In un episodio di raccordo verso la fase finale della terza stagione, che si concluderà questo mese, The Mandalorian si ricorda di essere una serie tv che ha bisogno, di tanto in tanto, di una parata di guest star. Il momento per questa parata è giunta, e le sorprese sono continue.
Din Djarin (Pedro Pascal) e Bo-Katan (Katee Sackhoff) sono impegnati nella ricerca dei mandaloriani dispersi per la galassia, pronti per tornare su Mandalore e reclamare il pianeta dopo la purga dell’Impero. La missione li porta tra le sfarzose località di Plazir-15, pianeta in cui non solo compaiono due amati attori (non faremo nomi, ma uno di loro è sinonimo di fantascienza nell’immaginario collettivo…) ma anche i celebri droidi della Federazione dei Mercanti utilizzati da Dooku al tempo delle Guerre dei Cloni.
La comparsa dei droidi dell’epoca pre-Impero era già nota dai primi trailer di questa terza stagione, e oggi, finalmente, scopriamo l’espediente sfruttato per riproporli per la prima volta in live action da quasi vent’anni. Un episodio divertente e certamente pensato per piacere non solo al pubblico generalista, che qui può apprezzare le varie comparsate, sia per chi ama Star Wars, pronto per un tuffo nei ricordi. Sfortunatamente, il sesto episodio è una puntata nella quale coesistono due anime, nessuna delle quali riesce davvero a emergere.
Le vicende di Plazir-15, per quanto simpatiche, sono palesemente riempitivi, un filler inutile e a dire il vero ridondante, considerando che già abbiamo assistito a momento fin troppo lenti, che non ha nulla a che vedere con il resto della stagione. Una stagione che si avvicina velocemente alla sua conclusione, e nella quale, a conti fatti, sono successe davvero pochi eventi degni di nota. Il rischio che ora temiamo? Quello di un finale à la Moon Knight, con una risoluzione conclusiva rapida e quasi indolore che finirà con lo scontentare tutti. Speriamo non sia così.
Quel che è certo è che il Capitolo 22 vuole ricordare allo spettatore di essere parte di una storia più grande, e lo fa nel peggiore dei modi. Non scenderemo nei dettagli, ma a farne le spese sono Bo-Katan e la Darksaber. Forse avrete già capito quale sia il nocciolo di questa sequenza, che sfortunatamente inizia e si conclude nel giro di pochi minuti presentando peraltro un espediente narrativo già ipotizzato dai fan ma davvero molto, troppo debole. Quasi come se gli sceneggiatori non avessero idea di come “rimediare” a un particolare dettaglio della stagione 2.
E Din, nel frattempo, cosa fa? Resta il protagonista della storia di Plazir-15, sì. Ma non della macrotrama. Ormai The Mandalorian, titolo della serie, sembra essere un riferimento più a Bo-Katan che al vero e proprio volto dello show. Il che è assurdo se pensiamo che in The Book of Boba Fett, a un certo punto della storia, avevamo riscontrato lo stesso problema.
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