Il 10 marzo 2020, in piena pandemia, Activision sganciava una bomba destinata a scuotere il mondo dei videogiochi. Un breve ma intenso trailer rivelava al mondo Call of Duty: Warzone, primo battle royale free to play del franchise ad arrivare su console e PC. Il successo fu immediato.
Capace di raggiungere centinaia di milioni di giocatori in pochi giorni, Call of Duty: Warzone ebbe un impatto devastante sul mercato, rubando la scena in pochissimo tempo. Tutto il mondo giocava a Warzone, tutto il mondo desiderava ardentemente paracadutarsi su Verdansk e sbaragliare i nemici, per essere dichiarato il vincitore assoluto della battle royale.
La ricchezza di Warzone arrivò anche dai numerosi segreti che Infinity Ward riuscì a nascondere all’interno della mappa, come i bunker segreti sparsi a Verdansk, la famosa Nuclear Bomb avvistata, il reveal di Black Ops Cold War arrivato con un grande evento collettivo.
Ricordata ancora oggi come una importante pagina della storia di Call of Duty, l’originale battle royale di Warzone è probabilmente quella che i giocatori ricordano con maggior piacere. Le successive ambientazioni, Verdansk 84 e Caldera, non sono infatti mai riuscite a raggiungere la popolarità del debutto di Warzone.
Oggi Warzone è ancora disponibile, ma si tratta di una versione molto differente da quella del 10 marzo 2023. Il primo gioco del franchise, sebbene sia ancora fruibile, è stato infatti privato di mappe e contneuti per favorire Warzone 2, la nuova esperienza lanciata nel 2022 in occasione di Modern Warfare 2.
Per i nostalgici, tuttavia, c’è una bella notizia: l’originale Verdansk sarà infatti la mappa principale di Call of Duty: Warzone Mobile, in uscita quest’anno su smartphone e tablet.
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