Mercoledì 16 e giovedì 17 settembre 2015 ci siamo recati in quel di Londra, su invito di Microsoft, per provare due delle sue migliori esclusive: Halo 5 Guardians e Rise of the Tomb Raider.
Nello specifico, in questa anteprima vi parleremo della campagna dell’FPS futuristico, sviluppato da 343 Industries.
Campagna co-op 4 giocatori
Come molti di voi già sapranno, il 27 ottobre Halo 5 debutterà su Xbox One. Il gioco sta per entrare in fase gold e la build che abbiamo provato risaliva a circa 10 giorni fa, quindi conteneva tutte le novità sviluppate.
Facciamo un piccolo appunto, anche se la campagna può essere giocate sia in solo che in co-op, la nostra prova si è svolta in co-op anche se eravamo affiancati da due compagni e un bot.
Partiamo quindi col dire che, se da un lato la campagna è stata studiata e bilanciata per quattro utenti in maniera ottima, non si può dire che i bot dell’Intelligenza Artificiale riescano a reggere il passo. Infatti è capitato più volte che il bot rimanesse in disparte o si lanciasse in mischie senza speranza finendo inesorabilmente a terra. Dunque sicuramente promosso il co-op per quattro utenti ma da rivedere l’ausilio di bot nel caso mancassero alcuni giocatori. E parlando sempre di personaggi e Intelligenza Artificiale, se sarete affiancati dai bot potrete impartire loro degli ordini come l’utilizzo di una determinata arma, lo spostamento in un luogo e così via.
Ambientazioni e personaggi
Per quanto riguarda le ambientazioni ed i personaggi, ci troveremo ad esplorare tra macroaree: le ambientazioni terrestri, le ambientazioni dei Covenant e le ambientazioni dei precursori. Percorreremo tutte queste zone attraverso due team opposti, uno capitanato dall’instancabile Master Chief e l’altro dall’agente Locke. Le ambientazioni in cui ci muoveremo sono decisamente più ampie rispetto ai precedenti capitoli, infatti in ogni mappa è possibile prendere diverse strade, decidendo di percorre la via centrale facendo stragi o preferendo rimanere più in disparte nelle zone laterali per fornire supporto con il cecchino. Ciò comporta che, anche se il gioco rasenta quasi sempre i 1080p a 60 frame al secondo, alcune zone siano un po’ meno dettagliate, elemento che non pregiudica l’esperienza ma che comunque può far storcere il ai giocatori più attenti e pignoli.
Un occhio di riguardo ai team
Parlando sempre di Co-op, tramite il sistema Drop in/drop out potremo partecipare direttamente ai match già avviati dei nostri amici per fornire loro supporto. Una precisazione riguardo i team. Ogni squadra è composta da quattro elementi totalmente diversi tra di loro per abilità e armi. Per questo motivo ogni giocatore dovrà selezionare con cura quale personaggio utilizzare considerando che ogni membro del team potrà essere utilizzato solo da un utente e che giocando in solo, si dovrà sempre utilizzare Master Chief o Locke.
Ovviamente nel caso in cui si perda tutta la vita, bisognerà essere rianimati, invece in caso di morte, si respawnerà al checkpoint successivo. Questa scelta serve a non punire eccessivamente i giocatori più inesperti e al contempo a non obbligare gli altri giocatori a seguire l’elemento debole del team. Quindi il game over si verificherà quando tutta la squadra sarà a terra.
Inoltre, nella campagna si troveranno tutte le novità contenute nelle modalità multiplayer come la possibilità di attaccare dall’alto i nemici che stiamo mirando o l’utilizzo di una poderosa spallata per sfondare le barriere che si porranno davanti a noi.
Conclusione
In definitiva la campagna ci ha lasciato delle ottime sensazioni. Ambientazioni davvero tipiche unite a un po’ di coordinazione con il team sono due caratteristiche egregie, che sicuramente premieranno la campagna. L’unico fastidio resta per quelle piccole parti leggermente più abbozzate, ma non sia mai che prima di fine ottobre 343 Industries riesca a correggere anche queste infime imperfezioni. Siamo molto ansiosi di mettere mani sulla versione finale di Halo 5: Guardians, di sicuro non deluderà le aspettative dei fan e degli appassionati degli FPS in generale.
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