WandaVision, la prima serie TV dei Marvel Studios, è arrivata alla conclusione con il nono e ultimo episodio disponibile da oggi su Disney+, e di cui potete leggere la nostra recensione cliccando qui.
Come e forse più di tutti gli altri episodi della serie, anche il finale di stagione, chiamato appunto Finale della Serie, contiene numerosi easter egg, riferimenti e citazioni al Marvel Cinematic Universe. Nel nostro consueto appuntamento, analizzeremo nel dettaglio tutti i riferimenti emersi nel corso dell’ultimo episodio, facendo ovviamente riferimento anche alle due scene post-crediti.
Più potente dello Stregone Supremo
Una piccola chicca, ma che farà sicuramente riflettere su quello che sarà il futuro del MCU. Ricordate quando l’Antico (Tilda Swinton) affermò che Stephen Strange (Benedict Cumberbatch) fosse il più talentuoso tra gli stregoni? Forse aveva ragione, se si riferiva ai soli uomini, ma si sbagliava di grosso se pensiamo a Wanda. Agatha Harkness (Kathryn Hahn) confida infatti a Wanda (Elizabeth Olsen) che lei è una Scarlet Witch, una strega in grado di utilizzare la magia del chaos e, per definizione, uno degli esseri magici più potenti della realtà. Anche più forte, come afferma la rivale, dello Stregone Supremo – il dottor Strange. Un piccolo assaggio di ciò che vedremo nel sequel di Doctor Strange, in arrivo l’anno prossimo?
Darkhold
Una teoria che viene confermata da Agatha è la natura del misterioso tomo che abbiamo visto nella sua cripta, nel corso del settimo episodio. Si tratta del Darkhold, un potente libro di incantesimi chiamato anche Libro dei Dannati o Libro dei Peccati. Nei fumetti Marvel, colui che utilizza il Darkhold e che riesce a decifrarlo, è in grado di realizzare i propri desideri, arrivando addirittura a costruire oggetti che sfruttano l’energia di realtà parallele e altre dimensioni. Il Darkhold è inoltre in grado di corrompere la mente di chi lo utilizza, e da questo nono episodio di WandaVision scopriamo inoltre un dettaglio molto importante: nel libro è presente un capitolo intero dedicato proprio alle Scarlet Witch, che nascondono in loro un potere tanto grande quanto spaventoso. Il Darkhold tornerà nella seconda scena post-crediti, ed è probabile che ne sentiremo parlare ancora in futuro…
Con questa conferma della natura del Darkhold, inoltre, risulta ormai chiara la non-canonicità della serie Agents of SHIELD, nella cui quarta stagione era apparso il libro degli incantesimi che veniva poi sfruttato da Holden Radcliffe e AIDA. Il Darkhold di Agatha appare infatti molto diverso dal libro della serie TV targata ABC, che a questo punto è stata relegata come storia non facente parte del MCU, o forse non più ambientata nella stessa realtà che abbiamo conosciuto.
Ralph Boner… Chi??
E arriviamo a quello che è stato probabilmente il più grande troll della serie WandaVision, quello legato al “finto Pietro” interpretato da Evan Peters. Sul suo personaggio sono state formulate diverse teorie, che andavano dalla sua rivelazione finale come Mephisto, a primo tassello ufficiale del Multiverso Marvel – avendo interpretato, guardacaso, proprio Pietro Maximoff nella saga degli X-Men dei film della 20th Century Fox. È lui o non è lui? Non è lui. Monica Rambeau (Teyonah Parris), tenuta prigioniera dal ragazzo, scopre infatti che questo finto Pietro è davvero un finto Pietro, manipolato sin dall’inizio da Agatha che ha simulato la sua supervelocità e la sua storia per riuscire a scoprire qualcosa di più su Wanda. Il vero nome di questa persona, che era uno degli abitanti di Westview e in particolare proprio il vicino di casa di Wanda prima che Agatha requisisse la sua abitazione, è Ralph Boner. Un nome che, dalla quasi secolare storia dei fumetti Marvel, non ci dice nulla, ma che fa calare il sipario su questa incredibile apparizione. Insomma, è stato tutto un troll. Vero? Oppure no? Ci nascondono altro?
Visione e Visione
Nel corso dell’episodio assistiamo anche all’epico scontro tra il Visione forgiato dal frammento della Gemma della Mente contenuto in Wanda, fatto dei suoi ricordi e delle sue paure, e il Visione Bianco, l’involucro recuperato dallo SWORD in Wakanda 5 anni prima e privo della natura umana che contraddistingueva il sintezoide.
Dopo lo scontro fisico, Visione riesce a far ragionare Visione Bianco citando il paradosso della Nave di Teseo, un particolare esperimento mentale filosofico che discute di ciò che è reale e autentico e ciò che in realtà non lo è. Poiché il Visione di Westview può esistere solo all’interno dell’anomalia, decide di compiere un importante gesto, che avrà ripercussioni sul futuro del MCU: dopo aver ragionato con Visione Bianco, riesce a riattivare i ricordi latenti rimasti nella sua memoria, e il sintezoide acquisisce nuovamente tutte le sue facoltà ricordando la sua vita – dalla nascita come figlio di Ultron alla guerra civile dei supereroi, dall’amore per Wanda alla morte per mano di Thanos. La chiusura del Visione Bianco, in realtà, è una non-chiusura: il sintezoide si allontana nel silenzio, senza che lo spettatore sappia dove è diretto. Quel che è certo però è che il MCU ha ancora un Visione in circolazione, che forse sta tentando di recuperare la sua intera natura.
