Questo fine settimana, Square Enix ha rilasciato la beta di Hitman, nuovo titolo dedicato all’Agente 47 in esclusiva PS4 e, in particolare, per i possessori di un abbonamento al PS Plus. Per chi non ha avuto modo di giocarci, vi riportiamo e quelle che seguono, sono le nostre impressioni sul gioco che verrà rilasciato ad episodi a partire dal prossimo 11 Marzo su PS4, Xbox One e PC. Iniziamo quindi con l’anteprima di Hitman.
LE ORIGINI DELL’AGENTE 47
La beta è ambientata 20 anni prima della missione Paris Showstopper, rivelata qualche tempo fa dalla stessa Square Enix. Grazie a questo prologo, veniamo a conoscenza dell’Agente 47, ancora prima di diventare l’assassino che tutti conosciamo. L’uomo viene infatti assoldato da Diana, la famosa donna che in ogni capitolo della serie gli da indicazione sul da farsi. Prima di entrare definitivamente a far parte del gruppo di assassini però, Hitman dovrà superare degli addestramenti, che saranno proprio le missioni che ci ritroveremo a giocare nel corso della beta. In particolare sono disponibili due diverse locations: la prima su uno yacht e la seconda in una fortezza militare.
1000 MODI PER…UCCIDERE
Dopo aver preso il pad, ci siamo subito fiondati sulla prima missione che questa beta ci permette di giocare, ovvero quella ambientata su uno yacht. Grazie ad un utlissimo tutorial siamo riusciti subito a vestire i panni dell’Agente 47, quasi come se fossimo noi stessi degli assassini provetti. Il tutorial in questione ci ha infatti guidati per gran parte della missione, indicandoci zone d’interesse e meccaniche di gioco, molte delle quali erano già apparse su Hitman: Absolution, come la possibilità di “mimetizzarsi” compiendo diverse azioni ad esempio. Dopo aver eseguito vari step, abbiamo potuto impugnare la pistola silenziata e uccidere il nostro obiettivo: missione compiuta. Ma è proprio a questo punto che Hitman ci ha sorpresi; infatti, prima di poter affrontare la missione successiva, abbiamo dovuto terminare nuovamente la missione sullo yacht ma, questa volta, senza alcun aiuto. Siamo rimasti veramente impressionati dal numero di opzioni disponibili per assassinare il nostro target. Abbiamo dovuto esplorare zone nuove della mappa e seguire tragitti totalmente diversi a quanto fatto in precedenza. In poche parole, sembrava di giocare una missione totalmente diversa rispetto a prima. Con ogni sorta di probabilità, uno dei punti di forza di Hitman sarà proprio la rigiocabilità. Per quanto riguarda la missione nella fortezza militare invece, questa ci è sembrata molto più difficile rispetto alla precedente (come è giusto che sia) e con una mappa apparentemente più intrigata. Nonostante ciò, siamo comunque riusciti a portarla a termine con successo e abbiamo avuto, anche in questo caso, la possibilità di rigiocarla trovando diversi metodi per far fuori il nostro obiettivo.
COME SI MUOVE UN ASSASSINO?
Le meccaniche di gioco, sono praticamente le stesse che avevamo lasciato in Hitman: Absolution e che fanno parte anche di tutti i giochi stealth in generale. Avremo la possibilità di camminare accovacciati, di stordire o uccidere i nemici prendendoli da dietro o, ancora, sfruttare il sistema di copertura per studiare la situazione. Tuttavia, ciò che contraddistingue Hitman da tutto il resto dei giochi del genere, è senza dubbio la capacità di assumere diverse sembianza, grazie ai diversi abiti che potremo trovare nella mappa di gioco, o rubare direttamente ai malcapitati che abbiamo tramortito. Tralasciando il fatto che un persona con un codice a barre in testa sarebbe notato da tutti, questa feature è ormai consolidata e svolge bene il suo lavoro. Per proseguire sarà fondamentale cambiare diversi abiti, e anche indossandoli, dovremo comunque far attenzione ad alcuni nemici che, non riconoscendovi come loro “colleghi”, potrebbero insospettirsi e chiamare lo stato d’allerta. Un errore e la vostra missione sarà compromessa definitivamente.
Altro importante ritorno è quello dell’istinto, una sorta di vista a raggi-x che vi permetterà di vedere tutte le persone e gli oggetti che si trovano in zona e che saranno segnalati con colori diversi a seconda della loro “utilità”.
HITMAN E’ TORNATO?
Concludiamo questa anteprima con una domanda, la cui risposta, almeno per quanto riguarda la nostra impressione, è positiva. Il feeling trasmessoci dall’Agente 47 è lo stesso che avevamo avuto giocando ai vecchi capitoli della serie e questo può farci solo che piacere.
E’ bene sottolineare inoltre che, durante la nostra prova, abbiamo notato la presenza di alcuni bug grafici e di alcune texture non molto definite ma va detto che si tratta pur sempre di una beta; per maggiori informazioni quindi, vi invitiamo a leggere la nostra recensione, che verrà redatta quando avremo provato la copia definitiva del gioco (o, per meglio dire, del primo episodio).
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