Grand Theft Auto: San Andreas è un videogioco ancora oggi clamoroso. Se pensiamo al suo anno di uscita, il 2004, e all’immensa quantità di contenuti inclusi in esso, risulta difficile credere che Rockstar Games sia riuscita in una tale impresa. A conti fatti, però, si parla dello stesso studio che proprio a partire da GTA San Andreas ci ha fatto capire quanto fosse e quanto ancora oggi sia brava a superare i propri limiti.
GTA San Andreas esprimeva tutta la potenza dell’open world sandbox, dando ai giocatori la possibilità di interpretare l’indimenticabile CJ nella lotta tra gang di strada e nella sopravvivenza contro forze di polizia corrotte, in un vastissimo stato dalle possibilità infinite.
C’è molto in questo gioco che non è immediatamente visibile. Che si tratti di contenuti lasciati in sospeso, di bizzarri easter egg o di stranezze ancora inspiegabili o di pesanti censure per poterlo mettere in vendita, GTA San Andreas nasconde tantissime curiosità, alcune delle quali porteremo alla luce in questo articolo.
Siete pronti a scoprire le 30 cose che forse non sapete su GTA San Andreas? Iniziamo.
1. Mod che non finiscono più
GTA San Andreas ha un quantitativo immenso di easter egg, citazioni e molto altro ancora. I giocatori hanno passato un tempo quasi infinito a dare la caccia a tutti i misteri del mondo di San Andreas, da Bigfoot agli alieni passando addirittura per il fantasma della madre defunta di CJ, il protagonista.
Intorno al gioco è poi addirittura nata un’intera community che si dedica alla creazione di mod legate appunto a questi easter egg, ancora oggi scaricabili e giocabili.
2. La cripta
Nel cimitero di Los Santos a Vinewood c’è una cripta.
Dentro di essa si trovano alcuni oggetti molto curiosi per il luogo: una TV, un divano, alcune vecchie scatole di pizza. Non è un errore, ma un semplice omaggio: è infatti un riferimento al personaggio di Spike della serie Buffy l’ammazzavampiri.
3. Mix di veicoli
Con GTA San Andreas, Rockstar Games si proiettò nel futuro, con un lavoro mastodontico. Nel gioco erano presenti oltre 200 veicoli dal design unico, ed essi sono legati in modo interessante al contesto narrativo.
San Andreas è infatti ambientato nel 1992, e sono inclusi veicoli già apparsi in GTA 3 e Vice City ma con le giuste modifiche: la Landstalker, ad esempio, ha la stessa carrozzeria del modello di VC, mentre i fari sono quelli dell’auto del 2001, apparsa in GTA 3.
4. La fine di un’era
GTA San Andreas concludeva la grande trilogia dell’era PS2 (di cui poi sono arrivati due prequel, Liberty City Stories e Vice City Stories), con un gioco immenso ambientato nel 1992.
Si trattava quindi di un capitolo collocato cronologicamente tra GTA Vice City (1986) e GTA 3 (2001), nel quale erano presenti molti riferimenti a personaggi e location ben note ai fan della serie. Nel corso di una particolare missione, addirittura, CJ visitava Liberty City: Don Salvatore Leone, leader della mafia della città, coinvolgeva Carl durante la sua permanenza a Las Venturas, portando il ragazzo a svolgere un lavoro sporco per conto suo.
5. C’erano più protagonisti, all’inizio
GTA 5 ha dato per la prima volta ai giocatori la possibilità di interpretare ben tre protagonisti, ognuno dei quali con storie e abilità differenti, ma non molti sanno che questo passaggio epocale era già stato pensato in precedenza.
Rockstar aveva infatti ipotizzato di utilizzare molteplici protagonisti già all’epoca di GTA San Andreas, anche se, a causa dei limiti tecnici dell’epoca, gli sviluppatori non riuscirono a concretizzare questa idea – l’immenso mondo di gioco era probabilmente uno scotto troppo grande da pagare per le piattaforme dell’epoca. Idea però che, come detto, si realizzerà molti anni dopo…
6. Il ritorno di Claude
Nel gioco di Rockstar Games comparvero diversi volti noti dei precedenti giochi della serie, tra cui il protagonista di GTA 3. Claude appariva infatti brevemente nei panni del nuovo fidanzato di Catalina, che poi sarà il villain finale del gioco ambientato a Liberty City.
Piccola curiosità: è proprio in GTA San Andreas che il personaggio ha avuto un nome, in quanto questo non era mai stato rivelato in precedenza. La rivelazione del nome ha poi indirettamente confermato quella che era una nota leggenda metropolitana, e cioè che il protagonista di GTA 3 fosse lo stesso di GTA 2 – il suo nome, appunto, era Claude.