Nei fumetti Marvel, già citati nello scorso appuntamento durante la grande rivelazione del Visione Bianco, è accaduto qualcosa di molto simile, quando la versione priva di emozioni del sintezoide si è riunita con la sua parte umana facendo “tornare in vita” il supereroe nella sua interezza. Per il momento non è ancora accaduto, ma come dirà Wanda in chiusura di episodio, dopo aver posto fine all’anomalia e al suo Visione, egli continuerà a vivere dentro di lei e intendono ritrovarsi, un giorno. Forse Visione Bianco sarà proprio la chiave di questa rinascita.
L’ascesa di Photon
Ne avevamo già avuto le prime avvisaglie nel corso del settimo episodio, quando Monica Rambeau (Teyonah Parris) decide volontariamente di rientrare a Westview e modificare radicalmente le sue cellule già mutate dall’anomalia. In questo nono e ultimo episodio, la donna sfoggia una nuova gamma dei suoi straordinari poteri, lasciando quindi intendere che la prossima volta che la vedremo nel MCU, in Captain Marvel 2, sarà vestita dei panni di Photon. Quando Hayward (John Stamberg) scende dal veicolo dello SWORD e spara verso Billy e Tommy nel tentativo di ucciderli, Monica si frappone fra lui e i bambini, venendo colpita dai proiettili. Questi però, invece di colpirla, vengono sostanzialmente assorbiti dai poteri di Monica, che diventando immateriale riesce a neutralizzarli e a lasciarli cadere a terra senza alcun danno. Ci siamo: Photon, una nuova supereroina del Marvel Cinematic Universe, è ufficialmente nata.
Controllare la mente
In un particolare momento della battaglia finale contro Agatha, viene chiaramente richiamato uno dei poteri di Wanda Maximoff già visti in Avengers: Age of Ultron, quando la strega manipola con i suoi poteri la mente della rivale facendole rivivere i tragici momenti di Salem. Wanda, come dicevamo, aveva già utilizzato questo particolare trucchetto mentale con Tony Stark (Robert Downey Jr.) prima e Bruce Banner (Mark Ruffalo) poi, con effetti a dir poco devastanti: il primo ebbe una visione apocalittica della Terra e degli Avengers, che lo porteranno a creare inavvertitamente Ultron; il secondo scatenerà invece tutta la sua furia come Hulk sulla città di Johannesburg. La differenza con i due casi appena citati? Agatha perde solo apparentemente il controllo, ma riesce a ribaltare la situazione grazie alla sua magia.
Si va nello spazio
Nella prima scena post-crediti, un’agente governativa porta Monica Rambeau nel cinema di Westview, per svelare la sua natura: l’agente è uno Skrull, una particolare razza di alieni mutaforma già visti in Captain Marvel e Spider-Man: Far From Home, infiltratosi sotto copertura per riuscire a consegnare un messaggio alla donna. Lo Skrull afferma infatti che è stato inviato da un vecchio amico di sua madre, Maria Rambeau, per portarla nello spazio profondo. Un tassello narrativo che fa da prologo, se così vogliamo, degli eventi di Captain Marvel 2, dove comparirà nuovamente Monica.
Per quanto riguarda il misterioso amico di Maria, le opzioni sono due: la più quotata è ovviamente Nick Fury (Samuel L. Jackson), ma non è da escludere che l’amico senza nome sia Talos (Ben Mendelsohn), lo Skrull di Captain Marvel che, a quanto ne sappiamo, dovrebbe essere nuovamente sulla Terra.
La ricerca… nel Multiverso?
Nella seconda scena post-crediti, Wanda si è ormai stabilita in una piccola baita in montagna, da qualche parte imprecisata del mondo. Poco importa, perché la donna sembra aver ritrovato la serenità mentale e psicologica, dato che la troviamo intenta a scaldare una buona tazza di thè.
Tutta apparenza, ovviamente, perché se la forma fisica di Wanda sta conducendo una vita normale, quella astrale si sta invece interessando al Darkhold e lo sta studiando nei minimi dettagli, per accrescere i suoi poteri e, soprattutto, riuscire a ritrovare i suoi figli. Billy e Tommy, essendo parte dell’anomalia di Westview, si sono infatti dissolti nel nulla insieme al resto della fittizia città, e Wanda ha dovuto dire loro addio. Evidentemente, la donna non vuole arrendersi. Con lo scontro finale contro Agatha, Wanda ha scoperto di possedere incredibili capacità e di poter manipolare la realtà a livelli impensabili fino a poco tempo prima. Nel misterioso libro oscuro, dove si parla anche della Scarlet Witch, sono contenuti incantesimi che potrebbero aiutare Wanda a restituire la vita a suoi suoi due figli, la missione che si è prefissata la strega e che intende perpetrare da qui in avanti. Le stesse voci di Billy e Tommy, che Wanda percepisce in chiusura di sequenza, lasciano presagire che i due sono vivi, da qualche parte, in qualche tempo e luogo. Ma dove? La risposta potrebbe essere proprio in quel Doctor Strange in the Multiverse of Madness, film in arrivo nel 2022 dove lo Stregone Supremo unirà le forze a quelle di Scarlet Witch. Oppure no? I due saranno rivali? Il finale di WandaVision lascia aperto a molte possibilità…
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