A poco più di due mesi dal debutto su Disney+ con il primo episodio dei 6 episodi previsti, fissato per l’11 giugno – nel bel mezzo, intanto, uscirà anche Black Widow nei cinema e sulla piattaforma streaming con Accesso VIP – Loki si è mostrata in un nuovo trailer che fa ben trasparire quello che sarà l’atmosfera e il tema generale degli eventi che saranno raccontati: il Dio degli Inganni ne ha combinata un’altra delle sue, ma stavolta la questione è ben peggiore del previsto.
Approfittando dell’occasione, abbiamo deciso di scendere più nel dettaglio del recente trailer e vedere da vicino tutto quello che sappiamo della serie Loki, spaziando tra i personaggi e il contesto nel quale il fratellastro di Thor si ritroverà ad agire. I contesti, anzi, per essere più precisi. E tutto nascerà dal kolossal campione d’incassi del 2019 che ha dato il via a questa “nuova vita” del personaggio interpretato da Tom Hiddleston.
Il nuovo, vecchio Loki
La nuova serie dei Marvel Studios avrà a che vedere con l’effetto farfalla di una particolare sequenza di Avengers: Endgame, le cui conseguenze ci sono state più volte spiegate già nel corso del film. L’Antico (Tilda Swinton) spiegava ad esempio a Bruce Banner (Mark Ruffalo) che rimuovere una Gemma dell’Infinito dal flusso della realtà comporta la nascita di una nuova realtà, e… Beh, Loki ha fatto proprio questo.
Durante il viaggio nel tempo nel 2012, Tony Stark (Robert Downey Jr.) si è lasciato infatti sfuggire il Tesseract, il cubo che racchiude in sé la Gemma dello Spazio, che, guardacaso, è finito proprio tra le grinfie di Loki. Il Dio degli Inganni, se ben ricordate, non si fa alcuno scrupolo a rubare il cubo e fuggire attraverso un portale, il che non solo costringerà Stark e Steve Rogers (Chris Evans) a recuperare il Tesseract in un passato ancor più distante, ma anche la nascita di una linea temporale alternativa nella quale Loki, dopo la Battaglia di New York, è riuscito a fuggire.
Il personaggio di cui seguiremo le eroiche (?) gesta, insomma, non è lo stesso che, con un eroico gesto altruistico, ha cercato di tradire Thanos (Josh Brolin) all’inizio di Avengers: Infinity War dopo il massacro degli asgardiani, finendo con l’essere ucciso a sua volta. Il Loki che troveremo nella serie è infatti antecedente agli eventi di Thor: The Dark World, e ha appena subìto una scottante sconfitta per colpa dei Vendicatori nonostante disponesse dell’esercito dei Chitauri. Un nuovo, vecchio Loki. Un personaggio che ha una sua ben precisa personalità, ma che non ha ancora completato il suo cammino di redenzione che lo ha caratterizzato soprattutto in Thor: Ragnarok e appunto negli istanti finali della sua vita.
Ed è proprio a causa di questo cambiamento nella realtà che inizierà l’imprevisto e imprevedibile storia di Loki. Il Dio degli Inganni, fuggito da New York verso una meta sconosciuta del cosmo – ricordiamo che il Tesseract può portare il suo possessore in qualsiasi luogo, ricordiamo ad esempio Teschio Rosso (Hugo Weaving prima, Ross Marquand poi) teleportato su Vormir come custode della Gemma dell’Anima -, viene infatti rintracciato e bloccato dalla TVA. Cos’è la TVA? Siamo qui apposta per parlarne.
Cos’è la TVA?
TVA è l’acronimo di Time Variance Authority, e con ogni probabilità Loki non sarà l’unico prodotto del Marvel Cinematic Universe nel quale sentiremo parlare di questa organizzazione. La TVA riveste infatti un ruolo molto importante nel multiverso che monitora in continuazione, e interviene direttamente nel caso in cui alcuni eventi o personaggi cerchino di alterare il passato o il futuro. Addirittura, una delle sue più brutali operazioni consiste nella cancellazione totale di intere linee temporali, se queste sono ritenute troppo pericolose per l’esistenza del multiverso.
La TVA appare per la prima volta nel 1986, su Thor #372, quando i suoi impiegati cercano di fermare un giustiziere del futuro, Justice Peace, che viaggia verso il XX secolo per fermare il killer Zaniac, tentando quindi di alterare il flusso del tempo e della realtà. Insieme a Thor, la TVA riuscì a interferire con il piano di Justice Peace e a fermarlo, rivelando però poi successivamente i suoi limiti. Nonostante l’importanza che riveste nel multiverso, la TVA è costretta a sottostare a numerose leggi e limiti imposti da altre forze, come ad esempio Kang il Conquistatore che interviene attraverso il tempo – un personaggio che presto arriverà nel MCU, in Ant-Man and the Wasp: Quantumania, con il volto di Jonathan Majors.
C’è da dire, comunque, che la TVA non possiede un controllo totale e assoluto, e che la sua autorità ha comunque un limite. Non essendo un’organizzazione che si prefigge di difendere mondi o realtà, come possono essere gli Avengers o gli stregoni, la TVA è un gruppo ben al di sopra del concetto di bene e male, che opera solamente con l’intenzione di preservare l’esistenza e la sicurezza del multiverso. L’arrivo di Thanos, ad esempio, non era certo il simbolo di un futuro migliore per la timeline che conosciamo, ma i suoi eventi erano evidentemente in linea con quello che doveva accadere. Proprio per questo non abbiamo mai sentito parlare della TVA.