7. Polizia sempre più attenta
Era interessante notare come Rockstar Games stesse lavorando un po’ più a fondo per sistemare l’intelligenza artificiale della polizia.
In San Andreas, ad esempio, estrando un’arma da fuoco in una stazione di polizia, il livello di sospetto saliva automaticamente a due stelle, e CJ diventava un ricercato. Impugnando un’arma da mischia, invece, non si verificava alcun effetto, e il livello di sospetto non veniva intaccato. A meno di usare le armi sui poliziotti, ecco.
8. Niente Tommy
Questa è una storia molto curiosa. Rockstar Games voleva che GTA San Andreas fosse una sorta di crossover conclusivo per il suo franchise, un “Avengers dei GTA”, come lo potremmo definire oggi. Oltre a Claude, protagonista di GTA 3, nel gioco doveva infatti comparire anche Tommy Vercetti, il volto principale di GTA Vice City.
Sfortunatamente, a causa di una disputa tra lo studio e Ray Liotta, doppiatore di Tommy, il personaggio venne accantonato, e nel gioco viene solo fatta una piccola menzione dello storico boss di Vice City. Un gran peccato.
9. Sprazzi di vizio
A differenza di Liberty City, brevemente visitata da CJ in una missione per conto di Salvatore Leone, Vice City non ha fatto il suo ritorno in GTA San Andreas, ma ci sono comunque tantissimi riferimenti e richiami nascosti.
Oltre ad alcuni personaggi che fanno il loro ritorno, si trovano infatti action figure di Vice City in alcuni negozi, mappe della città nei cassonetti, una statua che richiama la forma dei pacchetti nascosti e altro ancora.
10. Rockstar omaggia Rockstar
Non ci sono solo riferimenti ad altri capitoli di Grand Theft Auto, ma anche ad altri videogiochi. Rockstar Games non era affatto nuova a questi omaggi, e ancora una volta si è ringraziata da sola.
Una missione che CJ affronta si chiama infatti Body Harvest, che è anche il titolo di un videogioco action adventure a tema fantascienza realizzato proprio dallo studio quanto ancora si chiamava DMA Design. Come per GTA, anche Body Harvest era un gioco decisamente violento.
11. Un terremoto invisibile
Come saprete, San Fierro è la trasposizione di San Francisco, città che poggia sulla gigantesca e pericolosa Faglia di San Andreas. Questo dettaglio potrebbe essere sfuggito a molto, ma per le strade di San Fierro è possibile notare come siano stati inclusi riferimenti a un grande terremoto che, forse, è accaduto poco prima delle vicende di Carl Johnson.
Si trovano infatti alcuni edifici parzialmente distrutti nella città, e alla radio viene fatto chiaramente intendere che sia appena avvenuto un sisma abbastanza importante.
12. Un successo planetario
Grand Theft Auto: San Andreas è stato lanciato per la prima volta nell’ottobre 2004 su PlayStation 2, e l’anno successivo arrivò poi su Xbox e PC.
Negli anni è stato riproposto su tantissime altre piattaforme, riscuotendo sempre un grandissimo successo: sulla sola PS2, il gioco riuscì a vendere oltre 17 milioni di copie, che ne fecero il titolo più venduto di sempre sulla piattaforma da gaming più venduta di sempre. Meglio di così non poteva andare.
13. Un prequel non si poteva fare
A differenza di GTA 3 e GTA Vice City, GTA San Andreas non ha mai avuto un prequel “Stories” per PSP, nonostante sia stato nei desideri dei fan per molto tempo.
Rockstar Leeds ha confidato in passato che un prequel non è mai stato preso in considerazione, poiché all’interno del gioco viene già fatta una profonda contestualizzazione sulle storie e i personaggi che vivono a Los Santos e dintorni. Inoltre, è probabile che fosse anche una questione di limiti tecnici: riproporre la mappa e le dinamiche di San Andreas su PSP forse era troppo, per la piccola console di casa Sony.
14. Non ci sono easter egg quassù
A San Fierro c’è un gran quantitativo di easter egg. Il Gant Bridge è l’ovvia rivisitazione del Golden Gate Bridge, e premia i giocatori che riescono a salire fino in cima a una delle sue torri in un modo molto particolare, ossia con la scritta “Non ci sono easter egg quassù, va via”.
Nei pressi del ponte, inoltre, si trova un cartello che rileva le dimensioni del file e il numero di poligoni del modello del ponte.
15. Rockstar vince
Sul Memoriale dell’Opposizione ad Hashbury, a San Fierro, è possibile leggere su tutte le lapidi la scritta “RIP Opposizione 1997-2004”. La prima data si riferisce alla pubblicazione del primo gioco di Rockstar Games, mentre la frase RIP Opposition è probabilmente un riferimento alla rivalità dello studio con altre società che hanno cercato, inutilmente, di produrre sandbox open world migliori.
