione, ma anche un atteggiamento intollerante che purtroppo non è nuovo nel fandom di Star Wars.
Le parole di odio rivolte a un attore così giovane hanno immediatamente sollevato l’attenzione della community. Jordan Maison, editor di Cinelinx, ha espresso la sua preoccupazione per il trattamento riservato a Cabot-Conyers, chiedendo un intervento deciso da parte di Lucasfilm per proteggere i membri del cast, soprattutto quelli più giovani. Maison ha sottolineato come sia fondamentale agire per evitare che i bambini siano esposti a una tempesta di odio che potrebbe avere conseguenze dannose non solo sulla loro carriera, ma anche sul loro benessere personale:
Considerando che si tratta di un fottuto BAMBINO, spero proprio che Lucasfilm decida di dire/fare qualcosa per proteggere i suoi #SkeletonCrew attori meglio di quanto abbia fatto con quelli di The Acolyte. Oppure basteranno i fazzoletti?
Purtroppo, questo tipo di attacchi non è una novità nell’universo di Star Wars. Attori e attrici adulti che hanno fatto parte del franchise in passato hanno spesso raccontato di aver subito abusi e attacchi razzisti da parte di una minoranza tossica del fandom. Personaggi come Kelly Marie Tran, che ha interpretato Rose Tico in Gli ultimi Jedi, o Moses Ingram, vista in Obi-Wan Kenobi, sono stati vittime di simili campagne d’odio. Tali episodi hanno lasciato un segno profondo su molti attori, che hanno pubblicamente espresso il loro disagio e la mancanza di protezione da parte della produzione.
Mentre l’attesa per Skeleton Crew cresce, è importante che il fandom di Star Wars rifletta su queste problematiche. I protagonisti della serie, inclusi i giovani attori, meritano di essere giudicati per il loro lavoro e il loro talento, non per questioni legate alla loro etnia o genere. Con l’avvicinarsi del lancio della serie, la speranza è che Lucasfilm prenda misure adeguate per proteggere i suoi attori, dimostrando un impegno chiaro nel contrastare l’odio online e promuovere un ambiente sicuro e inclusivo per tutti.
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