Marvel: The Legendary Collection è una collana a cadenza di due settimane edita da Hachette. La collana, che si comporrà in totale di 100 numeri, include alcuni dei più grandi crossover della storia della Marvel, oltre ovviamente a storie dedicate agli amati personaggi. Per ogni informazione sulla raccolta o abbonarvi alle uscite, trovate tutti i link in fondo all’articolo.
Tra tutti i personaggi che la Marvel ha portato nell’ultimo ventennio al cinema o in tv, Iron Fist è sicuramente il più dimenticabile (anche se pure Echo…). Non per demeriti legati al personaggio, quanto invece per quella che è senza dubbio la peggiore delle serie prodotte da Netflix nell’ambito del progetto televisivo Defenders. Il personaggio, interpretato da Finn Jones, è stato fastidioso, banale, poco attraente e apprezzabile, e così, con il divorzio tra Marvel e la piattaforma streaming, Iron Fist è stato messo nel congelatore al contrario ad esempio di Daredevil e Kingpin, già riproposti nel MCU.
Nell’ambito fumettistico, per fortuna, le cose sono molto diverse, e anzi Iron Fist è un personaggio con mezzo secolo di storia sulle spalle e capace soprattutto di attirare grandi autori. Il signore delle arti marziali cresciuto nella mistica città di K’un-Lun, che nasconde il potere di un drago mitologico, arrivò solo pochi mesi dopo il debutto di Shang-Chi, altro personaggio legato a quel particolare filone dei film di arti marziali che tanto stavano proliferando negli anni ’70.
Raccontare tutta la sua storia sarebbe sicuramente affascinante, anche perché, come detto, la vera forza di Iron Fist non è quella mostrata nell’insoddisfacente serie Netflix (con ben due stagioni, entrambe brutte). Hachette, però, ha deciso giustamente di concedere uno spazio a Danny Rand, riproponendo una delle più celebri run del personaggio. La storia dell’ultimo Iron Fist, inaugurata nel 2006 da Matt Fraction, Ed Brubaker, David Aja e un altro imponente team di creativi che ebbero come obiettivo quello di rilanciare il personaggio, è il miglior biglietto da visita per entrare nella mitologia di K’un-Lun.
Il coinvolgimento di Brubaker non fu casuale. L’autore, che all’epoca stava anche lavorando a Captain America e Uncanny X-Men (è stato il momento di massima popolarità per l’artista), aveva già avuto modo di lavorare con Iron Fist, privo di una sua testata, inserendolo all’interno della sua run con Daredevil. L’editore Warren Simons, dopo aver osservato il successo del Diavolo di Hell’s Kitchen di Brubaker, propose di sfruttare la ritrovata popolarità di alcuni personaggi, tra cui appunto anche Danny Rand.
Da qui Brubaker, insieme a Fraction e altri autori che si susseguirono poi per la testata L’immortale Iron Fist, iniziarono a plasmare una storia che riportò Rand al centro dell’attenzione, intrecciando la mitologia di una K’un-Lun che non era più una semplice città intrappolata nella leggenda. Rand, l’ultimo Iron Fist, si ritrova inseguito dall’Hydra e dal Serpente d’Acciaio, dovendo tornare sui propri passi e raggiungere K’un-Lun. In tutto questo, la città mistica è pronta a mettere in atto un nuovo Torneo delle Sette Capitali del Cielo, le città cioè del sovrannaturale che conferiscono nuova lore, background e soprattutto storie al personaggio.
Il primo arco narrativo de L’immortale Iron Fist, raccolto nel volume #21 della collana di Hachette, riuscì nell’impresa: il personaggio, pur senza scalare le vette delle classifiche di vendita, riuscì a emergere dall’anonimato dei personaggi di serie B, e per un po’ il nome di Iron Fist fu sulla bocca di tutti anche grazie alla comparsa in vari crossover o team. Forse è anche per questo che Netflix lo scelse per un importante prodotto, ma forse sarebbe anche stato meglio studiarlo con maggiore attenzione.
Ecco la sinossi del volume #21:
Per Danny Rand, trovare l’equilibrio tra la sua vita da uomo di affari e quella da eroe non è mai stato semplice. Adesso, il sacro incarico di Iron Fist sta per diventare ancora più complicato con l’entrata in gioco di un’enigmatica figura del passato e di un vecchio nemico in cerca di vendetta. Con l’emergere di alcune verità sui suoi poteri e su K’un-Lun, si fa sempre più chiaro che l’eredità di Iron Fist è molto più terrificante di quanto si possa immaginare. Danny Rand si rivelerà all’altezza della sfida?
Se siete incuriositi dalla raccolta, cliccando qui potete accedere al piano completo dell’opera, e avrete anche informazioni utili nel caso vogliate sottoscrivere un abbonamento e ricevere alcuni bonus e sconti rispetto al prezzo base dei volumi. Poco sotto, trovate anche il link diretto al sito di Hachette.
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GLI ALTRI VOLUMI DELLA LEGENDARY COLLECTION
- Volumi #1, #2 e #3 – Recensione
- Volumi #4, #5 e #6 – Recensione
- Volumi #7, #8 e #9 – Recensione
- Volume #10 – Miss Marvel: Fuori dalla norma – Recensione
- Volumi #11 e #12 – La saga di Thor di Jason Aaron – Recensione
- Volume #13 – Black Widow: Il nome della rosa – Recensione
- Volume #14 – Young Avengers: Piccoli eroi – Recensione
- Volume #15 – Inumani: Primo contatto – Recensione
- Volume #19 – Iron Man: La Guerra delle Armature – Recensione
- Volume #20 – Runaways: Orgoglio e Gioia – Recensione
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