Marvel: The Legendary Collection è una collana a cadenza quindicinale edita da Hachette. La collana, che si comporrà in totale di 100 numeri, include alcuni dei più grandi crossover della storia della Marvel, oltre ovviamente a storie dedicate agli amati personaggi. Per ogni informazione sulla raccolta o abbonarvi alle uscite, trovate tutti i link in fondo all’articolo.
La storia d’esordio dei Thunderbolts non è solo una dalle migliori mai concepite dall’universo Marvel, ma anche una delle run che hanno letteralmente salvato l’azienda dal fallimento.
Siamo nel 1997. Appena un anno prima, la Marvel è sull’orlo del fallimento, con i suoi fumetti in caduta libera di qualità e di vendite. Solo pochi titoli si salvano, come le testate legate agli X-Men che poi di lì a poco sbarcheranno al cinema. Persino Spider-Man non riusciva a trainare la carretta.
L’azienda, in un tentativo praticamente disperato di mantenere la propria esistenza, si era così affidata alla Image per il colossale evento Heroes Reborn, una sorta di azzeramento totale, una ripartenza per l’universo Marvel e per le vendite dei fumetti. Da qui, da questo evento che qualitativamente non è proprio eccelso ma che comunque fece abbastanza da consentire a Stan Lee di tirare avanti, nacquero i Thunderbolts. Era il momento perfetto per un nuovo team, e Kurt Busiek, Mark Bagley e la compagnia erano ansiosi di creare quello che avrebbe potuto essere un nuovo franchise iconico.
L’idea alla base di Thunderbolts non era inedita, ma funzionò: prendere i villain, più o meno noti, e reimmaginarli come eroi, mettendoli di fronte a questioni più serie delle loro scaramucce con i Vendicatori e affini. Busiek, sotto questo punto di vista, era il profilo perfetto per reinterpretare i personaggi esistenti. Marvels (sì, sarà nella Legendary Collection, ma dovrete attendere gli ultimi numeri… siamo solo a un terzo della collezione!) era diventato subito un cult appena tre anni prima, sorprendendo i lettori con una nuova prospettiva con cui vedere i loro amati eroi dell’universo Marvel. Mettiamoci poi una carrellata di altri autori, insieme alle matite di Mark Bagley, e il gioco è fatto: il gruppo funziona, la storia piace, i Thunderbolts si impongono.
Nel suo voler decostruire e ricostruire, Thunderbolts di Busiek faceva però una cosa che i fumetti ormai non facevano più, una capacità che la carta stampata sembrava aver perso: divertire.
Basta con le storie troppo serie, basta con i continui drammi. Meglio pensare a una gestione più solare e leggera, che possa offrire uno sguardo diverso su personaggi già noti, un po’ come avevano già fatto amatissime serie animate quali Spider-Man: The Animated Series e Insuperabili X-Men (avete letto la recensione del revival X-Men ’97?). Certo, non mancano certe sensazioni più pesanti, per così dire. Zemo, ad esempio, è il simbolo di un gruppo che sa di poter cambiare ma non vuole cambiare (non tutti i membri, perlomeno), creando dinamiche molto particolari all’interno del gruppo. Il resto di loro, ad esempio, ha iniziato a credersi capace di redenzione ora che non si oppone più agli eroi, ma si sa: far cambiare idea alle persone è un’impresa ardua, e non sempre si conclude con successo.
I Thunderbolts non hanno probabilmente salvato la Marvel (non da soli, ecco), ma sicuramente il loro impatto è stato quello più devastante all’interno del contesto di Heroes Reborn. La run di Busiek diede vita non solo al gruppo ma a una vera e propria testata, che attraverserà anche importanti momenti dell’universo Marvel come New Avengers e il Dark Reign di Norman Osborn. E chissà che anche il film in uscita nel 2025, con una formazione tuttavia ben differente, non sarà una bella sorpresa proprio come il fumetto originale.
Ecco la sinossi del volume #33:
I più grandi eroi della Terra non ci sono più, o così sembra, essendo stati spazzati via nello scontro con l’inarrestabile Onslaught. Adesso è necessario che un nuovo gruppo di eroi subentri al loro posto: Citizen V, Techno, Mach-1, Songbird e Meteorite… insieme, costituiscono i Thunderbolts! Ma da dove vengono questi nuovi coraggiosi eroi, e qual è l’oscuro segreto che condividono? Preparatevi a una della storie Marvel più sconvolgenti di sempre: i Thunderbolts si apprestano a fare il loro indimenticabile debutto!
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GLI ALTRI VOLUMI DELLA LEGENDARY COLLECTION
- Volumi #1, #2 e #3 – Recensione
- Volumi #4, #5 e #6 – Recensione
- Volumi #7, #8 e #9 – Recensione
- Volume #10 – Miss Marvel: Fuori dalla norma – Recensione
- Volumi #11 e #12 – La saga di Thor di Jason Aaron – Recensione
- Volume #13 – Black Widow: Il nome della rosa – Recensione
- Volume #14 – Young Avengers: Piccoli eroi – Recensione
- Volume #15 – Inumani: Primo contatto – Recensione
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- Volume #20 – Runaways: Orgoglio e Gioia – Recensione
- Volume #21 – L’immortale Iron Fist: La storia dell’ultimo Iron Fist – Recensione
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