Samsung sta affrontando una sfida cruciale. Il presidente Lee Jae-yong (noto anche come Jay Y. Lee) ha lanciato un messaggio forte ai dirigenti, definendo la situazione attuale una vera e propria “questione di vita o di morte”. Secondo fonti di Yonhap, il colosso sudcoreano sta attraversando difficoltà significative in diversi settori chiave.
Uno dei punti più critici è il comparto dei semiconduttori, dove Samsung sta arrancando di fronte ai concorrenti nel campo dell’intelligenza artificiale. Già lo scorso anno, per fronteggiare la crisi, l’azienda aveva introdotto misure drastiche, come la settimana lavorativa di sei giorni per i dirigenti, nel tentativo di alimentare un senso di urgenza. Tuttavia, le difficoltà non si fermano ai semiconduttori: anche le vendite di smartphone, televisori e memorie DRAM stanno registrando un calo.
Di fronte a questo scenario, Lee ha parlato direttamente a 2.000 dirigenti dell’azienda con parole chiare e decise:
Siamo in una situazione di ‘agire o morire’. Dobbiamo riflettere a fondo, partendo dai vertici. È essenziale investire nel futuro, anche a costo di sacrificare i profitti immediati.
Durante il seminario, ai dirigenti è stata consegnata una placca di cristallo con un messaggio motivazionale:
Le persone di Samsung sono forti nelle crisi, eccellenti nelle inversioni di tendenza e feroci nella competizione.
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