Chi possiede i diritti di sfruttamento di Spider-Man? Una domanda la cui risposta non è così semplice come si potrebbe pensare, ma per vostra fortuna siamo qui per fare un po’ di chiarezza sulla questione.
Pochi giorni fa, sui nostri canali social, abbiamo assistito a un’accesa discussione riguardante la spinosa questione dei diritti di sfruttamento di Spider-Man. Il supereroe di casa Marvel è uno dei personaggi e dei brand più grandi al mondo da molti anni, e la ritrovata popolarità al cinema con il Marvel Cinematic Universe non ha fatto altro che aumentare il suo potere.
La stessa gestione dei diritti cinematografici, a molti, non è chiara. Sony sta sviluppando il suo SSU, con uno Spider-Man annesso che potrebbe debuttare in Madame Web, ma è anche in contatto con Disney per un’altra versione del personaggio, quella interpretata da Tom Holland – la versione più conosciuta, al momento. Esistono però poi tante serie tv animate, fumetti, videogiochi e merchandise. Tutto questo è in mano a Sony? Oppure a Disney, che a sua volta è proprietaria della Marvel?
La questione, come detto, è molto complessa, e abbiamo deciso di fare un po’ di chiarezza per tutti i lettori. Cercheremo di analizzare nel dettaglio tutti gli aspetti dei diritti di sfruttamento del personaggio, a partire dai fumetti.
Fumetti di Spider-Man
In questo caso, la questione è semplice: i diritti di pubblicazione dei fumetti di Spider-Man sono ancora saldamente in mano alla Marvel Comics. Il personaggio è nato nel 1962 da Stan Lee e Steve Ditko, e da subito si impose come una delle icone della Casa delle Idee e del genere supereroistico in generale.
Nonostante i suoi diritti al di fuori della carta stampata abbiano una lunga storia tutta da raccontare, lo sfruttamento di Spider-Man nei fumetti non ha mai cambiato casacca. Il personaggio possiede una sua testata principale, tra le più vendute di casa Marvel, ed è entrato a far parte di vari gruppi di supereroi nel corso della sua lunghissima carriera, tra cui gli Avengers, la Fondazione Futuro e i Fantastici 4.
Oltre a Peter Parker, poi, che è la versione principale e più conosciuta del personaggio, i fumetti Marvel hanno mostrato molti altri Spider-Men. Ben Reilly è stato uno di questi, così come Miles Morales, Miguel O’Hara e così via.
Ricordiamo che i diritti in mano a Marvel Comics includono non solo i fumetti, ma anche libri, audiolibri, artbook e tutto ciò che si trova in generale sulla carta stampata.
Serie animate di Spider-Man
Le serie animate di Spider-Man, così come i fumetti, sono di proprietà di Marvel Entertainment – anche se sembra che tutte le produzioni passeranno sotto l’etichetta dei Marvel Studios, che si stanno ad esempio occupando della serie Spider-Man: Freshman Year per Disney+.
Tutte le serie animate sono quindi di proprietà di Marvel, e dunque Disney. In effetti, molte serie di Spider-Man sono disponibili sulla piattaforma streaming di Topolino, tra cui la nota Spidey e i suoi fantastici amici. Mancano all’appello alcuni prodotti come Spider-Man: The Animated Series, degli anni ’90, perlomeno sul territorio italiano. In questo caso entrano però in gioco altri tipi di problemi, legati alla distribuzione estera e al doppiaggio. Insomma, un gran macello.
Badate bene che si parla di serie animate, e non live action. Ci torneremo tra poco.
Merchandise di Spider-Man
I diritti sul merchandise, così come lo sfruttamento del personaggio nei parchi divertimento, sono saldamente in mano a Disney. Pupazzi, action figure, peluche, tutto il settore è ad appannaggio della major di Burbank, che infatti promuove i prodotti di Spidey sui suoi store online e all’interno dei parchi di Disneyland e Disneyworld.
