Giornata nera per GoPro, quella odierna. O meglio, è proprio un periodo da dimenticare per l’azienda, che ha visto in questa stagione invernale forse il peggiore momento a livello finanziario. Il culmine è giunto oggi, con l’annuncio ufficiale in cui GoPro ha comunicato di voler abbandonare definitivamente il mercato dei droni. Ma cosa ha spinto il CEO Nicholas Woodman a prendere una tale decisione?
Come saprete, nel Settembre del 2016 GoPro annunciò e commercializzò Karma, un drone estremamente compatto e ricco di accessori che fin dal primo annuncio ha generato stupore e curiosità nel pubblico. Il prezzo di vendita, circa €800 per la versione base (ovvero senza action camera), non si rivelò però in linea con la qualità del prodotto. In aggiunta a ciò, già nel mese di Novembre dello stesso anno la compagnia dovette ritirare tutte le unità a causa di un grave problema legato alla perdita di potenza del drone.
Ovviamente non è solo questo che ha portato ad un così triste epilogo. Come si intuiva fin da subito dalle prime recensioni, Karma si trovava in grave difficoltà in un settore già dominato da altre compagnie, con più esperienza e notorietà nel mondo dei droni. E proprio per questo motivo a GoPro è mancata quella spinta necessaria a sopravvivere nel mercato: alla fine del 2016 il bilancio della compagnia era infatti tragico, e saltava all’occhio una perdita di 373 milioni di dollari.
Ora, sebbene nel 2017 Karma abbia raggiunto la seconda posizione nelle classifiche di vendita del settore (con un conseguente spiraglio nelle finanze di GoPro), Woodman ha dovuto cedere di fronte ad un mercato troppo competitivo, almeno per la sua compagnia, che non è specializzata in droni. Il CEO non ha visto di buon occhio nemmeno le recenti regolamentazioni, europee e statunitensi, sull’utilizzo di tali prodotti. Insomma, la visione per il futuro dell’azienda non è stata affatto rosea, e da lì la drastica decisione.
GoPro ha comunque fatto sapere che continuerà ad offrire supporto a coloro che hanno acquistato un Karma. Terminate le attuali scorte del drone, però, non ne vedremo più sugli scaffali. Ma non è solo la scomparsa del prodotto dal mercato che preoccupa. La decisione ha infatti portato a quello che è il quarto taglio nei posti di lavoro della compagnia dal 2016. I dipendenti si sono infatti ulteriormente ridotti, passando da 1.254 a meno di un migliaio. GoPro dovrà investire molto nella ripresa, e anche per questo il CEO ha ritenuto necessario ridursi simbolicamente lo stipendio a $1.
GoPro ha fatto inoltre sapere che i guadagni dell’ultimo trimestre del 2017 si aggirano intorno ai 340 milioni di dollari. Tanto? A dire il vero no, se consideriamo che la stessa azienda aveva previsto una cifra pari a 470 milioni. Anche per questo, è stato annunciato un taglio di prezzo per l’ultima Hero6 Black, che passerà dagli attuali $499 a $399. Woodman si è detto pronto ad affrontare un 2018 impegnativo e mirato alla ripresa, con nuovi hardware e software ma senza più droni.
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