Abbiamo lasciato trascorrere qualche giorno dalla messa in onda di WandaVision 1×08, il penultimo episodio della serie TV dei Marvel Studios con Elizabeth Olsen e Paul Bettany su Disney+.
L’ultimo episodio ha largamente tralasciato l’immaginario di Westview e la storia dei comprimari come Darcy (Kat Dennings), Monica (Teyonah Parris), Pietro (Evan Peters) e Jimmy Woo (Randall Park), per concentrarsi interamente su Agatha Harkness (Kathryn Hahn) ma soprattutto sulla vita di Wanda Maximoff, per ripercorrere le tappe fondamentali che hanno portato alla nascita della fittizia cittadina in cui avviene la serie.
Arriva dunque il momento di analizzare easter egg, segreti e citazioni dall’ottavo episodio di WandaVision, in attesa dell’ultimo episodio che arriverà venerdì 5 marzo e che metterà la parola fine (?) alla storia di Westview.
Salem, 1693
Le prime sequenze dell’episodio sono dedicate al passato, seppur parziale, di Agatha Harkness, e in particolare al suo processo per stregoneria a Salem, Massachussets. È il 1693, le streghe vengono perseguitate, ma stavolta le cose vanno diversamente rispetto ai fumetti: su carta stampata, Agatha cerca infatti di mettere al sicuro la sua congrega fondando New Salem (non prima di aver tradito alcune streghe consegnandole agli abitanti di Salem nel tentativo di salvarci la pellaccia), e rivelandosi infine un personaggio positivo che in futuro avrà a che fare anche con i Fantastici 4 e Wanda Maximoff. Nel MCU, come vediamo da questo ottavo episodio di WandaVision, le cose sono notevolmente diverse: Agatha è una strega potentissima e che si dimostra spietata, che le sue consorelle hanno cercato inutilmente di fermare senza però riuscire nell’intento. La magia oscura di Agatha riesce a respingere infatti i tentativi delle streghe di Salem di eliminarla, venendo a loro volta uccise.
C’è un ulteriore dettaglio da questa sequenza, che potrebbe rivelare un collegamento imprevedibile ad Agatha. La madre della strega, che processa Agatha e che cerca poi di utilizzare i suoi poteri per fermarla una volta per tutte, fa comparire sulla sua testa quella che ha tutta l’aria di essere una corona di colore blu. Questa corona ricorda molto da vicino quella di Zhered-Na, un’altra strega dei fumetti Marvel che viveva ad Atlantide – regno perduto dal quale, pensa un po’, proviene anche la Agatha Harkness dei fumetti. Sarà così anche nel MCU? È davvero arrivato il momento di pensare ad Atlantide nel già immenso oceano di contorte teorie?
L’origine delle sitcom e dei poteri
Nel corso dell’episodio, ripercorriamo alcune delle tappe più importanti della vita di Wanda, partendo dalla sua infanzia in Sokovia in compagnia dei genitori e del fratello Pietro. Qui assistiamo sia all’origine delle sitcom che hanno plasmato poi la serie che conosciamo – la famiglia Maximoff e in particolare Wanda era molto legata a show televisivi degli anni ’50 e ’60 come il Dick Van Dyke Show, ma l’amore per le sitcom resterà anche in futuro come nel caso della sequenza alla Avengers Tower dove Wanda sta guardando un episodio di Malcolm in the Middle – sia alla tristemente famosa e tragica storia della sua infanzia. Nel mezzo di una guerra civile in Sokovia, i genitori di Wanda furono infatti uccisi dal crollo del palazzo in cui vivevano, e la giovane, insieme al fratello, rimase bloccata a pochi passi da un ordigno esplosivo targato Stark Industries che rimarrà fortunatamente inesploso – ma che ora scopriamo essere stato “disattivato” dalla magia dormiente di Wanda, che ne ha alterato le probabilità. Questa storia era già nota ai fan del MCU, raccontata da Wanda e Pietro a Ultron nel corso di Avengers: Age of Ultron.
