Marvel: The Legendary Collection è una collana a cadenza quindicinale edita da Hachette. La collana, che si comporrà in totale di 100 numeri, include alcuni dei più grandi crossover della storia della Marvel, oltre ovviamente a storie dedicate agli amati personaggi. Per ogni informazione sulla raccolta o abbonarvi alle uscite, trovate tutti i link in fondo all’articolo.
Siamo di fronte all’opera che ha ispirato quello che per molti è il miglior film del Marvel Cinematic Universe, Captain America: The Winter Soldier del 2014 diretto dai fratelli Russo. Basterebbe questo a far capire quanto il volume #37 sia un tomo fondamentale non solo nella raccolta leggendaria edita da Hachette, ma anche per l’intera storia editoriale della Marvel. Ma tant’è, siamo qui: parliamone un po’.
Quel genio di Ed Brubaker, nel 2005, decide che è giunto il momento non solo di rivitalizzare il personaggio di Capitan America, anche e soprattutto in vista di quella sconvolgente Civil War le cui conseguenze si faranno sentire per anni nei fumetti Marvel, ma anche di venire meno a uno dei cardini della narrazione marvelliana: la resurrezione dei personaggi importanti. Ben Parker, ad esempio, non è mai stato riportato in vita poiché fondamentale nella vita di Peter Parker; allo stesso modo, anche l’originale Capitan Marvel riposa ancora oggi in pace – certo, non si contano le varianti da altri universi, ma il succo del discorso è chiaro. Altra morte molto influente, questa nel caso di Steve Rogers, fu quella della sua spalla James Barnes, in arte Bucky, scomparso durante la seconda guerra mondiale. Oppure no?
Riportando alla luce uno dei personaggi all’epoca più dimenticati della storia Marvel, Brubaker cambia tutte le convinzioni di Capitan America e dei lettori, le rielabora e si prepara a sconvolgere: Bucky non è mai morto, ma è anzi stato rapito dall’Unione Sovietica che, attraverso il lavaggio del cervello, lo ha tramutato in un super-agente segreto inarrestabile al servizio del KGB e della madre Russia per decenni, arrivando a coinvolgerlo in alcuni grandi complotti, omicidi e rivoluzioni comuniste. Una serie di premesse davvero incisive: i lettori avevano di fronte a loro un personaggio noto ma ormai completamente cambiato. Forse troppo cambiato.
Ora, il Soldato d’Inverno è tornato e lavora per lo spietato Generale Lukin, il quale ha ottenuto un Cubo Cosmico funzionante. Niente di che, è solo un’arma dal potere illimitato in grado di piegare la realtà stessa – esatto, il Tesseract cinematografico è ben diverso dall’originale e potentissimo oggetto dei fumetti. Giurando di porre fine al regno di terrore e distruzione di Lukin, Capitan America segue la scia del Cubo solo per ritrovarsi faccia a faccia con il Soldato d’Inverno. Il suo più grande amico di un tempo.
Soldato d’Inverno è una run devastante. Non solo in termini di bellezza nell’intreccio, nella storia, nei disegni. Devastante per le emozioni che provoca nel momento in cui un lettore va a immedesimarsi nei panni di Capitan America, un uomo che vede crollare tutte le sue convinzioni. E non solo le sue, ma anche quelle di Bucky. La straziante scena della sua presa di consapevolezza, dopo aver assistito nel corso di tutto il volume ai terribili atti che il KGB lo ha costretto a fare, è l’emblema di un uomo la cui vita crolla in un istante, schiacciato paradossalmente senza saperlo da se stesso.
Partirà da qui il rilancio del personaggio, la cui influenza sarà poi un elemento cardine nell’universo Marvel per molti anni. Non solo per la sua relazione amorosa con Natasha Romanoff, già al tempo dell’Unione Sovietica, ma anche per il suo futuro. Bucky diventerà una figura centrale riprendendo coscienza, tanto da ereditare anche il ruolo di Capitan America dopo gli eventi di Civil War. Ne riparleremo tra poche settimane a dire il vero, con il volume #40 della raccolta.
Ecco la sinossi del volume #37:
Il diabolico piano del generale Lukin è ormai giunto alla sua seconda fase. Tuttavia, Capitan America e i suoi alleati si trovano impreparati ad affrontare la violenta offensiva. Scosso dal disastro, il Vendicatore a stelle e strisce si addentra nel mistero del Soldato d’Inverno e degli agghiaccianti ricordi che lo tormentano. Cap sa che l’unico modo per dimostrare la sua teoria sul misterioso sicario è affrontarlo faccia a faccia: riuscirà a sopravvivere all’incontro con il letale assassino?
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GLI ALTRI VOLUMI DELLA LEGENDARY COLLECTION
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- Volumi #4, #5 e #6 – Recensione
- Volumi #7, #8 e #9 – Recensione
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