Alzi la mano che non ha mai smesso di credere nel franchise di Transformers. Ecco, io non la alzo. Da tanti anni, forse troppi, la saga cinematografica di Paramount ideata da Michael Bay si è lasciata andare. Dopo aver sorpreso tutto e tutti nel 2007 con il primo film, un’esplosione continua di effetti speciali e scazzottate tra robot grandi quanto una casa, sono poi arrivati una pletora di sequel la cui qualità ha continuato a scemare nel tempo, specie dopo la trilogia curata interamente da Bay – lascio fuori dal discorso Bumblebee, che ancora non ho recuperato.
Un timido tentativo di rilancio si è visto con Transformers: Il risveglio, una sorta di reboot che ha fatto capire come ormai la deriva presa dalla saga avesse completamente perso la trebisonda, e l’entusiasmo, comunque, non si è riacceso. Almeno fino a oggi. Perché, inaspettatamente, contro tutte le mie previsioni e sensazioni, Transformers One è un gioiello che finalmente restituisce brillantezza agli opachi alieni di Cybertron, ridando slancio a un franchise che ora potrebbe tornare a dire la sua proprio nel campo dell’animazione – e ora diventato davvero un film per tutta la famiglia.
La trama ha il sapore di un nuovo, ennesimo inizio, ma questa volta fatto davvero nel modo giusto. Orion Pax, doppiato in lingua originale da Chris Hemsworth, è un bot minerario su Cybertron ossessionato dalla scomparsa della Matrice del Comando, che si dice sia la chiave per l’equilibrio del mondo e la produzione della linfa vitale del pianeta.
Il leader del pianeta, Sentinel Prime (Jon Hamm), torna da un’altra ricerca della Matrice a mani vuote, e in una svolta apparentemente innocua concede ai lavoratori un giorno libero per assistere alla Iacon 5000, la più grande corsa nella cultura di Cybertron. Orion Pax e il suo migliore amico, D-16 (doppiato da Brian Tyree Henry), decidono così di partecipare alla gara con i jetpack per competere e dimostrare che i bot minerari non sono semplici lavoratori senz’anima. Questa partecipazione a sorpresa, però, sarà la fiamma per innescare una trama sorprendente: il futuro stesso di Cybertron dipende proprio da Orion Pax.
Transformers One gioca molto sulla sua licenza narrativa, si omaggia con la presenza di Optimus Prime e Megatron e conserva in gran parte l’aspetto e l’atmosfera della serie animata originale degli anni ’80, rappresentando un prodotto tremendamente nostalgico per alcuni. Allo stesso tempo, però, il film non si adagia sugli allori. La trama è originale e affascinante, e porta ad alcune evoluzioni nel corso della sua durata fino a quando il film non raggiunge quell’apice che mette in moto il familiare panorama che occupavano il cartone animato originale, il lungometraggio e i giocattoli.
Pur non settando nuovi standard nella storia dell’intrattenimento, probabilmente Transformers One risulta perfetto proprio per la sua solidità. Tornare alle origini di Cybertron non era certo facile, e ancor di più era difficile capire cosa i Transformers potessero dare di nuovo agli spettatori dopo tutto questo tempo. E hanno da dare molto. Il film è emozionante, adeguatamente strutturato e ben animato, con i personaggi che fanno cose da Transformers ma neanche troppo – il contesto di Cybertron è effettivamente molto diverso dalla Terra, e l’epicità di queste divinità robotiche qui non avrebbe avuto senso. Ma non fate l’errore di immaginare un lungometraggio sciocco e superficiale, perché persino i protagonisti, che nella prima parte sono amichevoli e tranquilli, evolvono e si trasformano insieme alla storia dando vita a un racconto sempre più intenso. Nel complesso, è un film solido e divertente, probabilmente il migliore dai tempi del primo Bay. Finalmente.
Abbiamo potuto visionare il film nella sua versione Blu Ray a 1080p, certamente meno performante della versione 4K UHD ma comunque di forte impatto visivo. Il film è davvero spettacolare, con le immagini che fanno emergere il meglio degli elementi di animazione di precisione, catturando ogni singolo e preciso dettaglio dei robot, mostrando anche le complessità di Cybertron e i vari paesaggi visti nel film con gran dovizia. Anche la resa cromatica, per quanto il Dolby Vision del 4K UHD sia molto più impattante, è eccellente. C’è una grande varietà di colori, un’esplosione di lucentezza, e il contrasto tra chiari e scuri è molto piacevole.
Nel pacchetto sono compresi anche i classici contenuti speciali, che approfondiscono la realizzazione del film. Molto interessante è ad esempio l’inserto “All’inizio”, una sorta di piccolo documentario di 10 minuti circa dedicato alla realizzazione di Transformers One e anche a discutere di come sia oggi il mondo dell’animazione cinematografica, che proprio in questi mesi sta ritrovando grandissimi successi al cinema – basti pensare alla montagna di soldi che Disney ha fatto quest’anno. Anche “La battaglia per Cybertron”, dedicato alla sequenza d’azione più grande del film, è una bella aggiunta.
Per quanto riguarda il sonoro, il BR di Transformers One presenta tracce in Dolby Atmos, con un livello di coinvolgimento musicale meraviglioso, tanto spazio e una nitidezza dei dettagli audio ancora maggiore, creando un campo sonoro completamente avvolgente e perfettamente realistico, sia nelle scene più rilassate che in quelle concitate. Ascoltato con una buona soundbar, ve lo diciamo, Transfomers One regala momenti davvero potenti nella sua esplosione dei suoni.
- Beck, Tom, Hemsworth, Chris, Henry, Brian Tyree (Attori)
- Cooley, Josh (Direttore)
Review Overview
Riassunto
Transformers One è un bellissimo film che restituisce brillantezza a un franchise da troppo tempo opaco. L'edizione Blu Ray del film è buona, anche se ricordiamo come sempre che le versioni 4K UHD mantengono un fascino (e un costo) superiore. Comunque, i Transformers sono tornati, e finalmente con un film degno di nota.
- Giudizio complessivo4
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