NES/Famicom: A Visual Compendium | Recensione

Ormai da alcuni mesi, il team di Bitmap Books è entrato a far parte stabilmente del nostro portale. Vi abbiamo parlato del visual compendium di Nintendo 64 lanciato a inizio anno, così come del recentissimo volume dedicato alla storia dei videogiochi Run ‘n Gun – stiamo anche lavorando a un video interessante, ne saprete di più nelle prossime settimane. Vista l’impressionante qualità delle varie opere, gli autori della casa editrice britannica ci hanno fatto una bella sorpresa: il visual compendium del NES, o Famicom che dir si voglia. Volume pubblicato ormai diversi anni fa… ma poco importa. 

Lo abbiamo già raccontato in più occasioni, ma ricordarlo non fa mai male. Bitmap Books è una casa editrice specializzata in videogiochi, attiva da oltre 10 anni e dedita soprattutto al racconto del passato che ha reso grande questo medium, è un’affezionata del mondo Nintendo. Come detto in apertura, vi abbiamo già parlato dei visual compendium di N64 e SNES, oltre che la splendida Box Art Collection di Game Boy, ma andando ancora più indietro nel tempo, chiaramente non poteva mancare una retrospettiva dedicata alla più antica e importante console della storia della grande N, quella che la convinse una volta per tutte a gettarsi nel mondo dei videogiochi: il Nintendo Entertainment System, noto anche come NES.

Sebbene siano passati alcuni anni dalla pubblicazione del tomo, nei quali Bitmap ha poi affinato la sua tecnica, il NES Compendium è un classico volume imprescindibile per gli appassionati. Perfetto nella carta e nei colori, racchiuso in un’elegante custodia rigida con tanto di riproduzioni olografiche sulla copertina che ritraggono alcuni elementi iconici della storia della console, il NES Compendium presenta oltre 500 pagine, rilegate con ottime qualità e solidità – e a fronte di un prezzo assolutamente ragionevole, ma del resto Bitmap si distingue anche per la sua capacità e volontà di parlare a un ampio pubblico, seppur in lingua inglese. 

Essenzialmente, quello che ci troviamo di fronte una volta aperto il tomo è un enorme archivio di arte videoludica a 8 bit, ciascuna delle quali è distribuita e raccontata su un formato a (almeno) due pagine che raccontano la nascita, alcuni retroscena e l’importanza di alcuni dei giochi che hanno segnato la storia di questa console. Super Mario Bros. e simili, ovviamente, ma non solo. Questo è solo il primo che viene in mente. E invece, il NES Compendium serve anche a sorprendere. Questo particolare libro non è solo un’opera informativa e celebrativa che mette in mostra cosa Capcom, Squaresoft, Nintendo e altre celebri aziende sono state in grado di creare all’epoca, ma funge anche da archivio di detta arte e da memoriale, seppur spensierato, di un’epoca che purtroppo è finita ma fortunatamente non è stata e non verrà mai dimenticata.

Nonostante sia pubblicizzato come un compendio visivo, questo libro contiene in realtà anche una notevole quantità di interessanti pezzi informativi ben scritti, tra cui una prefazione che offre un resoconto dettagliato sulla storia del NES e diverse interviste chiave con designer, programmatori e artisti in merito alle loro esperienze di lavoro sui giochi – sono quasi 200 quelli inclusi, un numero che consente a tutte le grandi stelle di questa console di risplendere di luce propria. Interessante anche il segmento in cui numerose, brevi testimonianze di persone comuni condividono la loro passione per la console e il suo software, così come alcune curiosità e retroscena sempre belli da scoprire.

Il risultato finale è qualcosa a cui ormai Bitmap ci ha abituato (ma, appunto, questo è stato in realtà uno dei primi Visual Compendium di notevole rilevanza), che sembra una fusione tra un’enciclopedia del videogioco e un libro da sfoggiare nella propria libreria. Scritto e compilato da appassionati che hanno chiaramente come obiettivo una nicchia molto ristretta e un pubblico di appassionati di retrogaming con idee simili, gli autori sanno esattamente cosa includere per catturare la nostra attenzione collettiva. Come sempre, in casa Bitmap.

Un altro splendore visivo, insomma, e anche da leggere è appassionante e intrattenente. Un altro centro, per questa casa editrice di cui davvero fatichiamo a trovare difetti. Forse l’unico, il solito, è la mancanza della lingua italiana, che potrebbe allontanare alcuni potenziali acquirenti del nostro paese.

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