Secondo una teoria, tale frase si riferisce anche al gioco Driver 3, capitolo che uscì nello stesso anno di GTA San Andreas venendo però massacrato dalla critica.
16. Da rivale a… impresa di pulizia
Proseguendo quanto appena detto, ci sono diversi cartelloni della città in tutto lo stato, che fanno riferimento a una società chiamata True Grime: Street Cleaners.
Questo è un riferimento a un’altra serie di videogiochi, True Crime, anche in quel caso strutturata come un open world con un gameplay simile a GTA… ma senza ovviamente lo stesso successo.
17. Un famoso piede di porco
Una delle più iconiche missioni di GTA San Andreas è Black Project, nel deserto fuori Las Venturas: qui CJ deve infiltrarsi all’interno dell’Area 69, un super-complesso di ricerca nel quale il governo sviluppa armi e custodisce chissà quale segreto.
L’obiettivo di CJ è di trovare e rubare un preziosissimo jetpack, ma curiosamente nel laboratorio di ricerca si trova anche un piede di porco, lo stesso che Gordon Freeman utilizzava in Half Life. Che gli scienziati americani abbiano aperto un portale sul multiverso?
18. Mancava solo Schwarzenegger
Nella missione Just Business c’è un riferimento a Terminator 2: Il giorno del giudizio. Mentre vengono inseguiti, Big Smoke e CJ assistono a un vero e proprio rallenty dell’azione quando un Packer salta dalla strada verso uno dei canali di scolo della città, per proseguire la sua corsa.
Si tratta appunto di un riferimento al leggendario film con Arnold Schwarzenegger, quando un carro attrezzi eseguì un’acrobazia simile inseguendo John Connor.
19. Green Sabre
La Sabre verde, tramite la quale CJ scopre il grande tradimento di Raiden e Big Smoke, è probabilmente un riferimento alla Pontiac Executive verde utilizzata nel 1968 nella scena finale di Nella giungla del cemento, film diretto da Albert e Allen Hughes.
Entrambi i veicoli sono stati infatti utilizzati in sparatorie che hanno provocato la morte di passanti innocenti, e si rifanno entrambi alle muscle car degli anni ‘60.
20. Le più difficili
In GTA San Andreas sono incluse ben due delle missioni più difficili mai apparse nella storia della serie. La prima è Wrong Side of the Tracks, dove Big Smoke, in moto insieme a CJ, deve eliminare un piccolo gruppo di Vagos su un treno in movimento prima che sia troppo tardi. Inutile dire che l’impresa era al limite delle potenzialità umane.
La seconda è Air Raid, per conto di Zero a San Fierro: si tratta della missione nella quale CJ doveva pilotare a distanza alcuni piccoli aerei radiocomandati, ma l’impresa non era certo facile vista la difficoltà nei comandi e l’estrema precisione richiesta per portare a termine il compito.
21. California e Nevada
L’ambientazione è ispirata agli stati di California e Nevada. La città di Los Santos è ispirata a Los Angeles; San Fierro, con le sue strade in salita, richiama San Francisco; Las Venturas è invece la replica di Las Vegas, che include anche casinò, monumenti spettacolari e ben note location della vita spericolata che i turisti e amanti del gioco d’azzardo vivono nella città.
Non solo: nel deserto fuori Las Venturas è anche presente una base segreta americana, l’Area 69, che è un ovvio richiamo all’inaccessibile Area 51 collocata, appunto, poco lontana da Las Vegas.
22. Dalla vita vera al gioco
Durante la stesura della storia, Rockstar Games si è ispirata a fatti realmente accaduti all’inizio degli anni ‘90 a Los Angeles, con gli scontri tra le bande di strada Bloods e Crips che diventeranno poi le gang di Grove Street e Ballas nel gioco. Non solo: la narrativa integrò anche un altro grande problema che coinvolse le principali città degli Stati Uniti tra gli anni ‘80 e ‘90, già esplorato in parte in GTA: Vice City, vale a dire l’epidemia di crack.
Non finisce qui: Rockstar ha preso spunto anche da due celebri scandali legati alla polizia: il primo fu il famoso scandalo Rampart, che coinvolse il dipartimento di polizia di Los Angeles: si trattò di una bruttissima pagina di corruzione delle forze dell’ordine americane; il secondo fu il pestaggio dell’autista nero Rodney King dopo un inseguimento ad alta velocità, che pochi anni dopo sarà utilizzato anche dai legali di OJ Simpson per incolpare la polizia di razzismo.
