“Più piccolo, più leggero e più economico: ecco l’iPhone nano”. Così titolava nel 2011 il quotidiano Wall Street Journal con un indiscrezione sconvolgente per il mercato degli Smartphone, che non si fermava solo allo slogan ma era anche ricco di dettagli e particolari.
Sulle pagine del giornale era possibile leggere che “l’idea dell’iPhone nano è nata probabilmente per permettere all’azienda di competere nella battaglia contro Android nel mercato degli smartphone, sempre più numerosi e meno costosi dei prodotti Apple. Secondo un rapporto, l’iPhone più piccolo potrebbe essere venduto ad un prezzo di circa 200$ senza la necessità di un contratto con qualche operatore telefonico. C’è anche chi lo chiama iPhone Mini, ma ancora il nome ufficiale non è stato comunicato dal team di Cupertino. La memoria di massa sarà ridotta drasticamente, proprio per contenere il prezzo. Sarà più leggero dell’iPhone 4 ed avrà uno schermo touchscreen che occuperà tutto lo spazio possibile, in pratica si estenderà da bordo a bordo. Disporrà della solita tastiera virtuale e della navigazione con comandi vocali.”
Era trapelato anche un possibile design del nuovo fantomatico device e come se non bastasse, l’articolo rincarava la dose aggiungendo che “la soluzione migliore per la distribuzione dei contenuti sarà quella di adottare al tecnologia cloud-based. Con tale tecnologia l’archiviazione di documenti, foto e video e delle app avverrebbe tramite il web. Per adattare le app presenti nell’App Store verrà probabilmente sviluppata una nuova piattaforma cloud-based per iTunes, una sorta di “iTunes Cloud”.
La smentita arrivò dal NY Times che chiarì la situazione che si stava venendo a creare. Anche se la Apple stava lavorando per creare un iPhone più economico, la società non aveva in programma di lanciare un iPhone più piccolo. Quindi contrariamente a quello riferito dal Wall Street Journal, Apple non stava attualmente sviluppando un iPhone più piccolo, bensì gli ingegneri Apple stavano lavorando all’iPhone di prossima generazione. Uno schermo più piccolo avrebbe richiesto agli sviluppatori di riscrivere Apps per accogliere le nuove dimensioni dello schermo, un problema che Apple voleva sicuramente evitare.
Da li a poco venne annunciato l’iPhone 5. Il resto è storia.
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