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Age of Mythology: Retold | Recensione

È difficile credere che Age of Mythology, lo spin-off mitologico della serie Age of Empires del 2002, non abbia mai ricevuto un sequel. Dopo tutto, non solo aveva venduto molto bene e aveva sviluppato rapidamente un seguito di culto tra i giocatori, ma nei 22 anni trascorsi dal suo debutto ha ricevuto una serie di mod e espansioni, l’ultima delle quali, Tale of the Dragon, è stata rilasciata solo nel 2016.

Quando però nel 2019 uscì la versione rimasterizzata del mitico Age of Empires 2, la cosiddetta Definitive Edition, i fan dello spin off mitologico della serie strategica di Microsoft chiesero a gran voce di dare anche a Age of Mythology l’attenzione che meritava. Ma oggi sappiamo che le richieste di lunga data dei fan sono state finalmente esaudite e abbiamo avuto la possibilità di testare di persona i risultati! Vediamo com’è andata nella nostra recensione.

Versione provata: PC

Un mito raccontato di nuovo

L’originale Age of Mythology è stato un tipico rappresentante del genere strategico in tempo reale. Il gioco di Microsoft ha debuttato il 31 ottobre 2002, in un periodo in cui gli RTS erano forse al massimo del loro successo. La maggior parte delle missioni prevede la costruzione di un insediamento, la raccolta di un esercito e la sconfitta di un avversario nascosto in un’altra zona della mappa. Lungo il percorso, si respingono gli attacchi che rallentano la crescita della nostra mitica comunità.

Age of Mythology intreccia missioni di questo tipo con le classiche di raccolta risorse e commistioni di RPG alla Warcraft 3, in cui dobbiamo guidare i personaggi dal punto A al punto B.

Nell’originale, il gioco offriva tre civiltà, Greci, Egizi e Vichinghi, e nell’add-on The Titans erano stati aggiunti gli Atlantidei. Ogni civiltà ha edifici, unità, divinità ed eroi unici. In ogni campagna abbiamo il nostro personaggio principale, che in alcune missioni è affiancato da altri personaggi noti della mitologia della civiltà in questione, alcuni dei quali possono essere reclutati in edifici speciali. Inoltre, abbiamo accesso a bestie mitiche come idre, mummie o minotauri. In questo modo, il gioco ci riporta al mondo che conoscevamo dalle lezioni di letteratura epica.

Il gameplay di ogni civiltà è peculiare. Ad esempio, gli edifici dei Greci costano una quantità corrispondente di risorse. Gli Egizi costruiscono edifici gratuitamente o in cambio di oro, ma sono più lenti. A meno che non li si benedica con un faraone, che accelera la costruzione. Il faraone può essere irrimediabilmente perso se viene ucciso, a differenza degli eroi greci, che possono essere resuscitati o riassunti.

Sulle spalle dei giganti

Sarebbe stato opportuno che la versione rinnovata del gioco introducesse alcune nuove caratteristiche, e in effetti alcune cose sono cambiate. Innanzitutto, ora sono disponibili tutte e quattro le civiltà delle quali abbiamo parlato. In altre parole, possiamo dire che si tratta del gioco base con l’add-on. Ci sono tre campagne divise in 50 scenari, il che dovrebbe tradursi in diverse decine di ore di divertimento. Inoltre, abbiamo la possibilità di giocare battaglie in situazioni preimpostate e la possibilità di usare le mod.

Sono presenti alcune novità nel gameplay. La prima di queste è rappresentata dai poteri divini, che possono essere utilizzati più volte. L’originale permetteva di utilizzare una sola volta un potere, che si riceveva dopo aver sviluppato un insediamento al livello successivo e aver selezionato un dio protettore. Il remake permette di utilizzarli più volte, a patto di avere la giusta quantità di punti ricevuti pregando al tempio.

La cosa che ci sembra un segno dei tempi è la priorità della raccolta delle risorse. Il sistema di default invia automaticamente gli abitanti del villaggio a raccogliere risorse per massimizzare lo sviluppo di un’epoca o per compiti specifici, come la creazione di un esercito. Certo, è un segno dei tempi che cambiano, ma purtroppo manca il controllo totale del giocatore su quanto avviene. Tuttavia, abbiamo una buona notizia: non siete obbligati a usarlo. Infatti, dopo che questa soluzione è stata accennata nel tutorial e abbiamo verificato il suo funzionamento, non l’abbiamo più attivata.

