The Last Of Us: Part II

The Last of Us: Parte II è il sequel dell’acclamato videogioco di Naughty Dog uscito originariamente su PS3 nel 2013, e riproposto poi con una Remastered su PS4 nel 2014.

Storia: Trama e Ambientazione

The Last of Us: Part II è ambientato alcuni anni dopo gli eventi del primo capitolo, in un mondo post-apocalittico nel quale un’infezione ha contagiato le persone ridotte ormai ad una sorta di zombie incapaci di intendere e di volere. Le poche persone non infette sono organizzate in piccole comunità, e Ellie, ormai cresciuta, entra a far parte di una di queste. Purtroppo però la sua tranquillità durerà molto poco, restando coinvolta in una storia di morte e vendetta dalla quale sembra non esserci via d’uscita.

Gameplay

The Last of Us: Part II è un videogioco survival stealth in terza persona nel quale la sopravvivenza di Ellie è al centro dell’intera esperienza. Avanzando con la storia, è possibile ottenere nuove armi, equipaggiamenti e migliorare le proprie abilità. Raccogliendo oggetti e risorse, inoltre, è anche possibile costruire armi e particolari strumenti da utilizzare per difendersi dai nemici.

Trailer

Annunciato alla PlayStation Experience 2016, The Last of Us: Part II si è mostrato in maniera più corposa all’E3 2018 con il primo gameplay trailer.

Modalità di gioco Single Player e Online

The Last of Us: Part II è un’esperienza interamente single player. A differenza del precedente gioco, inoltre, nel quale era presente la modalità online Fazioni, nel sequel non è stata inserita alcuna modalità multiplayer. Naughty Dog ha anticipato che qualcosa di simile arriverà in futuro, ma non ha anticipato ulteriori dettagli in merito.

Curiosità

Nell’aprile 2020, una clamorosa fuga di notizie ha consentito a numerosi video di The Last of Us: Part II, tra cui il finale, di trapelare in rete. Inizialmente alcune voci parlavano di un ex dipendente scontento di Naughty Dog, che a fronte di pagamenti non pervenuti aveva deciso di rovinare il lavoro della software house. In un secondo tempo, Sony, che ha identificato i responsabili, ha affermato che queste persone non c’entravano nulla con Naughty Dog.