Tra i titoli presenti al PlayStation Showcase e al più recente Summer Game Fest, Alan Wake 2 è senza dubbi uno dei giochi più attesi dell’anno. Previsto esclusivamente in formato digitale e senza il doppiaggio in italiano, la nuova fatica di Remedy potrà però contare su ben due campagne presenti, una per ogni protagonista.
Come è lecito aspettarsi, dopo il video gameplay rivelato in occasione dell’evento tenuto da Geoff Keighley, i fan di tutto il mondo hanno rastrellato il web per cercare di carpire nuove informazioni sull’attesa produzione. Per cercare però di illuminare (letteralmente) tutto ciò che concerne la complessa trama dello scrittore, è doveroso un ripasso del primo capitolo, così da avere tutte le chiavi di decrittazioni utili per godersi al meglio Alan Wake 2.
Alan Wake
Gli eventi della prima interazione di Alan Wake hanno luogo a Bright Falls, una cittadina americana all’interno della quale il protagonista si rifugia per tentare di superare una crisi artistica e coniugale. Egli sta infatti attraversando un periodo tetro dal lato professionale, in quanto è incappato nel tristemente famoso blocco dello scrittore. Tale condizione ha reso complicato anche il rapporto con la moglie Alice, che ha deciso di accompagnarlo in questa villeggiatura per cercare insieme una soluzione alla delicata questione di coppia.
Dopo aver raggiunto la località ed il cottage, Alan scopre che la moglie si è messa in contatto con il dottor Emil Hartman, che proprio a Bright Falls possiede una clinica focalizzata nel fornire sostegno agli artisti nei loro momenti di crisi. Questo porta ad un acceso diverbio, con l’allontanamento temporaneo dall’abitazione da parte di Alan. Pochi istanti dopo, l’uomo sente la donna urlare in lontananza e la vede sprofondare nel lago vicino al cottage. Terrorizzato dalla situazione, lo scrittore si tuffa a sua volta, risvegliandosi però poco dopo dentro la propria macchina, incapace di capire cosa sia accaduto. Uscito dal veicolo, nota la pagina di un proprio manoscritto denominato: “Departure”, di cui però ignora totalmente l’esistenza.
Dopo diverse vicissitudini di stampo soprannaturale, Alan scopre che Bright Falls è afflitta da eventi paranormali catastrofici, che vanno a rivelare un piano dimensionale aggiuntivo a quello reale, in cui tutto ciò che è scritto nei racconti, viene traslato nella realtà. L’autore sfrutta quindi a suo vantaggio tale situazione, in modo da interrompere le attività della Presenza Oscura, ossia l’entità maligna che si cela dietro a tutto e che alberga nel lago Cauldron. È stata infatti questa a rapire la moglie di Alan inizialmente, oltre ad essere la creatrice di un doppelganger dell’uomo, denominato Mr. Graffio.
Utilizzando però il bizzarro interruttore di una lampada, capace di rischiarare l’oscurità della Presenza e quindi di limitarne l’influenza, e avvalendosi dell’aiuto di Thomas Zane, poeta vissuto e Bright Falls e che ha conosciuto la stessa tragica storia di Alan, lo scrittore riesce a salvare la moglie, riscrivendo il finale del suo romanzo Departure. L’oggetto sopra menzionato, chiamato Clicker, è un ricordo d’infanzia di Wake, piombato nel presente grazie all’intercessione di Zane. I due artisti sono riusciti infatti a mantenere un barlume di lucidità che ha permesso loro di inserire, in una piega celata della storia scritta, quello strumento del potere capace di contrastare le tenebre. Questo ha però un costo elevatissimo per l’uomo: al fine di poter liberare Alice, Wake è obbligato a rimanere intrappolato all’interno del mondo oscuro.
Alan Wake e Control: due storie nello stesso universo
Non è certo un mistero il fatto che Alan Wake e Control siano nello stesso universo. La stessa Remedy ha infatti canonizzato i due mondi, legandoli ad uno stretto filo narrativo condiviso. Nel gioco con protagonista Jesse Faden è possibile infatti venire presto a conoscenza del fatto che l’evento scaturito a Bright Falls altro non è che un è stato un EMA (Evento del Mondo Alterato) di dimensioni imponenti. Per la storia di Control, un EMA rappresenta un episodio paranormale nel quale si manifesta la Soglia, una sorta di collegamento dimensionale tra due piani della realtà, in cui vi è una sorta di effetto osmosi tra ciò che è normale e ciò che non lo è.
Control: la Sezione Investigativa
Di Alan Wake non si hanno più notizie fino a che Jesse Faden non viene contattata da Wake in persona nella Oldest House. Utilizzando sempre il potere della scrittura, Alan spinge la protagonista nella Sezione Investigativa, dove assiste ad una conversazione tra l’autore ed il suo dopplenganger, questa volta interpretato da Thomas Zane e non da Mr. Graffio.
La Direttrice del Bureau apprende quindi che la Sezione Investigativa è stata chiusa per sigillare un’entità ostile misteriosa, che si rivela poi essere il dottor Emil Hartman (colui che doveva curare Alan Wake dalla sua crisi artistica). Il medico, dopo gli eventi di Bright Falls ed il conseguente sequestro delle sue ricerche da parte del Bureau of Control, si è infatti gettato nel lago Cauldron, dando la possibilità alla Presenza Oscura di impossessarsi del suo corpo, successivamente rinchiuso nella Oldest House dagli operativi dell’Agenzia.
La presenza di Alice Wake, presentatasi anni dopo per un interrogatorio presso il Bureau ha risvegliato la Presenza Oscura racchiusa in Hartman, costringendo gli agenti a evacuare la sezione investigativa e a sigillarla per motivi di sicurezza. Jesse, su richiesta di Alan, è quindi costretta ad intervenire, in modo da risolvere la situazione in maniera definitiva.
Una volta eliminata la minaccia di Hartman, l’agente Langston segnala tuttavia alla Direttrice un’allerta EMA a Bright Falls. Le rilevazioni sono però strane, in quanto mostrano come data dell’evento un paio d’anni nel futuro. Il contenuto aggiuntivo si conclude poi con le parole di Alan: “Le cose si sono messe in movimento. Se l’allarme è reale, allora lo è anche ciò che lo genera. Gli effetti seguiranno la causa. Sta accadendo di nuovo, un ritorno. Siete stati avvisati.”
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