In occasione della promozione di Rebel Moon: Parte 2, da pochi giorni pubblicato da Netflix e massacrato dalla critica, Zack Snyder è tornato a parlare di una delle scene più controverse della sua storia creativa con i film DC, in particolare Man of Steel.
Nonostante Man of Steel sia nel complesso uno dei film DCEU meglio classificati guardando al punteggio della critica, diversi elementi specifici del film sono stati spesso oggetto di dibattito tra i fan. Uno di questi è la morte di Zod da parte di Superman, mentre un altro, forse il più celebre, coinvolgeva Jonathan Kent, il padre del protagonista interpretato da Kevin Costner.
La morte di Jonathan è stata una delle scene più controverse del film, principalmente perché Clark Kent avrebbe potuto facilmente salvarlo. O questo almeno è quello che sostengono i fan.
Alla luce di questa controversia, Snyder ha nuovamente difeso la scena della morte di Jonathan Kent in una recente intervista a GQ. Nella mente di Snyder, la morte di Jonathan aveva infatti perfettamente senso. Molti fan del film sarebbero d’accordo con i sentimenti di Snyder, poiché probabilmente sono d’accordo con il concetto a cui mirava il regista durante le riprese della scena.
Snyder ha descritto la scena dal punto di vista di Clark, affermando:
La questione è esattamente ciò che dice a Lois… ho lasciato morire mio padre per proteggere l’idea che mio padre stava cercando di proteggere. L’idea… che non ero pronto per essere dichiarato al mondo perché ero Non è Superman. Sono solo un adolescente che… avrebbe potuto fare un pasticcio, ho il potere per farlo, ma ho mai usato i miei poteri in questo modo?… Mi fidavo della sua visione perché quello che potevo essere era più grande di lui… Questo piccolo incidente in Kansas non era ciò che mi avrebbe esposto al mondo.
Man of Steel, primo film dell’ormai defunto DCEU, venne lanciato nei cinema nel 2013. Nel 2025 arriverà invece Superman, reboot della saga scritto e diretto da James Gunn.
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