Da qualche giorno, come molti di voi sapranno, l’Amazzonia sta perdendo migliaia di alberi in pochissimo tempo a causa dei devastanti incendi che interessano l’area. Dal momento che molti di noi vorrebbero evitare di vivere in un mondo simile a quello dei fatti successivi a Moon (ndr. Call of Duty Zombies) o a quello di Fallout, è bene spiegare il rischio al quale stiamo esponendo la nostra intera esistenza.
La Foresta Amazzonica è la fonte del 20% dell’ossigeno totale del pianeta, nonché del 10% della biodiversità al suo interno. Con l’insediamento del Presidente brasiliano Bolsonaro, i vincoli al disboscamento sono stati allentati e il fenomeno è cresciuto del 278% in pochissimo tempo. Secondo i dati dell’INPE (Istituto Nazionale di Ricerche Spaziali in Brasile) sono stati registrati, dal 1 gennaio 2019, 73mila incendi il cui 52% è avvenuto proprio in Amazzonia. L’uso del fuoco è strettamente legato alla pratica di deforestazione, perché garantisce sia la creazione di nuovi terreni fertili sia l’apertura di spazi destinati ad allevamenti e miniere.
“Le foreste pluviali svolgono un ruolo fondamentale di contrasto al riscaldamento globale e senza la loro presenza rischiamo di perdere fra il 17 e il 20% di risorse di acqua per il Pianeta, un numero pari a 6,7 milioni di km quadrati di territori boschivi, e il 20% della produzione di ossigeno della Terra. A questo si aggiunge il rischio della perdita di habitat per 34 milioni di persone e del 10% di tutta la biodiversità mondiale.”
WWF, 22/08/2019
Stiamo rischiando di perdere tutto questo, tutto quello che realmente conta è che di più caro abbiamo, e mentre la politica gioca alla “patata bollente” noi da parte nostra, vi invitiamo a rimanere informati, a lavorare duro per mantenere vivo questo pianeta perché ognuno di noi è chiamato a fare la sua parte. Il rischio è reale e il tempo stringe sempre più velocemente, lo sanno bene gli abitanti di San Paolo, che alle 15 sono stati ricoperti da una nebbia fittissima che ha oscurato il sole.
Per darvi ulteriormente modo di capire la misura della catastrofe, finanche i satelliti della NASA sono riusciti ad individuare una ingente quantità di fumo sovrastante l’area amazzonica, come si evince dal video pubblicato da Al Jazeera che potete trovare in calce all’articolo.
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