17 settembre 2013. Era un giorno come tanti altri per molte persone, ma non per i videogiocatori. Dopo parecchia attesa dall’ultimo capitolo, attesa insolita per i ritmi di Rockstar Games ai quali eravamo abituati, lo studio americano torna prepotentemente sulle scene con un titolo destinato a rompere gli schemi, a creare un’impressionante rivoluzione nel concetto stesso di videogioco. Esattamente dieci anni fa uscita GTA 5.
A partire dalle solidissime basi di un’esperienza che non invecchia mai, quella di un titolo action fatto di crimine, vizi, sangue e grandi esplosioni, Rockstar Games riportava i giocatori in una Los Santos gigantesca e completamente rimessa a nuovo dopo GTA: San Andreas, con un vasto stato da esplorare liberamente. La grande novità, poi, erano i tre protagonisti Michael, Franklin e Trevor, le cui vite si intrecciano per vari motivi all’interno della malavitosa città dove la corruzione e l’illegalità la fanno da padroni.
GTA V rappresentò un enorme passo avanti per la serie, ribadendo lo splendore di GTA 4 ma ampliando ancora di più le possibilità e la varietà da dare nelle mani del giocatore, gettato in una Los Santos molto differente dalla fredda e grigia Liberty City.
Ma la più grande novità, ovviamente, fu GTA Online. Pur con lo stesso nome, la modalità multiplayer aveva ben poco a che vedere con quella apparsa in GTA 4, e anzi si sviluppava come un’esperienza sandbox open world nella quale i giocatori, dopo aver creato i propri avatar digitali, potevano correre liberi come il vento, organizzare rapine degne di film hollywoodiani, creare gang e interi imperi del crimine. Tra corse clandestine e lussuosi saloni automobilistici nei quali spendere i proventi dei propri colpi, GTA Online fece colpo nel cuore dei fan.
Se GTA 6 si sta facendo attendere così tanto, è infatti anche e soprattutto colpa di GTA Online. Colpa o merito, a seconda di come la guardiamo. L’impatto del gioco, poi reso addirittura standalone su PS5 e Xbox Series X|S, fu tale da portare Rockstar Games a una riorganizzazione totale del supporto post-lancio, abbandonando l’idea di DLC per il comparto single player e allargando invece a dismisura il mondo di gioco di Los Santos tra gare, rapine e mille altre attività.
Con un successo tale da far implodere i server al momento del lancio nell’ottobre 2013, GTA Online cambiò radicalmente non solo il modo di lavorare di Rockstar Games ma la concezione stessa di molti publisher verso i videogiochi, contribuendo in qualche modo anche alla nascita di incredibili fenomeni successivi come Fortnite.
Non solo: l’amore della community per questo immenso mondo fatto di crimini e gare automobilistiche portò anche allo sviluppo di un’intera corrente, la modalità GTA RP, i cui principali creatori sono stati peraltro acquisiti recentemente da Rockstar Games.
Sicuramente GTA 6 sarà un’altra grande produzione, e questo sarà possibile anche grazie a GTA 5 e al successo di GTA Online, per il quale è abbastanza naturale pensare a un altro ciclo di enormi successi in futuro. Ora che Rockstar Games sa di cosa è capace la community e quanto può restare legata a un prodotto, starà sicuramente infarcendo la prossima iterazione di GTA Online di qualcosa che forse non possiamo neppure immaginare. Con la speranza, forse, che GTA 6 duri anche 15 o 20 anni, perché no.
Se volete leggere tutte le notizie su Grand Theft Auto 6, vi rimandiamo alla nostra scheda dedicata.
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