Ti è mai capitato di voler controllare sotto il letto perché sentivi qualcosa di strano? Rumori, voci, ombre che si muovono nel quasi buio della notte. Per chi è cresciuto influenzato dai racconti di Stephen King forse sarà un po’ più facile percepire qualche brivido quando la luce inizia a calare. Ed ecco che arriva il Boogeyman.
Conosciuto anche come “Il Baubau”, il celebre racconto di Stephen King fu pubblicato per la prima volta nel marzo del 1973. Da allora, sono molti i film ad aver preso ispirazione da una delle storie horror più inquietanti che la mente dell’autore sia mai riuscita a creare. The Boogeyman, diretto da Rob Savage e in arrivo il 1° giugno nelle sale italiane, ricalca la storia di King e lo fa in modo particolare. Ma andiamo con ordine, in questa breve analisi senza spoiler.
A volte ritornano – La trama
La storia prende vita nello studio di uno psichiatra, il dottor Harper, il quale riceve in maniera inaspettata un paziente, Lester Billings, che racconta della morte dei suoi tre figli. Secondo l’uomo, i bambini sarebbero stati uccisi da una creatura inquietante che vive nel buio. Il dottore, non convinto del racconto di Lester, chiama la polizia, che arriverà quando ormai è troppo tardi. Così inizia la storia del Boogeyman.
Il dottor Will Harper è il padre di due figlie: Sadie, la sorella maggiore, e Sawyer, la sorellina che inizia ad avvertire una strana presenza nelle stanze più buie di casa. In un primo momento, né Sadie né Will credono alla storia della piccola, credendo potessero essere gli effetti del lutto causato dalla morte della madre e da altri incidenti accaduti poco dopo. Col trascorrere delle notti, tuttavia, anche loro dovranno ricredersi.
In linea generale, la pellicola ripercorre in maniera credibile la storia di King, senza presentare particolari colpi di scena. A mancare sono anche i momenti di alta tensione e reale paura, che il film fatica a costruire. La trama risulta infatti a tratti scontata e poco innovativa, pur risultando sufficientemente piacevole.
Stranger Things, sei tu? – Effetti e ambientazione
L’atmosfera di The Boogeyman è probabilmente la cosa uscita meglio: luci, ombre, effetti e la direzione artistica in generale della pellicola riescono a tirare fuori scene stimolanti, in un climax continuo che si risolve in un finale acceso ed emozionante.
Tra i produttori del film troviamo Shawn Levy (Stranger Things), e proprio per questo The Boogeyman sembra ispirarsi particolarmente alla serie cult di Netflix, per quanto riguarda l’ambientazione. E questo non è assolutamente un demerito, anzi. Tuttavia, sembra che manchi una vera anima a una pellicola che avrebbe potuto dare di più.
In conclusione…
The Boogeyman è un film che aveva molte aspettative, e in parte è riuscito anche a soddisfarle. Come abbiamo detto poco fa, è sicuramente l’atmosfera a fare di questo un prodotto valido e che merita di essere visto al cinema. Ma per il resto, purtroppo, riesce solo a superare di poco la sufficienza: poteva e doveva dare di più.
Ricordiamo che The Boogeyman sarà disponibile a partire dal 1° giugno nelle sale italiane. Buona visione!
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