L’ultima delle novità è un’ulteriore era di civiltà in cui l’uso dei poteri divini è meno costoso, permettendo, come hanno dichiarato gli sviluppatori, un finale più spettacolare e il caos sul campo di battaglia.

Tutti contro tutti

Age of Mythology: Retold offre una serie di modalità online, tra cui PVE e PVP con partite classificate su 40 mappe. È possibile anche il gioco multipiattaforma. A questo proposito, riteniamo una vera bestemmia contro tutti gli dei il giocare uno strategico col pad. Chiaro che su console non c’è possibilità di scelta, ma per favore, su PC usate il vostro mouse e la vostra tastiera! Tuttavia, abbiamo provato a controllare il gioco con lo Steam Deck e dobbiamo ammettere che i comandi sono comodi (sigh!).

Naturalmente, la grafica è stata rinnovata e bisogna dare credito agli sviluppatori per i loro sforzi in questo senso. Il gioco mantiene un carattere un po’ cartoonesco, quindi dovrebbe invecchiare bene e soddisfare l’occhio per molti anni a venire. Ci sono tutti i gingilli moderni, come il ray-tracing e i riflessi nell’acqua. Ci sono tuttavia alcuni elementi di contrasto, come ad esempio le navi piene di dettagli lisci e bassi che si muovono in un’acqua quasi fotorealistica.

Ho fatto girare Age of Mythology: Retold su un monitor 21:9 e il gioco è risultato piacevole alla vista per la quantità di elementi ambientali visualizzati. Abbiamo a disposizione un 3D completo, che ci permette di ruotare la visuale a piacimento e di ingrandire e rimpicciolire la telecamera. Al massimo dello zoom, la grafica appare molto buona e si possono vedere molti dettagli e i modelli dei personaggi e dell’ambiente sono stati realizzati in modo solido. Davvero un piacere per gli occhi!

Non si può dire altrettanto del sonoro, che è molto basso nell’accesso pre-release. Tuttavia, il produttore ha avvertito che è a conoscenza del problema, quindi sarà presto corretto.

Sul nostro PC, che monta un Ryzen 7 1700, una GeForce RTX3070 ti, 32gb di RAM, Windows 11, con il gioco installato su un NVME, il gioco gira in modo più che eccellente a 120fps!

Un restauro fatto in grazia di Dei

I cambiamenti in Age of Mythology: Retold sono principalmente cosmetici e danno una vera rinfrescata. Le meccaniche introdotte non incidono in modo drammatico sul gameplay e, soprattutto, non lo rovinano. Anche se abbiamo l’impressione che o l’intelligenza artificiale degli avversari sia leggermente cambiata, alzando un po’ il livello di difficoltà, oppure la nostra memoria è già un po’ difettosa. Ricordavo Age of Mythology come un gioco un po’ più semplice! Lasciare che un esercito si scateni nella città dell’avversario si concluderà molto probabilmente con una sconfitta umiliante. Ma con lo stesso numero di unità a disposizione e dirigendole verso i bersagli giusti nell’ordine giusto, potrete sconfiggere rapidamente il vostro avversario.

Age of Mythology: Retold è un’ottima remastered del titolo del 2002, e ci auguriamo che presto altri strategici in tempo reale (Warcraft 3, stiamo parlando di te!) ricevano un simile lavoro di restauro!

Ringraziamo Xbox Italia per il codice review fornitoci.

9
Riassunto
Riassunto

Grandi contenuti e tanti piccoli cambiamenti. Age of Mythology: Retold è un omaggio ai fan del genere che hanno atteso troppo a lungo il ritorno del leggendario strategico di Microsoft. Βούλομαι!

Pro
Grandi contenuti e molti cambiamenti positivi. Gameplay ancora più fortemente orientato alle divinità. Grazie al restauro il gioco è molto piacevole da vedere.
Contro
Qualche problema con il sonoro.
  • Concept & Trama9.5
  • Gameplay9
  • Comparto Artistico9
  • Comparto Tecnico8.5
Scritto da
Silvia SiL Mannu

Nel lontano 1990 entro in una sala giochi e scopro i cabinati arcade. Da quel momento, la passione per i videogames non mi ha mai abbandonata. Oggi sono una PC Gamer legata soprattutto a titoli action, giochi di ruolo, stealth e picchiaduro.

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