23. CJ era… 50 Cent??
Per il ruolo di CJ era stato inizialmente contattato il rapper 50 Cent. Presumibilmente, come rivelano vari rapporti emersi negli anni, l’artista ha rifiutato poiché avrebbe voluto interpretare una versione digitale di se stesso. Rockstar Games non ha mai commentato tali report, ma è anche vero che lo studio difficilmente in passato ha commentato queste notizie. Chissà come sarebbe stato CJ con la voce di 50 Cent…
24. Il corto The Introduction
Nella Special Edition di GTA San Andreas per PS2 è incluso anche un DVD con un filmato di 26 minuti realizzato tramite il motore di gioco. Il corto, intitolato The Introduction, mostra sia la Liberty City di GTA 3 che il mondo di gioco di San Andreas, raccontando una serie di eventi antecedenti al gioco che porteranno poi CJ a tornare a Grove Street per rimettere in sesto la sua gang dopo la morte della madre.
Si tratta di un filmato che pochi conoscono ma molto interessante, realizzato come un vero e proprio cortometraggio che fornisce elementi narrativi importanti per la comprensione successiva della trama principale.
25. Hollywood come fonte
Come per gli altri giochi della serie, anche la scrittura di GTA: San Andreas è stata fortemente influenzata da film e serie tv americane ambientate in California. Le maggiori fonti d’ispirazione furono Boyz in the Hood, Menace II Society e Colors – curiosamente, in quest’ultimo compare Sean Penn, fratello del doppiatore Chris Penn che ha prestato la sua voce all’agente Eddie Pulaski. Nel gioco sono poi presenti omaggi anche ad altre opere cinematografiche, tra cui Con Air e Juice.
26. Un progetto enorme, ma a caro prezzo…
GTA: San Andreas fu il lavoro più ambizioso mai realizzato fino a quel momento da Rockstar Games. A differenza di GTA: Vice City, il cui sviluppo durò circa 9 mesi, Rockstar impiegò un anno extra di lavoro, per una lavorazione durata quindi quasi due anni.
In questo periodo, affermò il produttore esecutivo Sam Houser, gli sviluppatori si prodigarono per superare le aspettative dei giocatori (il budget fu di 10 milioni di dollari, il doppio di quello del gioco precedente), ma non tutto andò per il meglio per i dipendenti. Con turni di lavoro che toccavano anche le 17 ore al giorno in alcuni casi, la lavorazione di GTA: San Andreas fu molto stressante per alcuni sviluppatori, alcuni dei quali decisero di abbandonare la produzione del gioco.
27. Loading screen? Solo un ricordo
Se si pensa alle incredibili dimensioni dello stato di San Andreas, è quasi assurdo pensare che nel gioco sono presenti pochissime schermate di caricamento, che riguardano principalmente gli interni. In GTA 3 e Vice City, al passaggio tra diverse grandi regioni della città, lo spostamento era accompagnato da alcune schermate di caricamento, che invece in GTA: San Andrea spariscono del tutto nonostante, appunto, l’immenso mondo di gioco.
Questo ci fa capire quanto gli sviluppatori abbiano lavorato in maniera perfetta all’ottimizzazione.
28. Caffè caldo
Il lancio di GTA: San Andreas venne ovviamente accompagnato da una serie di infinite polemiche. Una di queste riguardò un contenuto sessualmente esplicito rimosso dalla versione finale ma ancora presente nei file di gioco, soprannominata Mod Hot Coffee.
Alcuni modder riuscirono infatti a sbloccare tale contenuto e renderlo pubblico, ed era ovvio che le associazioni accendessero il dibattito: in questa mod, CJ veniva apertamente mostrato nel corso di un atto sessuale in compagnia di una ragazza, e la cosa non andò giù ai puritani. Ve ne abbiamo parlato qui, in un articolo più approfondito.
29. GDR Theft Auto
Fu il primo gioco della serie a implementare alcuni piccoli ma interessanti elementi da gioco di ruolo. CJ poteva infatti cambiarsi d’abito a piacimento con tantissime combinazioni, tagliarsi i capelli, acquistare gioielli e tatuaggi, oltre ad aumentare o diminuire peso, resistenza, massa muscolare e sex appeal per fare colpo sulle ragazze.
30. Affari di famiglia
Una piccola curiosità su Young Malay, il doppiatore di Carl Johnson, protagonista di GTA: San Andreas.
L’attore non ha mai ripreso il ruolo di CJ nei giochi futuri (si vociferava che il personaggio sarebbe tornato in un cameo in GTA 5, ma tutto è rimasto avvolto in una leggenda metropolitana), c’è un membro della sua famiglia che ha invece preso parte a un gioco della serie: Shawn Fonteno, doppiatore di Franklin Clinton di GTA 5, è infatti cugino di Young Malay.
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