Cosa serve ai Pokémon? Bella domanda.
Pokémon Scarlatto e Violetto sono usciti più di due anni fa su Nintendo Switch, hanno venduto un sacco di copie nel mondo ricevendo una buona dose di elogi, ma anche una valanga di critiche. I fan stanno aspettando con ansia l’arrivo di Pokémon Leggende Z-A, spin-off della serie che seguirà lo stile di gioco di Pokémon Arceus ed il lancio della nuova console ammiraglia di Nintendo, la Switch 2. Ma oltre all’hype, serve anche altro. Serve andare a sistemare i problemi più importanti. E Pokémon, in questo momento, ne ha tanti.
In occasione del vicino Pokémon Day, vogliamo far spostare l’attenzione di tutti gli amanti di questo quasi trentennale franchise videoludico, su come potrebbe essere la prossima generazione di giochi Pokemon, la decima e su cosa serve per migliorarla. Game Freak, ascoltaci!
RIBILANCIARE IL LIVELLO DI SFIDA
Il nuovo gameplay manca di un po’ del livello di sfida che avevano i vecchi titoli Pokémon. Sembra che il gioco ti tenga sempre per mano e che ti dia sempre un sacco di EXP con pochissimo impegno. La quantità di EXP deve essere più ragionevole per offrire una sfida maggiore.
Che il gioco inizi in modo facile e poi, man mano che si procede nella storia, diventi più impegnativo, che i leader delle palestre, i quattro elite e i campioni siano una minaccia che richieda una strategia più attenta. Inoltre, le missioni secondarie e il post game devono essere gratificanti, vale la pena farle per ottenere oggetti e attrezzature migliori che altrimenti non si otterrebbero.
Un’altra idea potrebbe essere la possibilità di disattivare la quota EXP, che consentirebbe ai giocatori più esperti di aumentare la difficoltà ed essere più avventurosi nelle battaglie e nella cattura dei Pokémon. Parallelamente si potrebbe anche avere l’opzione di attivare più EXP, per i nuovi arrivati che giocano per la prima volta ad un titolo Pokémon, come ad esempio i bambini. Ricordiamoci che i Pokémon sono nati durante l’infanzia e l’adolescenza di molti di noi, quindi non dimentichiamoci dei più piccoli, però, Game Freak ci farebbe piacere che alzassi il grado di sfida anche per noi bambinoni con la barba.
STORIA COINVOLGENTE E DOPPIATA
Questa serie ha quasi raggiunto i 30 anni, e ad ogni nuovo titolo viene riproposta sempre la stessa formula del “un ragazzo di una piccola città che parte all’avventura per diventare il più grande allenatore del mondo”. È necessario avere una storia più avvincente, che faccia crescere il personaggio principale man mano che si gioca, che abbia una vera posta in gioco e dei momenti seri; si possono avere anche dei momenti leggeri, ma con moderazione.
È giusto aspirare ad essere sempre il migliore, il più forte di tutti in un titolo che mette in competizione degli allenatori Pokémon, tuttavia si ha davvero la necessità di dare una rinfrescata alla trama, magari riportando in auge dei veri antagonisti, come il Team Rocket nelle prime generazioni. Oppure reinventare quello che Game Freak ha introdotto con Pokemon Nero e Bianco e la storyline con N.
La storia di Bianco e Nero, infatti, era costruita intorno a una domanda che ogni fan dei Pokémon ha pensato almeno una volta nella vita: è davvero giusto che le persone catturino queste creature e le facciano combattere tra loro? L’attenzione alla moralità e alla possibile liberazione dei Pokémon è un tema oscuro per un gioco destinato ai bambini. N combatte sempre utilizzando i Pokémon dei percorsi in cui si trova. Non tiene mai un Pokémon o lo trascina lontano dal suo habitat naturale, un dettaglio sottile che valorizza il suo personaggio e rende i suoi ideali più credibili. Dettagli come questo devono essere presenti in più giochi Pokémon, perché migliorano la narrazione, l’immersione e il gameplay allo stesso tempo.
E poi, perché i giochi principali della serie Pokémon non hanno ancora il doppiaggio, quando ormai l’hardware è più che in grado di farlo? A maggior ragione, con l’arrivo di Nintendo Switch 2, nel 2025 la voce completa dei personaggi darebbe anche più vita e personalità al gioco. Non c’è nemmeno bisogno di avere dei doppiatori professionisti, basta trovare persone in grado di fare un buon lavoro. Possiamo farlo anche noi se Nintendo ci ingaggia, ma per favore basta giochi Pokémon muti.
PERSONALIZZAZIONE E SVILUPPO PROFONDI
La personalizzazione dei personaggi nei nuovi titoli sembra ancora a malapena migliorata rispetto alla sua introduzione in X/Y, e anche in quel caso sembrano più che altro scambi di tavolozza l’uno con l’altro. Un sistema completamente rinnovato, con più tonalità di pelle, acconciature e colori dei capelli; forse anche più opzioni per i tratti del viso e il tipo di corpo.
Offrire ai giocatori più opzioni di abbigliamento, far scegliere loro i vestiti a strati e permettere di colorarli e personalizzarli come vogliono. Che ne dite di permettere ai giocatori di creare i propri modelli personalizzati come in Animal Crossing e di metterli sui loro vestiti e accessori? Per quanto riguarda i Pokémon stessi, si potrebbe dare loro qualche accessorio da indossare in battaglia, in modo che quando si gioca con gli amici si possa vedere come sono vestiti i loro Pokémon rispetto ai propri. Lo ripetiamo, nel 2025 con la potenza hardware a disposizione, non è un’aggiunta più che fattibile?
Anche se noi non siamo dei sviluppatori, è evidente che il programma di uscita di un gioco ogni tre anni non è più sufficiente: i giochi devono essere rilasciati solo quando sono veramente finiti.
Come abbiamo visto con Scarlatto e Violetto, rilasciare un gioco pieno di bug ed incompiuto può avere un impatto negativo sui futuri titoli della serie. La mentalità dell’industria videoludica moderna è ormai sempre la stessa: “Rilascia ora, aggiusta dopo”. Questo è ciò che allontana molte persone dalle nuove uscite, ed è anche ironico perché lo stesso Shigeru Miyamoto ha detto “Un gioco ritardato alla fine è buono, ma un gioco affrettato è cattivo per sempre”.
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