Home Curiosità ‘Zio Paperone e il decino dell’infinito’ è quando porti la Marvel su Topolino (e lo fai bene)

‘Zio Paperone e il decino dell’infinito’ è quando porti la Marvel su Topolino (e lo fai bene)

Cosa succede quando porti Jason Aaron, fumettista americano autore di alcune importantissime run su Star Wars, Doctor Strange e Thor (è stata una sua storia a ispirare Thor: Love and Thunder), e lo porti su Topolino? Il settimanale in attività da quasi 80 anni porta questa settimana una storia completamente nuova, una sorpresa decisamente inaspettata, anche per una pubblicazione così vetusta: la storia ‘Zio Paperone e il decino dell’infinito’ è la prova concreta che anche il fumetto Disney, ancora oggi, può essere d’autore.

Scritta e sceneggiata da Aaron e disegnata da ben cinque artisti italiani – Paolo MotturaFrancesco D’IppolitoAlessandro PastrovicchioVitale Mangiatordi e Giada Perissinotto -, la storia che questa settimana è disponibile su Topolino #3579 è un ovvio riferimento a una delle storie più note della storia Marvel e dei fumetti in generale, la saga del Guanto dell’Infinito di Jim Starlin. Se però nella storica miniserie di Starlin, che ha ispirato il film Avengers: Infinity War, il protagonista era Thanos, stavolta chi è al centro dell’attenzione è il Papero più ricco del mondo.

Le analogie con Infinity Gauntlet sono comunque limitate, poiché questa storia, forse richiamata anche dalle esigenze creative dei Marvel Studios che tra un mese lanceranno al cinema Deadpool & Wolverine, è più votata a un racconto intenso e profondo legato a esperienze mai accadute, le famose sliding doors della vita, dal punto di vista di un personaggio che ha saputo negli anni raggiungere i cuori di molte persone grazie a grandi autori.

Su Topolino raramente abbiamo visto un Paperon de’ Paperoni caratterizzato da una psiche così complessa come quella sfoggiata ad esempio nella Saga di Don Rosa, forse l’autore che nel corso della storia editoriale del personaggio è stato in grado di esaltarlo maggiormente e renderlo a tutti gli effetti tridimensionale, dopo che già l’indimenticabile Carl Barks lo aveva plasmato e fatto diventare famoso. Da quello strano Natale su Monte Orso, il primo incontro tra Paperino e Paperone dopo moltissimi anni, ne sono accadute di tutti i colori. Ma Aaron parte proprio da qui nella sua parabola multiversale, nel suo what if della storia dei paperi Disney: e se le cose fossero andate diversamente?

E se da un lato Don Rosa ha contribuito a creare questa figura mitologica di Paperone, facendone un nostalgico papero rinvigorito dall’amore per la famiglia dopo gli errori commessi in gioventù inseguendo solo ed esclusivamente il profitto lasciando andare parenti, amici e grandi amori, Aaron smonta tutto.

La partenza di ‘Zio Paperone e il decino dell’infinito’ è fulminante: lo Zione che ci introduce a questa storia non è quello che conosciamo, non è un burbero riccone dal cuore d’oro, bensì uno spietato finanziere dal cuore ormai a forma di banconota che nel corso della sua esistenza ha schiacciato tutto e tutti in nome del vil denaro. L’incontro con Paperino non è mai avvenuto, la riscoperta della gioventù e dello spirito d’avventura con Qui, Quo e Qua è parte della vita di un altro Paperone nel multiverso. E ora è tempo che questa versione così dark del Vecchio Cilindro, dopo aver conquistato tutto sulla Terra, parta alla volta di… altre Terre. In uno spirito diametralmente opposto a quello di Don Rosa.

Senza rivelare ulteriori dettagli sulla storia, è chiaro che Aaron sia partito proprio dal lavoro del Don per costruire la sua epica storia. Un racconto vivace e appassionante dedicato a Paperone e a cosa significhi essere davvero Paperone, dando un ulteriore grande significato alla frase ‘il più duro dei duri’ che tanto appassionava il piccolo lustrascarpe di Glasgow diventato il papero più ricco del mondo attraverso mille avventure.

Accompagnati dai tratti dei disegnatori che col passare delle pagine diventano sempre più dolci e colorazioni vivaci e ricche di atmosfera, si resta rapiti da questa storia completamente fuori dal normale, tanto da arrivare a citare in qualche modo sia la run di Jonathan Hickman su Fantastici Quattro, sia Rick & Morty – o forse lo abbiamo visto solo noi, ma è bello crederlo. Chi scrive ha più di 30 anni di paperose storie sulle spalle, e da anni, pur restando un appassionato frequentatore delle pagine di Topolino, non restava incollato a una storia. Ma appunto, stavolta le cose sono state fatte in grande. Da troppo tempo i personaggi della banda Disney sono stati relegati, fumettisticamente e non solo parlando, a icone esclusivamente adatte al merchandise. Basti pensare alla criminale chiusura di DuckTales. ‘Zio Paperone e il decino dell’infinito’ è però forse la dimostrazione che qualcosa anche in America sta cambiando, e che i grandi fumettisti sono la prossima frontiera per Paperone e i suoi amici.

Scritto da
Andrea "Geo" Peroni

Entra a contatto con uno strano oggetto chiamato "videogioco" alla tenera età di 5 anni, e da lì in poi la sua mente sarà focalizzata per sempre sul mondo videoludico. Fan sfegatato della serie Kingdom Hearts e della Marvel Comics, che mi divertono fin da bambino. Cacciatore di Trofei DOP.

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