Wallace and Gromit: Le piume della vendetta, la recensione: un Pinguino non dimentica

Come parte dell’accordo stipulato ormai alcuni anni fa da Netflix e Aardman, dopo Galline in Fuga 2 l’anno scorso tocca ora al ritorno di un iconico duo della casa d’animazione britannica, che fanno totalmente centro. Wallace and Gromit: Le piume della vendetta è un film bellissimo, esilarante, ricco d’amore per due personaggi che, sebbene si facciano vedere solo in rarissime occasioni, mantengono una chimica e una bravura fuori dal normale.

Ma innanzitutto, perché essere così contenti del ritorno di Wallace e Gromit? Non è una domanda banale, perché effettivamente molti giovani spettatori potrebbero non aver mai sentito parlare di questi due personaggi. Creati da da Nick Park nel 1989, Wallace & Gromit sono stati protagonisti in realtà di pochissimi prodotti d’intrattenimento, che includono quattro cortometraggi (l’ultimo, che è anche il più recente, risale al 2008), la serie di brevissimi corti Crackers Adventures, e il film La maledizione del coniglio mannaro del 2005.

Pochi ma buoni, questa è stata la filosofia di Aardman dietro lo sfruttamento di questa serie. Sì perché la casa britannica, quando ha messo mano a Wallace & Gromit, lo ha sempre fatto con l’intento di realizzare prodotti perfetti. I quattro cortometraggi, tra cui il divertentissimo d’esordio ‘Una fantastica gita‘ nel quale i due andavano sulla Luna a banchettare poiché “tutti sanno che la Luna è fatta di formaggio”, hanno ricevuto premi e ovazioni dai BAFTA e persino ai premi Oscar, proprio come lo splendido La maledizione del coniglio mannaro che riuscì a strappare la statuetta al castello errante di Miyazaki.

Aspettare il ritorno di Wallace & Gromit significa quindi farsi carico di grandi aspettative, che la Aardman, ora impegnata anche su un misterioso progetto con Pokémon, non poteva deludere. E così è stato, perché Wallace & Gromit: Le piume della vendetta non solo riporta alla luce del giorno il più grande villain del duo, ma lo fa con l’inconfondibile e magico stile Aardman.

Le piume della vendetta riprende da dove si era interrotto ‘I pantaloni sbagliati’, quello che da molti ancora oggi è considerato il miglior cortometraggio di Wallace and Gromit. E come dare torto a questi intenditori: basta ricordare l’esilarante scena dell’inseguimento tra Gromit e il pinguino criminale Feathers McGraw a bordo di un trenino giocattolo tra le mura domestiche di Wallace. Quante risate, quanti ricordi. Ma chi ricorda è anche Feathers, che in tutti questi anni dietro le sbarre ha meditato vendetta nei confronti di chi lo ha fatto arrestare e ha annientato i suoi sogni di gloria di rubare il Diamante Blu.

Una piccola curiosità, prima di proseguire: forse non lo ricordate, ma Feathers era già tornato anni fa in cerca di vendetta! Nel 2003 uscì infatti il videogioco Wallace & Gromit in Project Zoo, nel quale la mente criminale in questione prendeva il controllo dello zoo e degli animali per farli diventare minatori di diamanti. Oh, quando uno è ossessionato, è ossessionato.

Wallace, intanto, ha ripreso l’attività di inventore, e la sua ultima idea è Norbot, uno gnomo-robot capace di fare praticamente qualsiasi cosa. Anche sostituire Gromit, o almeno questo è quello che il dolce amico a quattro zampe del geniale inventore finisce col pensare in un film che continua sulla scia emotiva lasciata, guarda un po’, proprio dal corto d’esordio di Feathers. Ma come in quel caso, c’è spazio anche per i sentimentalismi, oltre che per i perfidi piani del pinguino re del crimine: proprio Norbot, in un modo che non vi sveliamo, potrebbe essere la chiave per il ritorno del più micidiale volatile che la polizia inglese abbia mai fronteggiato.

Ciò che colpisce del film non è solo la sua qualità sempre eccellente, con scambi di battute e situazioni che davvero solo Wallace e Gromit riescono a dare, ma anche le idee che stanno dietro la storia. Le piume della vendetta è una celebrazione della genialità di Wallace e dell’uomo in generale, ma anche un avviso su come questa dipendenza dalla tecnologia possa mettere in pericolo lui e le persone che ama. Qualcosa di simile lo abbiamo già visto nello splendido I Mitchell contro le macchine, di Sony, che vi consigliamo di recuperare, ma è un messaggio che anche Wallace and Gromit riesce a portare nel migliore dei modi. Il tutto mettendo i due protagonisti davanti a un pinguino diabolico che si traveste da pollo, tanto per farci ricordare che parliamo sempre di un cartone animato.

Ci sono un paio di personaggi secondari poco riusciti, a dire il vero, che aggiungono ben poco alla narrazione – e anzi danno vita ad alcuni passaggi francamente dimenticabili. Per fortuna, però, il fascino di Wallace and Gromit non vengono intaccati. Le piume della vendetta è un film da vedere tutto d’un fiato per assaporarlo, farsi una bella risata, passare in serenità una serata di fronte all’ennesimo trionfo della Aardman. Punta agli Oscar?