Film e serie TV di Spider-Man
Arriviamo a uno dei due casi più spinosi dell’intera diatriba, ma la spiegazione è in realtà breve e semplice: i diritti per lo sfruttamento di Spider-Man al cinema e in TV, in questo caso quando si parla di prodotti live action per la televisione, sono di proprietà di Sony.
Negli anni ’90, quando Marvel stava affrontando una crisi senza precedenti che ha rischiato di far fallire l’azienda, Stan Lee fu costretto a svendere i diritti di sfruttamento dei suoi personaggi per la produzione di film. Sony, tra le varie IP, si aggiudicò Spider-Man, con la clausola di realizzare almeno un film sul personaggio ogni 5 anni. Da lì è arrivata dapprima la trilogia diretta da Sam Raimi con Tobey Maguire, seguita poi dai due The Amazing Spider-Man con Andrew Garfield, e infine con la nuova saga con il Peter Parker di Tom Holland.
A tal proposito, nel 2015 Sony e Disney si sono accordate per permettere al personaggio di entrare a far parte del Marvel Cinematic Universe a partire da Captain America: Civil War, ma la proprietà dei diritti non è affatto cambiata. Sony mantiene ancora la proprietà di Spider-Man, e detta legge sull’utilizzo del personaggio – per Civil War, ad esempio, vennero realizzate due sceneggiature, una con Spider-Man e una senza, nel caso in cui Sony non fosse stata contenta del risultato. I termini economici dell’accordo non sono particolarmente chiari (e nel 2019 ci fu anche il clamoroso divorzio, ovviamente per colpa del vile denaro), ma Disney e Sony co-finanziano i progetti MCU che includono il personaggio: Sony distribuisce i film in solitaria, come Spider-Man: Homecoming e Spider-Man: No Way Home, mentre Disney e i Marvel Studios possono sfruttarlo in alcuni crossover come Avengers: Infinity War.
Discorso differente riguarda invece l’SSU, o Sony’s Spider-Man Universe. In questo caso, il progetto cinematografico, che vedrà anche l’arrivo di serie TV live action, è realizzato in totale autonomia da Sony (sono in lavorazione Madame Web e Kraven il Cacciatore, oltre al mitico El Muerto), e Disney non ha alcuna voce in capitolo. Questo non esclude che prima o poi le strade del SSU e del MCU si incontreranno (è già del resto accaduto, seppur in piccola parte con No Way Home e Morbius), ma come detto si tratta di un progetto interamente curato dalla major giapponese.
I diritti cinematografici includono anche i film animati, come il vincitore del premio Oscar Spider-Man: Un nuovo universo di cui nel 2023 uscirà il primo sequel.
Videogiochi di Spider-Man
La questione relativa ai videogiochi con Spider-Man è apprentemente ancora più complessa, e anzi rappresenta probabilmente lo scenario che richiede più attenzione – e sul quale, in effetti, aleggia ancora un velo di incertezza da parte dei consumatori vista la scarsa comunicazione.
I videogiochi di Spider-Man, specie quelli legati alla storica trilogia di film di Sam Raimi, sono stati realizzati da Activision, che aveva avuto da Marvel Games negli anni ’90 la concessione dei diritti di sfruttamento del personaggio. L’azienda di Call of Duty ha avuto tra le mani i diritti del supereroe per molti anni, durante i quali ha prodotto alcuni noti videogiochi come Spider-Man: Shattered Dimensions, i due The Amazing Spider-Man ispirati ai film con Andrew Garfield, e Spider-Man: Edge of Time. Activision ha poi utilizzato il personaggio in altre occasioni, come nel caso della serie Marvel Ultimate Alliance (in italiano Marvel: La grande alleanza), di cui è uscito anche un terzo capitolo nel 2019 che non ha però a che vedere con l’azienda americana.
L’ambito videoludico, comunque, è estremamente complesso. Activision, come detto, aveva la possibilità di sfruttare il personaggio e creare videogiochi interamente dedicati a Spider-Man, ma questo non ha impedito ad altre aziende di sfruttare il supereroe. Prendiamo ad esempio il caso di Gameloft, che con Spider-Man: Toxic City (2009) e Spider-Man Unlimited (2014), ha sviluppato due videogiochi per il mercato mobile. L’esclusiva di Activision, dunque, era limitata solo ad alcuni ambiti, e anzi i diritti erano abbastanza malleabili, visto l’ampio ventaglio di possibilità.
