Se siete qui, è perché avete amato Metal Slug, Mega Man, Cuphead. Solo per citarne alcuni. E Bitmap Books sa benissimo come toccare le corde giuste per il suo ultimo, enorme progetto: una storia dei videogiochi run ‘n’ gun tra storie, immagini e ricordi. Bene così.
Run ‘n’ Gun: A History of On-Foot Shooters è l’ultima fatica di Bitmap Books, la casa editrice anglosassone che tanto ama il retrogaming – e a noi va benissimo tutto questo. In attesa che proseguano le pubblicazioni dedicate alle console del passato (toccherà alla prima PlayStation o a GameCube, considerando il particolare legame con Nintendo?), stavolta la retrospettiva sottoscritta nelle prefazioni da due pesi massimi immensi del genere run ‘n’ gun, il leggendario produttore di Mega Man, Keiji Inafune, e i creatori di Cuphead, Chad e Jared Moldenhauer. Personalità che, potremmo dire così, rappresentano l’alfa e l’omega del genere in questione, almeno fino a questo punto della storia del medium.
Il volume, proposto anche in una limitata edizione da collezione con tanto di confezione dedicata, è come sempre: immenso, ricchissimo di dettagli, capace di raccontare la storia dei run ‘n’ gun attraverso non solo le immancabili e spettacolari immagini, ma anche inserti dedicati ai vari giochi in questione, concendendo più spazio ad alcune opere che, in qualche modo, hanno rappresentato una tappa importante o addirittura fondamentale del genere. Cuphead, ad esempio.
L’impressionante titolo lanciato nel 2017 su Xbox One da Studio MDHR (impegnati su un progetto ancora misteriosissimo), che ha dato vita a un cartone animato degli anni ’30 trasformandolo in un videogioco appassionante, difficile e stimolante, bissando poi il successo con l’imperdibile espansione The Delicious Last Course. Un titolo capace di catturare tutti con il suo stile unico, a dir poco inconfondibile, forse il più noto tra gli ultimi run ‘n’ gun. Ma Cuphead è solo uno degli ultimi esempi – e neppure tanto recente, se si pensa che sono già passati ben 7 anni…
Scritto dal Dave Cook, autore di videogiochi oltre che scrittore e giornalista, il gigantesco tomo di Bitmap Books si apre con il precursore dei run ‘n’ gun, Gun Fight del 1975, riconosciuto da molti come il precursore di uno dei generi più longevi e di successo di sempre. Mischiando il platform con l’adrenalina per gli scontri a fuoco, Gun Fight si impose subito come un grande esercizio di stile per questa nuova corrente videoludica, dando il via a un fenomeno. Bitmap ha raccolto più di 300 pietre miliari dei run ‘n’ gun, alcune delle quali ci hanno anche saputo stupire per come sono state raccontate e mostrate.
Preceduti da una ricca introduzione scritta dai già citati co-autori e ospiti, che non solo ripercorrono la propria esperienza nel settore ma definiscono anche con criterio e razionalità il significato dell’operazione con la domanda “Che cos’è un gioco run ‘n’ gun?”, i lettori vengono dolcemente accompagnati verso l’inizio della retrospettiva da immagini di storici videogiochi come Metal Slug, Contra e Gunstar Heroes, oltre ovviamente agli altri nobili esempi già citati in precedenza. Si comincia così come detto con Gun Fight, che è presentato come un vero e proprio speciale nel tomo, per poi passare agli anni ’80: Castle of Wolfenstein, Commando, Rush’n Attack, Cobra. E, ovviamente, sua maestà Contra, del 1987. Stesso anno, curiosamente, del debutto di Mega Man.
E così via per molti, molti altri titoli, con il tomo che viene impostato per dare spazio a tutti i meritevoli ma concedendosi, come è giusto che sia, a digressioni più lunghe e profonde per i titoli più importanti. Videogiochi come Contra vengono così raccontati in più pagine, corredati da immagini ad altissima definizione che occupano una buona metà delle facciate di destra una volta che il tomo è aperto, creando una sinergica esplosione di colori vivaci e scintillanti nel lato del tomo. Come se non bastasse già questo, il volume è impreziosito da uno spettacolare artwork di Jorge M. Velez, che giganteggia sulla copertina rigida del tomo.
La coinvolgente narrazione di Cook è costellata di incredibili storie dietro le quinte, citazioni affascinanti e curiosità strabilianti che catturano sia i giocatori veterani che i meno esperti, grazie anche a curiosità molto intriganti. Sapevate ad esempio che i Moldenhauer hanno creato ben 300 design per Cuphead prima di arrivare all’idea che poi ha preso forma? Quanto mi piacerebbe approfondire la storia di Cuphead in una bella retrospettiva, prometto di farci un pensierino non appena ci sarà un po’ di stabilità e tranquillità. Per non parlare dei giochi che Cook riesuma e fa tornare alla mente – avevo completamente scordato di avere Furi sulla mia lista di backlog obbligatorio, grazie Bitmap…
I consigli di gioco degli esperti sparsi nel libro offrono un valore aggiunto all’opera, dando ai lettori la possibilità di rivisitare i loro giochi preferiti con una nuova prospettiva, senza dimenticare appunto da dove siamo venuti. E appunto, l’operato di Bitmap Books è sempre quello: un grande, importantissimo tuffo nei ricordi, per capire come siamo arrivati fino ai giorni nostri. Dettagli meticolosi, una passione sconfinata per quello che si sta raccontando, e il gioco è fatto: un altro volume magico e da aggiungere alla collezione di un appassionato.
Unico neo, che purtroppo Bitmap non ha ancora intenzione di risolvere: manca la lingua italiana, e questo potrebbe essere un difetto soprattutto per coloro che non hanno mai avuto a disposizione un insegnamento della lingua inglese ai tempi dell’esplosione dei run ‘n’ gun.
Il link per acquistare il libro di Bitmap Books
Review Overview
Riassunto
Run 'n' Gun: A History of On-Foot Shooters è un libro incredibile. Una celebrazione di un genere che ha regalato ai giocatori innumerevoli ore di emozioni e avventure, lasciandoci capolavori che vanno da Contra a Mega Man, da Metal Slug al più recente e semplicemente bellissimo Cuphead. Se siete fan sfegatati dei giochi run 'n' gun, o volete anche solo scoprire e approfondire qualcosa di più su un importante genere del medium, questo libro è un must. Occhio però: è solo in lingua inglese.
- Giudizio complessivo4.75
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