La seconda stagione di The Last of Us si preannuncia più dettagliata e meno didascalica rispetto alla prima, con più approfondimenti e maggiore spazio per narrare questa grande storia. Ed è esattamente ciò che volevamo.
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Per chi conosce l’opera videoludica è chiaro, la grande co-protagonista di The Last of Us 2 è Abby. Guerriera feroce, controparte di Ellie, alla fine fin troppo simile alla sua acerrima nemica in quanto entrambe sono mosse dal desiderio di vendetta.
Non ci stupisce quindi che anche la trasposizione “live action” si apra proprio su di lei, Abby, interpretata da Kaitlyn Dever. Un gruppetto di Luci è riunito in lutto, piange la morte dei propri amati compagni. Anche Abby si mostra prostrata e sconvolta dalla sua perdita, quasi ci impietosisce. D’altra parte, pochi minuti dopo, sopraggiunge Ellie (Bella Ramsey) cresciuta, più feroce e allergica alle regole che mai. Si batte, risponde a tono a tutti, è intrattabile, ingestibile. Solo la dolce Dina (Isabela Merced) riesce a fare da figura conciliante, a calmarla. D’altronde Ellie è così, diventa impacciata e timida davanti a chi le piace davvero.
Sono passati 5 anni dalla fine della prima stagione. Siamo a Jackson, un insediamento organizzato, ampio, in costante crescita. Pacifico. La vita sembra scorrere seguendo una parvenza di normalità, ma sappiamo tutti che si tratta di calma apparente: ed è proprio questa la caratteristica del primo episodio, che si prende il suo tempo per mostrarci tutti i protagonisti nel loro nuovo environment, in attesa che l’inferno si scateni di nuovo.
The Last of Us, stagione 2: perché non iniziare da una bella battuta di caccia?
La seconda stagione della serie TV adatta “soltanto” metà del secondo videogioco, quindi non ci stupisce che si prenda i suoi tempi per approfondire la psicologia dei personaggi e, in un certo senso, sbocciare: è proprio quello che ci aspettiamo dalla trasposizione di un videogioco che funzionava già perfettamente di per sé.
In questo primo episodio, scopriamo un Joel (Pedro Pascal) inedito, che sembra quasi “in pensione” (sappiamo bene che non è così), affaccendato con lavori manuali a favore della comunità. Va addirittura in terapia, anche se non riesce ad ammettere il vero motivo per cui Ellie ce l’ha con lui. Lo scopriremo più avanti. In fondo, Ellie è già una diciannovenne totalmente fuori controllo.
Ha trovato una nuova figura semi-paterna, Tommy (Gabriel Luna), che le insegna a cacciare ma che comunque non è in grado di gestirla emotivamente. Si è invaghita di Dina, che sa essere avventurosa e coraggiosa, dolce e affascinante. È insieme a lei che arriva l’azione in questo primo episodio, così da non farci annoiare.
Le due ragazze si avventurano in una battuta di caccia baldanzose, ormai forti della loro esperienza contro i temibili Clickers, ma scoprono ben presto che c’è una nuova minaccia ad attenderle: Ellie si ritrova faccia a faccia con uno Stalker, un nuovo tipo di umano mutato dal cordyceps che agisce con astuzia. Si nasconde, in silenzio, e attacca la propria preda all’improvviso. In questa sequenza in particolare, ci sono tantissimi rimandi al gameplay del videogioco, che faranno sicuramente sorridere chi questa avventura l’ha già vissuta pad alla mano (dalla bottiglia di vetro da lanciare per distrarre il nemico, alla torcia puntata su pareti strette, fino allo Stalker stesso: abbiamo sinceramente adorato il suo design e le sue movenze!).
Il finale di episodio: una effimera pace
Nell’ultima manciata di minuti, le scene si susseguono veloci: Ellie e Joel si incontrano di nuovo per la prima volta e la tensione è palpabile. L’uomo è dimesso, è di nuovo Ellie a dettare le regole del loro rapporto ormai sfilacciato, compromesso.
E poi ci sono le luci di una festa che fanno quasi dimenticare di essere in un mondo dove si muore, e si muore, e si uccide per non morire. In questa comunità ricostruita, c’è ancora tempo per ballare, per baciarsi, per fare battute. Non molto però.
Il finale dell’episodio ci riporta dolorosamente con i piedi per terra, inquadrando prima le lunghe radici del fungo parassita, poi le Luci, che minacciose e armate fino ai denti osservano Jackson da lontano. L’effetto farfalla sta per tornare in gioco, più doloroso che mai.
In conclusione, abbiamo trovato questo inizio di stagione non esplosivo, ma intelligentemente ponderato nei tempi e nell’esposizione. La Ellie di Bella Ramsey è forse un po’ troppo sopra le righe, ma ci aspettiamo grandi cose dalla sua interpretazione più avanti. La resa dello Stalker, dai tratti femminili e disgustosi, ci è piaciuta davvero moltissimo, così come l’introduzione del personaggio di Dina, che sembra avere un bel caratterino.
E a voi? È piaciuta questa prima puntata?
L’appuntamento è a lunedì prossimo, per il secondo episodio!
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