Come se non bastasse il disastro di Biancaneve al cinema, ora Disney deve anche prepararsi a combattere il presidente degli Stati Uniti – e non è un film.
La FCC, Commissione Federale per le Comunicazioni degli Stati Uniti, ha annunciato l’apertura di un’indagine sulle pratiche di diversità e inclusione della Disney.
In una lettera inviata nelle scorse ore all’azienda di Burbank e alla sua divisione ABC News, il presidente della Fcc, Brendan Carr, ha spiegato che è stata avviata un’inchiesta per verificare se la società sta promuovendo la diversità in un modo che non rispetta le normative governative.
L’indagine si inserisce in una più ampia campagna dell’amministrazione Trump contro le iniziative di diversità, equità e inclusione (DEI), che sta avendo ripercussioni anche al di fuori degli Stati Uniti. Il presidente Trump, fortemente contrario a queste politiche, ha avviato una serie di cambiamenti notevoli in questi ultimi mesi.
Per il caso Disney, Carr ha scritto a Bob Iger, CEO della compagnia hollywoodiana, affermando: “Voglio garantire che Disney ponga fine a qualsiasi iniziativa discriminatoria, non solo nel nome ma anche nella sostanza”. Carr sa che Disney ha recentemente rivisto alcuni dei suoi programmi DEI, ma “permangono preoccupazioni significative”.
Un portavoce di Disney ha dichiarato che l’azienda sta esaminando la lettera e ha aggiunto: “Non vediamo l’ora di collaborare con la commissione per rispondere alle sue domande”.
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