Partendo da questo presupposto, possiamo quindi già smontare una delle credenze popolari che ancora oggi circolano sul web: nonostante Sony avesse i diritti cinematografici del personaggio, i videogiochi rappresentano un settore completamente differente.
Si arriva quindi al fatidico 2014, un anno di forte cambiamenti per la figura di Spider-Man. Dopo il flop di The Amazing Spider-Man 2 al cinema, anche Marvel Games decide di rivedere la sua storica partnership. Ne aveva parlato Steven L. Kent nel suo libro The Ultimate History of Video Games Vol 2, nel quale Jay Ong, vicepresidente esecutivo e capo della divisione videoludica di Marvel, aveva raccontato della ricerca di una nuova azienda con la quale collaborare.
Ve ne avevamo parlato più approfonditamente in questo articolo, ma, per riassumere in poche parole, Marvel Games ha cercato nuove partnership anche e soprattutto per il giovane Spider-Man. Una delle prime aziende contattate fu Xbox, che rispedì al mittente la gentile offerta, mentre le cose andarono diversamente con Sony. Il colosso nipponico girò la proposta ai suoi team dei PlayStation Studios, e Insomniac Games si propose per realizzare quello che poi diventerà nel 2018 Marvel’s Spider-Man, una delle più grandi produzioni della storia di PlayStation tanto da dare il via a un franchise. La collaborazione proseguirà anche nei prossimi anni, non solo con la saga di Spider-Man ma anche con Marvel’s Wolverine, anch’esso realizzato da Insomniac.
Qualcuno potrebbe quindi sospettare che i diritti di Peter Parker, anche per i videogiochi, siano nelle mani di Sony e PlayStation, ma in realtà non è così. Non propriamente, almeno.
I diritti dei videogiochi di Spider-Man, infatti, sono ancora in mano a Marvel Games, anche se Sony possiede ovviamente l’IP Marvel’s Spider-Man realizzata dai suoi studi in collaborazione con la Casa delle Idee (Fonte). Possiamo quindi affermare che la Marvel mantiene saldamente l’Uomo Ragno tra le sue fila, ma ha concesso a Sony la possibilità di utilizzarlo per creare un videogioco a esso dedicato (due finora, contando anche lo spin-off su Miles Morales del 2020), un po’ come accadeva con Activision. Questa particolare situazione non impedisce quindi a Spider-Man di apparire in altri videogiochi, seppur non da protagonista.
Il personaggio è ad esempio presente in Marvel Future Revolution, gioco del 2021 per smartphone e tablet, in Marvel La Grande Alleanza 3 (esclusiva Switch realizzata da Team Ninja) e in molti titoli della serie LEGO Marvel, ma anche nel prossimo Marvel’s Midnight Suns di 2K Games in uscita tra poche settimane. Gli stessi sviluppatori hanno affermato che inserire Spider-Man nel gioco non è stato un problema, una volta avuto l’ok da Marvel Games.
Sopraggiunge ora un ulteriore quesito, analizzando gli ultimi videogiochi. Alla fine del 2021, su Marvel’s Avengers di Square Enix e Crystal Dynamics, è stato reso disponibile Spider-Man come personaggio aggiuntivo, in esclusiva PlayStation. L’esclusività andrebbe in contrapposizione con quanto appena affermato su Future Revolution, Midnight Suns e gli altri videogiochi, ma in realtà la questione è più semplice di quanto si possa pensare: Spider-Man è un personaggio esclusivo per le versioni PS4 e PS5 di Marvel’s Avengers solo perché Sony, Marvel Games e Square Enix hanno stretto una partnership di collaborazione, che ha portato un contenuto esclusivo sulle piattaforme PlayStation. Si tratta di qualcosa di simile a quanto accadrà ad esempio con Hogwarts Legacy, che su console Sony avrà una missione esclusiva.
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