Stavolta, però, c’è qualcosa di più. Tra i flashback che vengono ripercorsi da Agatha e Wanda, ci sono anche gli esperimenti condotti sui Maximoff con lo Scettro di Loki – o meglio, con la Gemma della Mente in esso contenuta. Se fino a oggi le informazioni in nostro possesso ci facevano pensare che fosse stata la Gemma della Mente a donare straordinari poteri a Wanda, le cose sono ben diverse: come nota Agatha, Wanda deve infatti essere sempre stata in possesso di questi poteri, che sono rimasti dormienti fino a quando la Gemma dell’Infinito non li ha risvegliati e scatenati, e la stessa cosa deve evidentemente essere accaduta anche per il fratello. Non è infatti un caso che gli uomini dell’HYDRA affermino che nessuno, prima di Wanda, sia sopravvissuto all'”incontro” con lo scettro, a riprova delle eccezionali capacità innate di Wanda. Che il MCU sia pronto ad accogliere il concetto di Mutanti, per poi iniziare lentamente a integrare gli X-Men in futuro?
Ulteriore curiosità: nel mezzo della luce splendente della Gemma della Mente, Wanda intravede la silhouette di una misteriosa donna con una tiara molto simile a quella che la donna indossa nei fumetti. È probabile che ciò che abbiamo intravisto di sfuggita sia un assaggio del futuro di Wanda Maximoff, che si prepara a diventare la Scarlet Witch del Marvel Cinematic Universe – appellativo che le affibia anche Agatha al termine dell’episodio.
C’è anche Stan Lee.. o quasi
Un piccolo, simpatico easter egg dedicato a Stan Lee è presente in questo ottavo episodio di WandaVision: l’auto che Wanda utilizza per spostarsi dallo SWORD a Westview porta una particolare targa dello stato di New York, sulla quale si può leggere la parola Excelsior. Si tratta di un simpatico riferimento al grande Stan Lee, che amava definirvi Excelsior e che divenne il suo slogan preferito sin dagli anni ’60 quando rispondeva alle lettere dei fan.
Visione non è Visione…
Con l’intenso flashback dedicato all’arrivo di Wanda a Westview, scopriamo qualcosa di più anche sulla versione di Visione all’interno della cittadina. Wanda si reca a Westview dopo aver fatto visita al QG dello SWORD, dove il corpo di Visione è stato smantellato a seguito degli eventi di Avengers: Infinity War, e nel quale la donna stessa ha cercato di rianimarlo senza però percepirne alcun segno vitale. Ma perché proprio Westview? È presto detto: evidentemente prima degli eventi legati a Thanos, Visione aveva acquistato un piccolo appezzamento di terreno nella cittadina per costruire una casa in cui vivere insieme a Wanda, dove i due sarebbero stati lontani dai problemi e dalle preoccupazioni.
Paradossalmente, i problemi nascono proprio con l’arrivo di Wanda a Westview: la donna, in un impeto di disperazione, scatena la sua magia in tutta la città, trasformandola in un sobborgo tipico degli anni ’50 e creando da zero una nuova versione di Visione, che a quanto pare non ha alcun legame con la Gemma della Mente. Il sintezoide che abbiamo conosciuto sin dal primo episodio della serie non è altro che un parto della mente e dei poteri di Wanda, una versione del Visione del MCU nata dai ricordi e dal dolore della strega desiderosa di vivere la vita che ha sempre sognato in compagnia dell’amato. Essendo frutto dell’illusione che è Westview, non può esistere al di fuori dell’ESA – proprio come abbiamo scoperto al termine del sesto episodio quando assistiamo all’incontro tra Visione e lo SWORD.
Un altro dettaglio importante da questa sequenza è la natura della magia di Wanda Maximoff, la magia del chaos. La magia del chaos, nell’universo cartaceo Marvel, è un tipo di magia estremamente potente legata al Darkhold (il libro che potremmo aver visto nel santuario di Agnes nel precedente episodio), ed è ciò che ha fatto scaturire gli straordinari poteri dei Maximoff. Inoltre, dalla magia del chaos nasce la possibilità di creare realtà alternative, mondi, addirittura dimensioni. La fittizia Westview, insomma, è legata alla magia del chaos. Le origini di tale potere sono però ancora fonte di numerose domande: ora sappiamo che Wanda ha da sempre avuto questi poteri dormienti, scatenati da una delle Gemme dell’Infinito, ma come è legata a un potere tanto forte quanto dimenticato quale la magia del chaos? E ancora, cosa vuole realmente Agatha? Desidera impossessarsi di questo potere? La risposta potrebbe essere sì, ma a questo punto non si spiega per quale motivo la strega non abbia imprigionato o addirittura ucciso Wanda nel suo santuario, dove i poteri di Scarlet Witch erano inibiti.