Il caso di Loki, invece, è ben differente. In Avengers: Endgame, come ci spiegano Bruce Banner e l’Antico, scopriamo che prelevare una Gemma dell’Infinito da una realtà porta alla nascita di una nuova realtà, che può essere però “cancellata” nel momento in cui la stessa Gemma viene riportata nel suo posto d’origine. La chiave per gli eventi della serie, in effetti, potrebbe essere proprio in questo concetto: Loki fugge da New York con il Tesseract, viene intercettato dalla TVA e portato al loro quartier generale (che stranamente afferma di conoscere) insieme al cubo. Evidentemente, però, riportare il Tesseract e lo stesso Loki al loro posto nella linea temporale non è sufficiente, poiché la fuga del Dio degli Inganni deve aver dato inizio a una serie di eventi che non possono essere facilmente arrestati.
Tornando alla TVA, dai trailer già sappiamo che ci saranno, in qualche modo, i Time-Keepers, o Custodi, di cui vediamo chiaramente le statue all’ingresso della sede dell’organizzazione. I Custodi sono tre entità create dall’ultimo direttore dela TVA, He Who Remains, che ha concesso il potere della manipolazione temporale ai tre ultimi esseri viventi del multiverso appena prima della sua morte termica. I Custodi finiranno poi col creare notevoli scombussolamenti nel tempo e nel multiverso, ma non è questo che ci interessa al momento. Quel che importa sottolineare è che la TVA è un’organizzazione quadridimensionale, che non si muove nello spazio bensì nel tempo, e che quindi tiene sotto osservazione qualsiasi momento del multiverso, dalla sua nascita alla sua morte.
I veri agenti operativi della TVA non sono i Custodi, bensì i cronomonitoratori. All’apparenza persone normali, i cronomonitoratori sono in realtà prodotti artificialmente dalla tecnologia quantica, e sono legati a una specifica realtà. Quando nasce una nuova linea temporale, infatti, la TVA crea un nuovo cronomonitoratore, che avrà il compito di controllare il flusso di tale realtà e che niente vada storto o si separi dal percorso tracciato. Il buon Mobius M. Mobius, che nella serie TV sarà interpretato da Owen Wilson, è proprio un cronomonitoratore, ed è possibile che si tratti dell’individuo addetto al controllo della linea temporale dei film del MCU – nel primo trailer, risalente a dicembre, Mobius mostra a Loki quello che sarebbe stato il suo destino se non avesse modificato gli eventi.
PS: Una piccola curiosità, prima di continuare. Nei fumetti Marvel, uno dei cronomonitoratori della TVA si chiama Mr. Tesseract. Subordinato di Mobius, viene incaricato di ricostruire i dati persi da Terra-616, e cioè la realtà principale delle storie su carta stampata. Non stiamo dicendo che avrà certamente qualcosa a che fare con il Tesseract del MCU, ma certo la coincidenza è particolare…
Realtà
È ancora presto per dire quali saranno nel dettaglio gli eventi della serie Loki, se il Dio degli Inganni farà nuovamente il doppiogioco o se qualcuno, alla TVA, non è in realtà chi dice di essere – una frase sibillina di Mobius nell’ultimo trailer ci fa pensare che il personaggio abbia qualcosa da nascondere -, ma sappiamo, più o meno, come si metteranno le cose per il personaggio di Tom Hiddleston.
Messo di fronte a due alternative, una delle quali è essere rinchiuso per sempre nelle prigioni della TVA, Loki deciderà quindi di intraprendere una carriera come agente operativo per l’organizzazione che monitora il tempo e il multiverso, ritrovandosi in epoche e, forse, realtà ben differenti dalla sua. Abbiamo visto ad esempio Loki di fronte al trono di Asgard completamente deserto, ma il Dio degli Inganni ci è stato mostrato anche in vesti e location decisamente insolite, che vanno dal 79 d.C. a Pompei a maestosi e misteriosi edifici, da pianeti alieni fino a una realtà, o un tempo, in cui New York e la Avengers Tower sono stati completamente distrutti.
Sullo fondo, ovviamente, restano ancora tanti misteri. La TVA, o parte di essa, sembra nascondere un particolare legame con Mefisto (sì, il mitico Mefisto, quello che balzava fuori ad ogni teoria di WandaVision e che prima o poi, inevitabilmente, salterà fuori anche nel MCU), ma si parla anche di uno scenario davvero intrigante nel quale più versioni alternative di Loki faranno la loro comparsa nella serie avendo a che fare con la proliferazione delle nuove realtà. Per non parlare dello Skrull che si può vedere al banco della reception della TVA durante l’arrivo di Loki, oppure il fatto che Gugu Mbatha-Raw, stando alle ultime news, interpreterà Judge Renslayer. Renslayer, esattamente come il personaggio di Ravonna Renslayer che, nei fumetti Marvel, è stata per molto tempo un’amante del già citato Kang il Conquistatore. La serie seminerà le prime briciole del cammino del MCU verso il potente viaggiatore nel tempo?
Chissà, vedremo. Per ora, c’è già abbastanza di cui discutere.
Inizialmente annunciata per maggio, Loki è stata rinviata all’11 giugno, giorno in cui su Disney+ sarà disponibile il primo episodio.
Tom Hiddleston torna nei panni del protagonista, insieme a Owen Wilson, Gugu Mbatha-Raw, Sophia Di Martino, Wunmi Mosaku e Richard E. Grant. Kate Herron è la regista, mentre Michael Waldron è il capo sceneggiatore.
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