Come neve al sole, o forse anche più velocemente, la Super League si è sciolta in 48 ore o anche meno.
Sono stati giorni di fuoco per il mondo del calcio, dopo che nella serata di domenica Real Madrid, Juventus e altri 10 top club europei annunciavano la nascita di una nuovissima super-competizione che avrebbe preso il via ad agosto.
L’annuncio ha spiazzato UEFA e FIFA, che a partire dalla giornata di lunedì si sono dette subito contrarie e pronte a portare in tribunale tutti i club considerati “dissidenti” nei confronti delle due federazioni. Dalle parole alle minacce, poi, perché Ceferin prima e Infantino poi, i presidenti rispettivamente di UEFA e FIFA, dichiararono che le squadre partecipanti alla Super League sarebbero state estromesse da tutti i campionati nazionali e le competizioni internazionali, e ai vari calciatori sarebbe stato impedito di aggregarsi alle Nazionali.
Con una protesta che è cresciuta esponenzialmente nelle ore successive, tra manifestazioni dei tifosi e dure parole anche dagli addetti ai lavori – Pep Guardiola, allenatore del Manchester City, si è schierato fortemente contro l’idea della Super League, nonostante la sua squadra partecipasse al torneo come membro fondatore -, nella tarda serata di ieri l’assemblea della nuova competizione non ha potuto fare altro che fare un clamoroso dietrofront: la Super League è ufficialmente annullata, a 48 ore dalla sua nascita.
La notizia era già nell’aria dopo che nel tardo pomeriggio di ieri la BBC ha iniziato a diffondere report clamorosi: il Manchester City aveva già messo in moto le negoziazioni per uscire dalla Super League, seguito poi a ruota libera da Chelsea, Manchester United e dagli altri team inglesi a causa delle fortissime pressioni, anche da parte del governo.
Gli ormai pochi membri rimasti (anche l’Inter ha abbandonato il progetto nella notte, seguendo il fuggi fuggi generale) hanno quindi deciso di sciogliere ufficialmente il progetto della Super League per come è stato concepito fino a oggi, con la partenza del torneo in agosto che è stata annullata.
L’annuncio è stato accompagnato da una nota diffusa dai membri della competizione, nel quale i dirigenti coinvolti esprimono comunque la necessità di cambiare il modo di intendere il calcio, specialmente in Europa. Alcune delle squadre coinvolte intendono proseguire il cammino della Super League, ma cambiando alcuni fondamenti problematici emersi nelle ultime ore:
La Superlega è convinta che l’attuale status quo del calcio europeo debba cambiare. Proponiamo una nuova competizione europea perché il sistema esistente non funziona. La nostra proposta è finalizzata a consentire allo sport di evolversi generando risorse e stabilità per l’intera piramide calcistica, anche aiutando a superare le difficoltà finanziarie incontrate dall’intera comunità calcistica a causa della pandemia. Fornirebbe anche pagamenti di solidarietà materialmente migliorati a tutte le parti interessate del calcio. Nonostante l’annunciata uscita dei club inglesi, costretti a prendere tali decisioni a causa della pressione esercitata su di loro, siamo convinti che la nostra proposta sia pienamente allineata alla legge e ai regolamenti europei come è stato dimostrato oggi da una decisione del tribunale per proteggere la Super League da azioni di terze parti. Date le circostanze attuali, riconsidereremo i passaggi più appropriati per rimodellare il progetto, avendo sempre in mente i nostri obiettivi di offrire ai tifosi la migliore esperienza possibile, migliorando i pagamenti di solidarietà per l’intera comunità calcistica.
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