… ma c’è un altro Visione
La scena post-crediti sgancia la bomba nucleare. Tyler Hayward (John Stamberg), che si sta preparando a invadere Westview (ma a questo punto non è ancora chiaro il motivo), afferma che lo SWORD ha provato in tutti i modi a rianimare l’arma, ma che solo l'”intervento” di Wanda e della sua magia ha sbloccato la situazione. Nel quinto episodio, Wanda restituisce allo SWORD un missile intriso ormai dei suoi poteri, provenienti dall’ESA, che incredibilmente l’agenzia governativa che monitora le armi senzienti riesce a sfruttare. L’energia del missile viene infatti convogliata in un contenitore di colore bianco, una figura che conosciamo molto bene: un nuovo Visione, nato dai resti del Visione originale morto in Wakanda e dai poteri di Wanda Maximoff.
Ora, è ancora troppo presto per sapere se questo nuovo Visione, privo della Gemma della Mente, mantenga i ricordi e i poteri dell’originale, ma possiamo ricorrere ai fumetti per sapere qualcosa di più di questa particolare versione del personaggio.
Su carta stampata, Visione viene creato da Ultron con il solo scopo di distruggere i Vendicatori. Il robot assassino sfrutta gli originali progetti e strumenti tecnologici di Jim Hammond, l’originale androide Torcia Umana che insieme a Captain America e Namor costituì il team degli Invasori nella Seconda Guerra Mondiale. Fornito della personalità del defunto Wonder Man, Visione finirà col ribellarsi a Ultron e a unirsi agli Avengers, diventando a tutti gli effetti il primo non-umano a entrare a far parte del gruppo di supereroi.
In quella sua prima versione, Visione è un sintezoide di colore rosso. Per vedere la sua versione bianca, dovremo aspettare fino al 1989, quando il suo corpo viene sequestrato dal governo e smantellato a seguito di un pericoloso malfunzionamento dello stesso Visione – il richiamo a ciò che Wanda vede nel corso dell’ottavo episodio di WandaVision è evidente. Nei fumetti, ancora una volta, è sempre Wanda, insieme agli Avengers della Costa Ovest, che ritrova il Visione smantellato, il cui corpo viene recuperato e rianimato. Ormai danneggiato e privo della sua originale personalità, in quanto Wonder Man (ora resuscitato) non intende privarsi ancora una volta di quella che è una sorta di parte della sua anima, il Visione che viene ricostruito dagli Avengers è ben diverso da quello precedente: privo di ricordi, privo di emozioni, totalmente bianco. Un colore perfetto per simboleggiare la sua apatia: il sintezoide era diventato una semplice e distruttiva arma fatta di adamantio.
Senza scendere nei dettagli di quello che sarà il futuro del Visione cartaceo (nei successivi 30 e passa anni è successo ovviamente di tutto, tra cui anche lo squilibrio mentale di Wanda in House of M), è chiaro che con WandaVision il MCU stia andando, o meglio sia già andato, nella direzione di un Visione impiegato come arma e scevro ormai della sua originale personalità – o almeno questo è quello che possiamo ipotizzare. La stessa arma che lo SWORD vuole scatenare su Westview per penetrare all’interno dell’anomalia Maximoff, cosa che scatena sempre la stessa domanda che ci poniamo da alcuni episodi: cosa vuole veramente Hayward dall’ESA? Perché era così interessato al Visione all’interno dell’anomalia? Non sappiamo ancora se il direttore ad interim sia, come ipotizzato da molti, uno dei grandi villain della serie, ma il suo scopo potrebbe essere ben più profondo di questo.
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